Super green pass cos’è, quanto dura e come si ottiene: presente nelle principali notizie della carta stampata e dei tg, il green pass rafforzato consiste in una certificazione verde rafforzata, che trova fondamento nel decreto in vigore dal 6 dicembre. Quest’ultimo ha introdotto di fatto il documento, nella finalità di combattere con maggior forza l’aumento dei casi di contagio da coronavirus e di prevenire rischi di chiusure e limitazioni agli spostamenti, in un mese clou per i consumi come dicembre.
Rimarchiamo subito che l’applicazione della certificazione rafforzata vale esclusivamente per alcune attività sociali, ma non per i luoghi di lavoro in cui rimane obbligatorio il green pass base.
E’ importante fare il punto sul super green pass, per capire di che cosa si tratta, come si ottiene e quali sono le nuove regole che le persone non vaccinate devono seguire. Facciamo chiarezza.
Super green pass, cos’è e come si ottiene
Il super green pass è uno strumento che è utilizzato per escludere i tamponi molecolari e antigenici dai requisiti per conseguire la certificazione verde. Nei luoghi in cui verrà richiesto (ristoranti, bar, università ecc.) si potrà accedere solamente con il certificato che attesta l’avvenuta guarigione o vaccinazione dal coronavirus.
In particolare, il decreto-legge n.172 del 26 novembre scorso, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, ha previsto il super green pass o green pass rafforzato. Come accennato, esso è assegnato soltanto a coloro che sono vaccinati o guariti dal Covid-19. Niente super green pass – ma solo green pass base – per coloro che sono in possesso di un tampone negativo, sia esso antigenico o molecolare.
Inizialmente il super green pass era valido fino al 15 gennaio anche in zona bianca, ora il termine è stato esteso. Infatti, cambia la durata della validità della certificazione verde rafforzata: l’anteriore scadenza è stata prorogata al 31 marzo 2022. Per chiarezza, rimarchiamo che il super green pass sarà in vigore fino alla fine di marzo in relazione a quanto deciso dall’Esecutivo, nell’ambito dell’estensione dello stato di emergenza oltre il 31 dicembre 2021.
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Super green pass: la differenza rispetto al green pass base
Se ci si chiede qual è la differenza sostanziale tra il super green pass e quello base, è molto semplice rispondere. La certificazione verde rafforzata può essere conseguita solo da chi è vaccinato con una o due dosi o è guarito dal coronavirus.
Si tratta della essenziale differenza rispetto al green pass base, che si ottiene:
- con un tampone molecolare negativo (con una validità di 72 ore);
- con un tampone antigenico (48 ore di validità).
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Super green pass quanto dura
Vero è che il Governo ha deciso di varare il super green pass, su impulso di vari governatori regionali, i quali hanno chiesto con fermezza nuove restrizioni e divieti per i non vaccinati. E’ del tutto evidente che tramite l’introduzione della forma rafforzata della certificazione verde l’Esecutivo intenda convincere chi non è ancora vaccinato a sottoporsi alla somministrazione del siero, non andando incontro così ad ulteriori restrizioni in un periodo tipicamente dedicato ad acquisti e consumi.
La durata del documento è stata ridotta dagli iniziali 12 mesi a 9 mesi. In particolare, si tratta di 9 mesi dal completamente del ciclo vaccinale primario. Di seguito, il super green pass sarà rinnovato per altri 9 mesi al momento della somministrazione della terza dose del vaccino.
Super green pass: ecco in quali contesti è obbligatorio
Il super green pass che, come accennato, è rilasciato soltanto in ipotesi di guarigione e vaccinazione, sarà necessario per accedere a un’ampia varietà di attività che implicano il contatto con le altre persone: bar; ristoranti; teatri; musei; mostre; spogliatori; cinema; stadi; discoteche. Al fine di di tutelare la ripresa del turismo e in particolare la stagione del turismo invernale, nella lista sono compresi anche gli impianti sciistici.
In zona arancione, il super green pass si applica anche per l’ingresso ad attività per cui è imposto solo il green pass base in zona bianca e gialla. Ci riferiamo ad es. a palestre, centri commerciali, sagre e fiere, congressi.
In particolare, per quanto attiene a bar e ristoranti, se al chiuso, sarà obbligatorio dal 6 dicembre al 31 marzo 2022 il super green pass. Ma attenzione: se si tratta di zone all’aperto o consumazione al banco non sarà imposto il super green pass né il green pass base, a patto che si sia in zona bianca e gialla. Nell’arancione invece ecco l’obbligo di super green pass anche per accedere a questi luoghi.
Per quanto attiene alle discoteche la decisione favorevole al super green pass è legata alla tutela contro il rischio di chiusura, anche in zona gialla. Da rimarcare che al momento per viaggiare sui mezzi di trasporto (bus, treni, tram, aerei) e per avere accesso negli alberghi, occorre il green pass normale, e non quello rafforzato.
Inoltre, il super green pass non sarà richiesto per accedere ai luoghi di lavoro né per entrare nei supermercati e farmacie. Per i luoghi di lavoro, e per le mense, basterà il green pass base, che si ottiene anche con il tampone negativo.
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Obbligo vaccinale dal 15 dicembre per alcuni lavoratori: ecco quali
Non possiamo non ricordare che per alcune categorie di lavoratori, è stato predisposto l’obbligo vaccinale a partire dal 15 dicembre. Ci riferiamo a:
- personale amministrativo della sanità;
- docenti e personale amministrativo della scuola;
- militari;
- forze di polizia (compresa la polizia penitenziaria);
- personale del soccorso pubblico.
Concludendo, il super green pass avrà una durata minima confermata fino al 31 marzo del prossimo anno, anche in zona bianca. Tuttavia, va da sé che il dato è provvisorio e l’eventuale proroga dipenderà dall’evoluzione della curva epidemiologica nel corso dei prossimi mesi.