L’Assegno di Inclusione (ADI) di febbraio 2025 porta con sé importanti cambiamenti, sia per quanto riguarda gli importi che per le condizioni di accesso. L’INPS ha recentemente pubblicato due nuovi messaggi ufficiali che introducono modifiche sostanziali, tra cui un aggiornamento dei parametri reddituali e l’attribuzione automatica di arretrati per alcune categorie di beneficiari (carichi di cura).
In questa mensilità vi sono molte importanti novità, non solo vi è il ricalcolo degli importi in base al nuovo ISEE 2025, ma da febbraio viene introdotta anche la possibilità di ottenere il beneficio esclusivamente per la quota affitto, ampliando così le opportunità di sostegno per molte famiglie. In questo articolo analizzeremo le principali novità e il calendario dei pagamenti ovvero delle ricariche Carta ADI.
Tre Punti Chiave dell’Assegno di Inclusione di Febbraio 2025
- Aggiornamento degli Importi: Gli importi verranno ricalcolati in base al nuovo ISEE 2025 e ai nuovi parametri reddituali stabiliti dall’INPS.
- Arretrati per Famiglie con Carichi di Cura: Alcuni nuclei familiari potranno ricevere arretrati per il 2024, grazie all’attribuzione automatica di carichi di cura precedentemente non riconosciuti.
- Quota Affitto Separata: Sarà possibile percepire l’assegno esclusivamente per la quota affitto, con il nuovo limite di reddito elevato a 10.140 euro moltiplicato per la scala di equivalenza.
ADI di Febbraio 2025: tutte le Novità
1. Modifica degli Importi e del Reddito Familiare
A partire da febbraio 2025, l’INPS aggiornerà gli importi dell’Assegno di Inclusione sulla base del nuovo ISEE 2025. Ciò significa che alcuni nuclei familiari potrebbero ricevere importi più alti o più bassi rispetto ai mesi precedenti, in base al nuovo calcolo della soglia di reddito. Questo aggiornamento è fondamentale perché incide direttamente sulle risorse economiche disponibili per le famiglie che dipendono dall’ADI per il loro sostentamento.
2. Arretrati per le Famiglie con Carichi di Cura
Una delle grandi novità introdotte dall’INPS riguarda l’erogazione di arretrati per il 2024 alle famiglie che avevano carichi di cura non attribuiti in precedenza. Questo potrebbe riguardare anche domande che erano state respinte o decadute, ma che ora risultano idonee grazie alla rivalutazione automatica dei carichi di cura. In pratica, alcune famiglie che in passato non avevano ricevuto l’assegno potrebbero vedersi riconosciute somme arretrate, migliorando la loro situazione finanziaria.
3. Possibilità di Ricevere Solo la Quota Affitto
Un altro cambiamento significativo è la possibilità di ottenere l’Assegno di Inclusione esclusivamente per la quota affitto (Quota B), indipendentemente dalla Quota A legata al reddito. Questa misura, derivante dall’innalzamento della soglia di reddito massimo a 10.140 euro, consentirà a più famiglie di accedere a un sostegno per il pagamento dell’affitto. In particolare, coloro che in passato non avevano diritto all’ADI per superamento della soglia reddituale, ora potranno ricevere almeno il contributo destinato all’alloggio, alleviando il peso economico della locazione.
4. Lavorazioni di febbraio e possibili sospensioni
Le lavorazioni per il pagamento dell’Assegno di Inclusione di febbraio sono iniziate il 25 febbraio 2025. Per chi desidera verificare lo stato della propria lavorazione, è possibile farlo tramite l’app ufficiale dell’INPS oppure sul fascicolo previdenziale sul sito INPS. Tuttavia, non tutti i beneficiari vedranno subito la loro lavorazione, poiché potrebbero volerci alcune ore o giorni affinché tutti i dettagli siano aggiornati.
Un aspetto critico riguarda le domande sospese. Chi ha aggiornato il proprio modello ISEE dopo il 31 gennaio 2025 potrebbe subire una sospensione dell’accredito per mancanza della DSU aggiornata. La buona notizia è che, in caso di sospensione, la mensilità di febbraio non verrà persa ma sarà recuperata come arretrato nel pagamento successivo.
5. Nuove Condizioni di Svantaggio e Strutture Sociosanitarie
Un’ulteriore novità riguarda l’inserimento delle strutture sociosanitarie nella domanda dell’ADI. INPS ha semplificato il processo di compilazione introducendo una sezione dedicata alle condizioni di svantaggio, dove sono ora elencate le strutture sanitarie di primo e secondo livello. Queste informazioni saranno utilizzate dai comuni, dalle strutture sanitarie e dal Ministero della Giustizia per verificare l’idoneità dei richiedenti. Inoltre, è stato pubblicato un elenco dettagliato delle strutture riconosciute direttamente sul sito INPS, nella sezione manuali utenti.
Carta ADI, le date dei pagamenti di Febbraio 2025
Secondo il calendario ufficiale dell’INPS, la data di disposizione dei pagamenti è fissata per il 27 febbraio 2025. Tuttavia, come avviene di consueto, le erogazioni effettive potrebbero subire leggere variazioni in base alle tempistiche operative degli istituti di pagamento.
Le ricariche effettive, che vengono elaborate da Poste Italiane, dovrebbero avvenire il giorno precedente, 26 febbraio 2025. In passato, i pagamenti hanno spesso seguito questa tempistica, e quindi è altamente probabile che anche per questo mese le somme siano disponibili già dal 26. Tuttavia, è sempre consigliabile controllare il proprio fascicolo previdenziale per confermare l’avvenuta disposizione dell’accredito.
Per chi attende il pagamento, è importante monitorare eventuali comunicazioni da parte dell’INPS o delle Poste, in quanto ritardi o anticipi potrebbero verificarsi in base alla mole di pratiche da gestire. Inoltre, chi ha ricevuto recentemente l’approvazione dell’ADI per la prima volta, potrebbe vedere l’accredito slittare di qualche giorno rispetto alla data standard.
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Conclusione
L’Assegno di Inclusione di febbraio 2025 porta con sé modifiche significative, dall’aggiornamento degli importi all’erogazione di arretrati per alcune categorie di famiglie. Inoltre, la possibilità di ricevere esclusivamente la quota affitto amplia la platea dei beneficiari.
Per chi attende il pagamento, è consigliabile controllare il proprio fascicolo previdenziale nei giorni precedenti alla data di accredito per eventuali aggiornamenti da parte dell’INPS.
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