È necessario attendere fino al 1° febbraio 2024 per conoscere il nuovo piano di incentivi per le auto elettriche. Tra poco meno di un mese Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, presenterà ufficialmente le iniziative messe a disposizione dei potenziali acquirenti. Già da adesso, comunque, è possibile avere un’idea di quello che possa essere l’impianto di massima del nuovo piano di incentivi per le auto elettriche.
Sicuramente una delle novità più succulente, che saranno messe a disposizione dei consumatori, è il maxi contributo previsto per le auto elettriche che parte da 6.000 euro ed arriva a 13.750 euro, per chi dovesse decidere di rottamare un veicolo euro 2 e ha Isee inferiore a 30.000 euro.
A spiegare quali siano gli obiettivi del piano auto è lo stesso Adolfo Urso, che ha sottolineato come
I principi alla base del nuovo piano favoriranno i redditi più bassi che avranno un 25% in più di incentivi. E anche questo piano dovrà rientrare nella strategia di sostegno alle produzioni nazionali. Nel 2022 l’80% degli incentivi sono andati ad auto prodotte all’estero. Ora o gli incentivi vanno ad auto made in Italy oppure ci concentreremo solo sul lato offerta e non sulla domanda.
Incentivi auto elettriche 2024: il piano
Ma cerchiamo di comprendere cosa prevede il pacchetto messo in cantiere dal governo e che dovrebbe incentivare l’acquisto delle auto elettriche. Il governo, sostanzialmente, si è prefissato tre obiettivi da raggiungere:
- rinnovare il parco auto che attualmente circola in Italia, che, tra l’altro, risulta essere uno dei più vecchi in Europa. Nel nostro paese, infatti, ci sono oltre 11 milioni di veicoli euro 3 o inferiori;
- dare un sostegno alle famiglie meno abbienti e supportarle nel cambio della propria automobile. È previsto, infatti, un extra bonus del 25% per quanti abbiano un Isee inferiore a 30.000 euro;
- provvedere a rimodulare gli strumenti che servono ad incentivare l’acquisto di automobili che vengono effettivamente prodotte nel nostro paese.
Quali incentivi stanno arrivando
Cerchiamo di entrare nel dettaglio e scopriamo quali sono gli incentivi realmente in arrivo per acquistare delle auto elettriche. I nuovi interventi coinvolgeranno direttamente i privati, ma anche i veicoli commerciali, i taxi ed i noleggi a lungo termine.
A beneficiare maggiormente degli incentivi sono le auto elettriche, per le quali sono previsti i seguenti contributi:
- 6.000 euro senza rottamazione. L’importo sale a 7.550 euro per chi ha un Isee inferiore a 30.000 euro;
- 9.000 euro nel caso in cui si decida di rottamare una Euro 4. Con Isee ridotto il contributo sale a 11.250 euro;
- 10.000 euro se si rottama una Euro 3. L’importo sale a 12.500 con Isee ridotto;
- 11.000 euro se si rottama una Euro 2, che sale a 13.750 euro con Isee ridotto.
Auto ibride
Previsti anche degli incentivi per chi dovesse decidere di acquistare delle auto ibride plug-in. Lo schema, grosso modo, è simile a quello che abbiamo visto per le auto elettriche. In questo caso è prevista:
- l’erogazione di un contributo pari a 4.000 euro senza rottamazione, che sale a 5.000 con Isee ridotto;
- un contributo pari a 5.500 euro per chi rottama un Euro 4, che diventano 6.875 con Isee ridotto;
- 6.000 euro per rottamare un Euro 3, che con un Isee ridotto diventano 7.500 euro;
- 8.000 euro per un Euro 2, che diventano 10.000 con Isee ridotto.
Auto a basse emissioni
Previsti degli incentivi anche per le auto non elettriche che rientrano in emissioni 61-135 grammi. In questo caso gli sconti sono i seguenti:
- rottamazione di un veicolo Euro 4: 1.500 euro;
- per la rottamazione di un veicolo Euro 3: 2.000 euro;
- con la rottamazione di un’automobile Euro 2: 3.000 euro.
In questo caso non sono previste delle differenziazioni in base al reddito.
Il legislatore, inoltre, ha previsto un tetto massimo per il valore del veicolo che viene acquistato. Per le auto elettriche non potrà superare i 35.000 euro, per quelle ibride i 45.000 ed i 35.000 euro per le altre.
Auto elettriche e non: il social leasing
I privati che hanno intenzione di acquistare delle auto elettriche o meno possono sottoscrivere un contratto di noleggio a lungo termine per la locazione con una durata non inferiore a tre anni.
Il programma di noleggio a lungo termine deve essere gestito da un unico soggetto, ente pubblico non economico.
L’entità effettiva del contributo, gli eventuali criteri per la sua attribuzione e le modalità operative per riuscire a fruirne verranno definiti attraverso un decreto del Ministero delle Imprese e del Made in Italy entro 120 giorni dall’entrata in vigore del decreto.
Contributi doppio per i Taxi e Ncc
Dalle agevolazioni che abbiamo appena elencato risultano essere esclusi i concessionari auto. Nella bozza in esame, comunque vada, è previsto il raddoppio del contributo per i taxi che risultino essere vincitori del concorso straordinario per il rilascio – a titolo oneroso – di nuove licenze. Il contributo risulta essere raddoppiato anche per i soggetti che sono autorizzati all’esercizio di noleggio con conducente.
Il raddoppio del contributo interesserà anche i vecchi titolari di licenze taxi o soggetti che sono autorizzati all’esercizio del servizio Ncc.
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