Come ben noto, questo è il periodo dell’esodo estivo per le vacanze. Infatti, da alcuni giorni i cittadini italiani si stanno spostando in gran numero in macchina, per raggiungere la località di villeggiatura scelta per passare il periodo delle ferie d’agosto. Ma come al solito, durante il viaggio dovranno fare i conti con rallentamenti; code; traffico e giornate da bollino rosso e nero. Infatti, oltre ai tradizionali ingorghi sulle autostrade più battute, la situazione sarà particolarmente difficile per via dei cantieri che per tutto il mese saranno operativi da nord a sud della penisola. Vero è che, con la finalità di rendere un po’ più agevoli gli spostamenti, l’Anas ha rimosso, dal 23 luglio al 5 settembre, 435 cantieri tra quelli che possono avere un’influenza negativa sulla viabilità estiva. Tuttavia, ne restano quasi 400 che sono, di fatto, inamovibili, e non possono essere rinviati.
Ecco allora la novità del cashback pedaggi autostrade in caso di cantieri, con i primi test al via da parte di Autostrade per l’Italia. Un’iniziativa che da un lato mira a costituire un giustificato ristoro economico per chi viaggia in autostrada, mentre dall’altro intende probabilmente risollevare l’immagine dell’intero settore autostrade, gravato negli ultimi anni da notizie non certo positive.
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Cashback pedaggi autostrade: i primi test
Ben consapevole dei tanti disservizi di cui si è resa responsabile negli ultimi anni, Autostrade per l’Italia ha recentemente fatto partire i primi test del cd. cashback pedaggi autostrade, in caso di cantieri. In buona sostanza, la novità consiste in un sistema di rimborso totale e automatico delle tariffe al casello per gli automobilisti che guidano nella rete autostradale, in tratti caratterizzati da disagi causati dai lavori in corso. Detto nuovo beneficio non deve stupire, se pensiamo alle notizie di cronaca delle ultime settimane; queste più volte hanno denunciato code e rallentamenti anche di svariate ore, proprio per la presenza di cantieri.
E’ ben noto però che Autostrade per l’Italia ha avviato un ammodernamento generale delle rete autostradale che ha in concessione; per questa ragione sono in corso – su buona parte della rete – dei consistenti interventi, che inevitabilmente causano disagi a chi viaggia, specialmente in questo periodo.
Prevista già un po’ di tempo fa e legata al funzionamento di un’app (“Free to X”) ad hoc della stessa Aspi, si tratta di un’iniziativa in fase sperimentale; infatti al momento riguarda alcune migliaia di utenti selezionati. L’ottica però è quello dell’estensione a tutti di questa opportunità: da metà settembre chiunque potrà eseguire il dowload dell’applicazione. Ciò al fine di testare il servizio su larga scala fino a fine anno.
Qualche giorno fa fu l’ad di Aspi (Autostrade per l’Italia S.p.A.), Roberto Tomasi ad annunciare questa nuova app per i rimborsi: “sarà testata da 10mila utenti poi entro fine estate sarà disponibile per tutti”, sono state le sue parole.
Cashback pedaggi autostrade per i cantieri: quando scatta il rimborso?
Ci si potrebbe certamente domandare quando di fatto scatta il rimborso e dunque il cashback pedaggi autostrade, per l’automobilista in viaggio sulla rete, ma fermo in coda a causa di un cantiere che blocca per ore la circolazione. Ebbene, in linea generale, il rimborso è applicato se il cantiere dilata in modo significativo il tempo di percorrenza di una determinata tratta autostradale. Per es. a causa dell’eliminazione temporanea di una o più corsie o del restringimento di carreggiata.
In particolare, Aspi valuterà l’effettivo ritardo nella percorrenza del tragitto, stabilendo un parametro di tempo di viaggio medio (con distinzione tra auto e mezzi pesanti), in condizioni normali. Per farlo, utilizzerà i dati forniti da Google Maps e quelli indicati dall’app dedicata; inoltre, per ciascun utente, registrerà l’orario di entrata e di uscita dall’autostrada, che senza Telepass sarà da comprovare con foto degli scontrini da inviare tramite l’app. In altre parole, per i possessori di Telepass, il cashback pedaggi autostrade è ottenuto in modo automatico perché i dati dell’utente sono già conosciuti. Invece, chi paga il pedaggio con denaro contante o carte, dovrà inviare lo scontrino, fotografato con la app Free to X.
Quindici minuti è la soglia minima di ritardo che di fatto fa scattare il diritto al rimborso automatico del ticket, ossia il cashback pedaggi autostrade. Ma attenzione: questa va comunque rapportata alla lunghezza del viaggio e al tempo medio di percorrenza della tratta autostradale. Ciò nella finalità di stabilire con esattezza l’effettiva influenza del cantiere in termini di allungamento dei tempi di viaggio.
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Rimborso automatico ed integrale grazie all’app Free To X
Da notare un elemento interessante sul cashback pedaggi autostrade: infatti, il rimborso automatico sarà integrale e non soltanto relativo alla tratta “in coda”. In altre parole, sarà restituito all’automobilista l’ammontare del biglietto di tutta la tratta; e non solo di quella in cui c’è stato il disagio per l’utente.
Citata poco sopra, Free to X è la nuova app creata da Autostrade per l’Italia; sarà scaricabile da chiunque su store Android e Ios, e notificherà il diritto al rimborso, che giungerà direttamente sull’Iban dell’utente che ha subito il disagio. Il rimborso sarà assegnato a fine anno in un’unica soluzione, così come stabilito nella prima fase di test.
Concludendo, per quanto riguarda le fasi successive, ribadiamo che secondo quanto dichiarato da Aspi, il cashback pedaggi autostrade sarà operativo in modo esteso soltanto dai prossimi mesi, quando l’app gratuita Free to X sarà agevolmente scaricabile negli store di iOS e Android. Quanto meno nelle intenzioni, il cashback integrale – per il quale Aspi ha previsto uno stanziamento fino a 250 milioni di euro – entrerà a regime soltanto a partire dal 2022.
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