L’indicatore ISEE è essenziale per valutare la situazione economica complessiva di un nucleo familiare. A questo proposito accedere ad un determinato bonus o sostegno messo a disposizione dallo Stato spesso è possibile solamente con un ISEE basso.
Tuttavia può accadere nel corso dell’anno che la situazione economica della famiglia cambi drasticamente, a causa di avvenimenti come la perdita del lavoro, la diminuzione delle ore svolte, il passaggio ad una nuova mansione e così via.
In questi casi il valore ISEE muta notevolmente, ma dato che il calcolo si effettua prendendo in considerazione la situazione di due anni precedenti, non sempre questo valore è coerente con il caso reale della famiglia in un dato momento. Per questo motivo si consiglia di procedere con l’ISEE Corrente: vediamo di cosa si tratta.
Cos’è l’ISEE Corrente
Oltre all’ISEE ordinario, esiste anche la possibilità di utilizzare per il calcolo della situazione economica l’ISEE Corrente. Se normalmente questo valore viene calcolato prendendo in riferimento i dati reddituali e patrimoniali di due anni precedenti, la versione Corrente si basa sugli ultimi 12 mesi.
Questo indicatore può essere conveniente in molti casi, soprattutto perché offre un’indicazione veritiera della situazione economica della famiglia in un preciso periodo di tempo, tenendo quindi presenti eventuali variazioni sopraggiunte negli ultimi mesi.
Anche tramite ISEE corrente è possibile accedere a determinate agevolazioni se l’indicatore è particolarmente basso, per cui molti lo utilizzano per avere chiara la situazione in corso. Non sempre si può procedere utilizzando l’ISEE Corrente, ovvero è dedicato ai nuclei familiari in cui si è riscontrata una precisa variazione nell’ultimo periodo.
Chi può usare l’ISEE Corrente
Vediamo con precisione quando è possibile adottare l’ISEE Corrente al posto di quello ordinario. Sostanzialmente deve essere riscontrata una variazione della situazione economica, ovvero del reddito che può riguardare il lavoro di tipo dipendente oppure autonomo, oppure di ricezione di particolari trattamenti economici.
Si deve quindi riscontrare una variazione del reddito complessivo del nucleo familiare che va oltre il 25%. Ricordiamo infatti che per poter utilizzare l’ISEE Corrente è necessario verificare lo stato reddituale di tutti i componenti della famiglia, quindi la perdita economica dev’essere considerata nei suoi effetti complessivi.
Abbiamo indicato qui di seguito un insieme di casi in cui è possibile prediligere l’ISEE Corrente:
- Quando un componente del nucleo familiare perde la propria occupazione;
- Quando un componente del nucleo vede trasformarsi un contratto lavorativo in un altro (ad esempio passando da un tempo determinato a uno indeterminato, con modifica delle condizioni economiche);
- Quando uno o più componenti del nucleo iniziano a ricevere indennità o pensioni;
- Quando uno o più componenti del nucleo si vedono interrompere l’erogazione di specifiche indennità o pensioni;
- Quando un componente cambia lavoro, passando da uno autonomo a uno dipendente o viceversa, con modifica sostanziale ai guadagni mensili;
- Quando avviene una diminuzione almeno del 20% del patrimonio immobiliare complessivo (a partire da aprile 2024);
- Quando avviene una grossa perdita a livello sia patrimoniale che reddituale;
- Quando si avvia una propria attività imprenditoriale o autonoma.
Questi sono esempi pratici di quando è possibile accedere all’ISEE Corrente, tenendo presente che è necessario avere a disposizione anche l’ISEE ordinario, con riferimento ai due anni precedenti, per il confronto.
A cosa serve l’ISEE Corrente
L’ISEE in linea generale serve per accedere a diversi sconti fiscali, agevolazioni o indennità specifiche erogate dallo Stato, ad esempio attraverso l’INPS. Generalmente si tratta di tutti quei bonus e sostegni dedicati alle famiglie che si trovano in una condizione economica di svantaggio.
