Il Bonus Natale 2024, introdotto dal Decreto Omnibus e confermato dalle successive disposizioni del DL n. 167/2024, rappresenta un sostegno economico per milioni di lavoratori dipendenti, compresi coloro che hanno avuto più datori di lavoro durante l’anno, a causa di più contratti a termine oppure perchè si hanno contratti part-time multipli.
Tuttavia, per i lavoratori che hanno più di un rapporto di lavoro durante l’anno, ottenere il bonus richiede una serie di passaggi specifici. Questo articolo fornisce una guida completa per comprendere i requisiti e le modalità operative necessarie per accedere all’indennità di 100 euro.
Requisiti per ottenere il Bonus Natale
Anche se un lavoratore svolge più attività lavorative durante il 2024, il bonus Natale può essere richiesto una sola volta, tramite un unico datore di lavoro (o nel prossimo 730 come vedremo). Per essere idonei all’agevolazione, devono essere rispettati i seguenti requisiti obbligatori:
- Reddito complessivo: Il reddito annuale del lavoratore non deve superare i 28.000 euro. Tale limite include tutti i redditi da lavoro dipendente percepiti nell’anno, a prescindere dal numero di contratti sottoscritti.
- Figli a carico: È necessario avere almeno un figlio fiscalmente a carico. Il figlio può essere naturale, adottivo, affiliato o in affido, purché rientri nei limiti di reddito previsti (massimo 2.840,51 euro annui, o 4.000 euro se il figlio ha meno di 24 anni).
- Capienza fiscale: L’imposta lorda calcolata sui redditi da lavoro dipendente deve essere superiore alle detrazioni spettanti. Se non vi è capienza fiscale, ad esempio nel caso di redditi molto bassi, il bonus non può essere erogato.
Un ulteriore requisito riguarda la situazione familiare: se l’altro genitore convivente o coniuge riceve già il bonus, il lavoratore non può richiederlo. Esistono situazioni in cui è possibile ottenere il bonus per entrambi i genitori, per approfondimenti vi rimando alle istruzioni dell’Agenzia delle Entrate e in particolare alla circolare n. 22/E del 19 dicembre 2024.
Agenzia delle Entrate, CIRCOLARE N. 19 /E del 10 ottobre 2024 (891,4 KiB, 1.896 hits)
Agenzia delle Entrate, circolare n. 22/E del 19 dicembre 2024 (270,4 KiB, 333 hits)
Come scegliere il datore di lavoro che paga il bonus e come fare domanda
Il lavoratore con più contratti deve scegliere il datore di lavoro che farà da sostituto d’imposta e anticiperà l’importo del bonus, recuperandolo successivamente in compensazione. La scelta deve essere comunicata in modo chiaro, e il lavoratore deve fornire un insieme di dati utili per verificare il possesso dei requisiti.
Tra le informazioni richieste, da inserire nella domanda da presentare al datore di lavoro prescelto, vanno indicati:
- Il codice fiscale dei figli a carico e, se applicabile, del coniuge o convivente.
- Tutti i redditi derivanti da altri rapporti di lavoro dipendente.
- I giorni di lavoro effettivamente svolti presso gli altri datori di lavoro.
Questi dati sono essenziali per garantire che il datore scelto abbia un quadro completo della situazione lavorativa e familiare del richiedente e per evitare sovrapposizioni o errori nel calcolo del bonus.
Calcolo del bonus per chi ha più contratti (a termine o part-time)
Il bonus di 100 euro è proporzionale ai giorni di lavoro svolti nel corso del 2024 e viene calcolato considerando solo i giorni che hanno dato diritto alla retribuzione. Se il lavoratore ha lavorato continuativamente per tutto l’anno, ha diritto all’importo pieno di 100 euro. Tuttavia, se i rapporti di lavoro sono stati discontinui o a tempo parziale, l’importo sarà ridotto in base ai giorni lavorativi effettivi.
Un aspetto importante chiarito dall’Agenzia delle Entrate riguarda il trattamento dei periodi sovrapposti. Se un lavoratore ha avuto più contratti contemporanei, i giorni lavorativi vanno conteggiati una sola volta per evitare duplicazioni.
