L’Assegno Unico Figli attualmente è la principale forma di sostegno economico disponibile per le famiglie che hanno figli a carico, fino all’età di 21 anni. Questa misura piuttosto recente è stata introdotta a sostituzione di diversi bonus presenti in precedenza, che ad oggi sono stati accantonati.
Questo supporto consiste in un’erogazione mensile di denaro a favore delle famiglie con figli, ed è variabile in base alle condizioni economiche specifiche della famiglia. L’Assegno Unico universale tornerà anche il prossimo anno, dato che questa misura è stata introdotta in modo strutturale.
Tuttavia ci saranno alcune interessanti novità, a partire dall’aumento dell’assegno dovuto alla rivalutazione Istat che tiene conto dell’inflazione. Vediamo in questo articolo cosa fare per non perdere questo importante contributo economico e quali sono le novità attese.
Assegno Unico Figli 2024 e ISEE
L’Assegno Unico Figli è stato introdotto come aiuto economico volto soprattutto a sostenere le famiglie maggiormente in difficoltà nel pagamento delle spese per i figli. Per questo motivo viene garantito già a partire dal settimo mese di gravidanza della madre, fino al compimento dei 21 anni del figlio.
In alcuni casi è possibile che le famiglie ricevano questo sostegno anche successivamente, e talvolta gli importi vengono maggiorati in base a specifiche condizioni. Pensiamo ad esempio alle famiglie con figli portatori di disabilità, oppure orfani di uno dei genitori.
Questo assegno quindi non è identico per tutte le famiglie, ma cambia in base alla situazione economica specifica e in relazione ad altre componenti del nucleo familiare. L’ISEE è l’indicatore principale da tenere in considerazione per stabilire l’importo mensile dell’erogazione.
Possono ricevere l’Assegno Unico calcolato in base alla condizione economica tutte le famiglie che presentano un ISEE aggiornato. Chi non lo presenta ogni anno, riceverà comunque questo sostegno, ma con importo minimo stabilito per la misura.
Per questo motivo il primo punto importante da ricordare per non perdere l’importo corretto dell’Assegno Unico per il 2024 è quello di presentare il valore ISEE aggiornato del proprio nucleo familiare.
Scadenze per il rinnovo ISEE per l’Assegno Unico
Per poter ricevere l’Assegno Unico non è obbligatorio presentare l’ISEE rinnovato, tuttavia questo passaggio è importante per poter ricevere un importo commisurato alla situazione economica della famiglia. Per rinnovare questo valore c’è tempo fino al 29 febbraio 2024.
Chi non presenta l’ISEE familiare aggiornato entro questa data, ma procede entro il 30 giugno 2024, può ancora ricevere il pagamento dei mesi precedenti in base ad un conguaglio specifico. Se si presenta dal mese di luglio 2024 invece, tale conguaglio non viene effettuato e il ricalcolo ha effetto solamente da luglio.
Nell’ipotesi in cui il valore aggiornato non venga presentato del tutto, la famiglia riceverà comunque l’Assegno Unico, ma con importo minimo. Vediamo una panoramica di tutte le scadenze:
- Rinnovo ISEE entro il 29 febbraio 2024: l’Assegno Unico viene erogato con importo adeguato;
- Rinnovo ISEE entro il 30 giugno 2024: l’Assegno Unico viene erogato con conguaglio dei mesi precedenti;
- Rinnovo ISEE da luglio 2024: l’Assegno Unico viene erogato con importo adeguato ma senza conguaglio dei mesi precedenti;
- Mancato rinnovo ISEE: i beneficiari riceveranno l’Assegno Unico con importo minimo.
Le famiglie che nel 2023 hanno ricevuto questo sostegno e non procedono al rinnovo dell’ISEE 2024, rischiano quindi da marzo di assistere ad una diminuzione dell’importo spettante.
Novità Assegno Unico Figli 2024
Andiamo a vedere da vicino quali saranno le novità che coinvolgeranno questo importante sostegno per il prossimo anno. Va evidenziato che questa misura verrà adeguata all’aumento del costo della vita in Italia, per cui dal prossimo anno l’Assegno Unico sarà aumentato in base alle rivalutazioni Istat.
Questo ricalcolo, dovuto direttamente all’inflazione, garantirà alle famiglie importi maggiori rispetto a quelli ricevuti nel 2023. Partiamo dal presupposto che attualmente le famiglie interessate dal sostegno ricevono ogni mese un minimo di circa 54 euro e un massimo di 189,20 euro. A questi si devono sommare gli importi corrispondenti alle maggiorazioni.
La rivalutazione Istat per il 2024 prevista è del 5,4%, e questo per alcuni comporterà la possibilità di ricevere sostegni mensili oltre i 200 euro. Va evidenziato che la rivalutazione Istat definitiva verrà comunicata a gennaio del prossimo anno, per cui attualmente si possono fare solo delle ipotesi.
Una rivalutazione similare era già stata portata avanti per il 2023, con percentuale dell’8,1%. Questo sostegno viene erogato periodicamente dall’INPS, per cui si attendono indicazioni precise in merito.
Rinnovo Assegno Unico Figli 2023: bisogna fare domanda?
Bisogna chiarire anche un aspetto: è necessario presentare una nuova domanda di Assegno Unico per il 2024, se questo è già stato percepito nel 2023? La risposta è: no. Non è necessario per le famiglie attualmente beneficiarie presentare una nuova richiesta di accesso alla misura.
Rimane consigliato tuttavia presentare la propria DSU, ovvero tutti i dati necessari a ricalcolare l’ISEE corretto per ricevere gli importi nel 2024 correlati alla propria situazione reddituale. Se invece l’Assegno Unico non è mai stato percepito, ad esempio in caso di nascita di un figlio, è necessario presentare una apposita domanda all’INPS.
In altre circostanze invece le famiglie sono obbligate a comunicare delle variazioni all’INPS:
- In caso di nascita di un nuovo figlio: è necessario presentare l’ISEE e comunicare all’INPS la nuova nascita, per ricevere l’importo corrispondente previsto dalla misura;
- Variazioni di età: nel caso in cui un figlio diventi maggiorenne, l’Assegno Unico può essere percepito solamente se sussistono determinate condizioni, ovvero se è impegnato in un percorso di studi o ha un reddito insufficiente al proprio sostentamento (inferiore a 8.000 euro annui se svolge un tirocinio, oppure se è disoccupato). In questi casi bisogna comunicare all’INPS il rispetto dei requisiti per continuare a ricevere il sostegno;
- In caso di cambiamenti della composizione del nucleo familiare;
- Cambiamenti sullo stato di disabilità di un figlio;
- Separazione o divorzio;
- Cambiamenti che riguardano le modalità di accredito dell’assegno.
In tutti questi casi bisogna comunicare le variazioni all’INPS, per non rischiare di perdere l’assegno o per non riceverlo indebitamente. Con variazioni considerevoli è quindi necessario presentare una nuova domanda di accesso al sostegno per riceverlo correttamente anche nel 2024.
Come presentare l’ISEE
Vediamo brevemente come presentare l’ISEE 2024, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, per poter ricevere correttamente l’Assegno Unico. Bisogna prima di tutto compilare la DSU, ovvero la Dichiarazione Sostitutiva Unica.
Questo documento contiene tutti i dati specifici della famiglia, ovvero la situazione reddituale, patrimoniale e i dati anagrafici. Si può procedere a questa operazione sul sito ufficiale dell’INPS, tramite il servizio “ISEE precompilato”.
In alternativa è possibile richiedere l’assistenza di un ufficio preposto oppure presso un CAF o un patronato che si occupano di queste operazioni.