Per fare qualche esempio, è possibile tramite ISEE basso accedere al bonus bollette, ovvero lo sconto sul costo di luce e gas per le utenze domestiche, oppure alle due misure sostitutive del reddito di cittadinanza (Supporto Formazione e Lavoro e Assegno di Inclusione).
Ancora, si possono ricevere sostegni economici mirati all’acquisto di beni e prodotti di prima necessità, tramite Carta Acquisti o Carta Dedicata a Te. Un ISEE basso è necessario anche per ricevere correttamente l’Assegno Unico, per coloro che hanno figli al di sotto dei 21 anni di età.
L’indicatore può anche essere utilizzato per il calcolo delle tasse universitarie da pagare annualmente. L’ISEE Corrente in particolare può essere impiegato per calcolare in modo veritiero qual è la situazione economica della famiglia a seguito di un evento specifico che ha causato perdite economiche rilevanti e poter così accedere ai sostegni dedicati.
Quanto tempo è valido l’ISEE Corrente
L’ISEE ordinario ha una validità che copre l’intero anno in cui è stato calcolato, per cui la famiglia beneficiaria di particolari agevolazioni può calcolare questo valore e utilizzarlo durante tutto l’arco dell’anno.
Questo non è invece valido per chi richiede l’ISEE Corrente: in questo caso infatti la validità si riduce ad un periodo di sei mesi nel caso la modifica riguardi solo le modifiche reddituali. Invece il modello ISEE corrente aggiornato solo o anche nella componente patrimoniale ha validità fino al 31 dicembre dell’anno di presentazione come l’ISEE ordianario.
In questo tempo è quindi necessario presentare domanda ai bonus o alle agevolazioni specifiche, per non rischiare di perderle.
Ricapitolando quindi la durata dell’ISEE corrente è variabile così come segue:
- ISEE corrente aggiornato rispetto alla componente patrimoniale o rispetto sia alla componente patrimoniale che reddituale vale fino al 31 dicembre dell’anno in corso;
- la sola variazione della componente reddituale, il modello ISEE corrente vale 6 mesi e poi può essere ricalcolato;
N.B. se nel corso di validità dell’ISEE corrente vi sono ulteriori variazioni reddituali (nuova occupazione, aumento dello stipendio, fruizione di prestazioni ecc.) il modello ISEE corrente dovrà essere nuovamente aggiornato entro due mesi dall’inizio della situazione che ha portato alla variazione.
Come calcolare l’ISEE Corrente
L’ISEE Corrente si calcola in un modo similare rispetto a quello ordinario. Ci si può quindi rivolgere ad un intermediario abilitato, come un centro CAF e presentare tutta la documentazione che riporta la situazione complessiva del nucleo familiare.
Servono quindi i dati di ogni componente, che riguardano i redditi percepiti, eventuali indennità, pensioni, trattamenti di sostegno particolari, ovvero tutte le informazioni presenti nell’ISEE ordinario. Bisogna quindi aggiornare tali dati agli ultimi 12 mesi o in alternativa agli ultimi due mesi.
Vanno quindi presentate tutte le informazioni che riguardano la variazione avvenuta nell’ultimo periodo: i redditi di ciascun componente della famiglia, eventuali contratti di lavoro terminati, la conclusione dell’erogazione di un trattamento economico specifico e così via.
Va evidenziata anche la variazione complessiva a livello reddituale che deve essere almeno del 25% rispetto alla situazione che è stata valutata con l’ISEE ordinario.
Come richiedere l’ISEE Corrente
Per richiedere l’ISEE Corrente bisogna quindi disporre di tutta la documentazione idonea a stabilire la variazione reddituale, economica o patrimoniale riscontrata. Nella pratica si può procedere tramite un intermediario come un centro CAF.
Bisogna ricordare alcune particolari scadenze per ogni anno. Si può infatti richiedere l’ISEE Corrente dal 1 gennaio al 31 marzo in caso di aggiornamenti della situazione reddituale ma non patrimoniale.
Si procede invece a partire dal 1 aprile aggiornando variazioni che riguardano il patrimonio oppure sia il patrimonio che il reddito.