L’Agenzia delle Entrate ha specificato che l’articolazione dell’orario di lavoro (part-time orizzontale, verticale o ciclico) non comporta alcuna riduzione del bonus.
Questo significa che, a parità di giorni lavorati, un dipendente part-time ha diritto allo stesso importo di un lavoratore full-time, purché siano rispettati i requisiti generali.
Leggi anche: Doppio part-time: regole, tassazione, riposi e limiti di orario
Cosa fare se non si ha un datore di lavoro a dicembre
Il lavoratore con contratti a tempo determinato potrebbe aver terminato il rapporto di lavoro prima dell’entrata in vigore della norma. Pertanto potrebbe non avere il datore di lavoro a dicembre che gli possa erogare il bonus.
Come spiegato in una precedente guida il Bonus Natale 2024 spetta anche ai disoccupati, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate nella Circolare 19/E del 10 ottobre 2024. La possibilità di ottenere il bonus è stata confermata per i lavoratori dipendenti che, pur non avendo un sostituto d’imposta (come nel caso dei lavoratori domestici), possono recuperare l’importo direttamente nella dichiarazione dei redditi del 2025. In particolare, l’Agenzia precisa che anche chi ha cessato il rapporto di lavoro durante il 2024 può beneficiare dell’indennità, purché rispetti i requisiti previsti.
I disoccupati devono quindi soddisfare le condizioni generali, oltre al fatto che il rapporto di lavoro deve essere terminato nel corso del 2024. Non è rilevante, invece, che il beneficiario percepisca o meno la NASpI. Questo chiarimento amplia la platea dei destinatari del bonus, offrendo un sostegno anche a chi ha interrotto l’attività lavorativa durante l’anno.
In questo caso però non avendo un sostituto d’imposta a cui chiedere il bonus, il lavoratore disoccupato potrà ottenerlo solo nella prossima dichiarazione dei redditi e quindi non a Natale.
Leggi anche: Bonus Natale 100 euro, spetta anche ai disoccupati? Ecco cosa sapere
Cosa fare se il bonus non viene erogato con la tredicesima
In alcuni casi, soprattutto se la verifica dei requisiti richiede tempi più lunghi, oppure come detto sopra non si ha un datore di lavoro che eroga la tredicesima, il bonus potrebbe non essere erogato a dicembre 2024.
Tuttavia, è possibile recuperarlo attraverso la dichiarazione dei redditi del 2025. In questo caso, sarà necessario rivolgersi a un CAF, a un sindacato o a un professionista abilitato per includere la richiesta nel modello 730 o Redditi PF.
Riassumendo…
- Requisiti per il Bonus Natale 2024:
- Reddito complessivo non superiore a 28.000 euro, considerando tutti i redditi da lavoro dipendente dell’anno.
- Avere almeno un figlio fiscalmente a carico (naturale, adottivo, affiliato o in affido), rispettando i limiti di reddito (2.840,51 euro o 4.000 euro se il figlio ha meno di 24 anni).
- Capienza fiscale: l’imposta lorda deve superare le detrazioni spettanti.
- Se il coniuge o convivente riceve già il bonus, l’altro non può richiederlo, salvo specifiche eccezioni.
- Procedura per lavoratori con più contratti:
- Scegliere un datore di lavoro come sostituto d’imposta per l’erogazione del bonus.
- Fornire informazioni come: codice fiscale di figli e coniuge, redditi percepiti da altri contratti e giorni di lavoro effettivi presso altri datori.
- Il bonus, pari a 100 euro, è proporzionale ai giorni lavorati e non è duplicabile in caso di contratti sovrapposti.
- Part-time e disoccupati:
- Nessuna riduzione per modalità di lavoro part-time (orizzontale, verticale o ciclico).
- Disoccupati o lavoratori senza un sostituto d’imposta possono richiedere il bonus nella dichiarazione dei redditi 2025, se rispettano i requisiti e il rapporto di lavoro è cessato nel 2024.
- Cosa fare se il bonus non arriva a dicembre:
- Rivolgersi a un CAF o professionista abilitato per includere la richiesta nella dichiarazione dei redditi del 2025, recuperando così il bonus.