In futuro chi volesse associare il taglio dei bonus e l’aumento delle tasse alla Legge di Bilancio 2024, sicuramente non sbaglierebbe. Nel corso di questi giorni sono circolate diverse bozze della Manovra, dalle quali sono emersi i continui litigi e le forti prese di posizioni all’interno della maggioranza di governo.
Dalle ultime indiscrezioni poi sembra che ci sia una vera e propria rincorsa a cancellare gli ultimi bonus rimasti. A questo si associa il ritocco di alcune tasse che hanno già sollevato le critiche dei consumatori. È aumentata, infatti, l’Iva per alcuni prodotti di prima necessità per le donne e i genitori: gli assorbenti e i pannolini.
Dopo l’intesa raggiunta, ora come ora, il testo della Manovra arriva blindato in Parlamento,.109 articoli per i quali l’iter parlamentare dovrebbe partire direttamente dalla Commissione Bilancio del Senato. Tra i bonus non rinnovati c’è il voucher trasporti, il bonus idrico e la App 18. Ma entriamo nel dettaglio e vediamo cosa è stato definitivamente cancellato.
Bonus acqua: nel 2024 salta completamente
A saltare completamente è il bonus acqua. Questa misura prevede un credito d’imposta del 50% sulle spese sostenute per acquistare ed installare dei sistemi di miglioramento qualitativo delle acque di casa. Queste devono essere utilizzate per il consumo umano.
La misura andrà completamente in soffitta: i contribuenti non hanno più la possibilità di beneficiarne. Ricordiamo che in precedenza l’importo massimo sul quale era possibile calcolare l’agevolazione era fissato in:
- 1.000 euro per ogni immobile, nel caso in cui l’agevolazione fosse richiesta per le persone fisiche;
- 5.000 euro per ogni immobile, nel caso in cui questo fosse adibito ad un’attività commerciale o istituzionale. O nel caso fosse adibito all’esercizio dell’attività d’impresa, arti e professioni e agli enti non commerciali.
Addio anche al bonus trasporti per il 2024
Niente da fare nemmeno per il voucher trasporti del valore di 60 euro. Questo bonus poteva essere utilizzato per acquistare degli abbonamenti mensili per i mezzi di trasporto pubblico locale, regionale, interregionale e nazionale. Avevano la possibilità di accedere all’agevolazione nel corso del 2023 tutti i cittadini con un Isee fino a 20.000 euro. Per il prossimo anno non sarà più possibile beneficiarne.
Ricordiamo che per il voucher trasporti è riattivata per il 1° novembre la possibilità di richiederlo. Le domande potranno essere inoltrate fino all’esaurimento delle risorse.
Continuerà a rimanere, almeno in parte, la Carta Risparmio Spesa Dedicata a Te. Grazie a questa card le famiglie avevano la possibilità di acquistare dei beni alimentari di prima necessità e avevano la possibilità di fare rifornimento e pagare l’abbonamento del trasporto locale. La platea dei beneficiari di questa agevolazione è unicamente quella dei destinatari della card: l’agevolazione non è estesa a tutte le famiglie con un Isee basso.
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Non ci sarà più l’App 18
Conosciuta come App 18 o bonus cultura: anche questa misura andrà quasi definitivamente in soffitta. Diciamo quasi, perché al suo posto arrivano due carte cumulabili tra loro, anche se non possono essere richieste da tutti. Stiamo parlando di:
- Carta Cultura 500 euro, che risulta essere strettamente legata al reddito. È necessario avere un Isee massimo pari a 35.000 euro;
- Carta del Merito, che è destinata agli studenti che riescono ad ottenere il punteggio massimo – ossia 100 – all’esame di maturità.
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Nel cuneo fiscale non rientra la tredicesima
In questi mesi si è parlato spesso e volentieri della riduzione del cuneo fiscale: una misura che andrà ad impattare positivamente sulla busta paga dei lavoratori. Ma non si applicherà alla tredicesima. Sulla mensilità aggiuntiva, dal 2024, non ci sarà alcuna aliquota di taglio. Questo non basta: non verrà applicato nemmeno il 4% e il precedente 2-3% che avevamo visto nei tagli degli ultimi anni.
Niente bonus Iva sulle case green
Addio anche al bonus Iva sulle case green. Pare che sia destinato a saltare anche il credito d’imposta previsto per le case green, che era costituito da una detrazione Irpef del 50% sull’Iva per l’acquisto di immobili in classe A o B. Per il 2024 non verrà rifinanziato.
Rimanendo sempre fermi sulle case, verrà depotenziato anche il bonus mobili. Salterà, a questo punto, la detrazione pari al 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici che servono per arredare un immobile in fase di ristrutturazione. Passerà da 8.000 a 5.000 euro.
Ridotto anche il Superbonus, che in questo momento è al 90%, ma che dal prossimo anno è destinato a scendere ulteriormente, passando al 70%.
Bonus Mobili 2024: resta ma scende la detrazione
La Manovra non tocca la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici per arredare un immobile in ristrutturazione.
Tuttavia in base alla normativa vigente dal 1° gennaio 2024 la spesa massima scenderà dagli attuali 8mila euro a 5mila a partire dal 2024.
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Superbonus 70
Stesso discorso di sopra vale per il Superbonus che scende dall’attuale limite del 90 al 70 per il 2024.
Conclusioni
In conclusione specifichiamo ancora una volta che quello sopra è un elenco ancora non definitivo dei bonus 2024 che saltano in quanto la Legge di Bilancio 2024 sarà approvata in via definitiva entro il 31 dicembre 2023 e pertanto nell’iter parlamentare potrebbe ancora cambiare qualcosa per le misure in oggetto.