L’Assegno Unico universale è una misura strutturale confermata per le famiglie con figli anche per il 2024. Tuttavia in base ai recenti andamenti dell’economia del paese, si prospetta una rivalutazione complessiva degli importi che coinvolge diversi tipi di erogazioni ai cittadini.
A partire dalle pensioni, fino ad arrivare all’Assegno Unico, questo ricalcolo apporta degli aumenti alle somme percepite dai cittadini che rientrano in determinate casistiche. Per ciò che riguarda l’Assegno Unico, il versamento mensile corrisposto dall’INPS alle famiglie con figli fino a 21 anni di età, si assiste ad un generale aumento delle quote.
Si parla tuttavia di un valore provvisorio, stimato secondo l’Istat al +5,4%, che riguarda l’indice dei prezzi al consumo. Quello definitivo sarà comunicato dall’INPS in un secondo momento, e influirà su diversi tipi di erogazioni. Tuttavia si può già fare una panoramica generale degli importi dell’Assegno Unico per il 2024, tenendo conto che per molti potrebbe arrivare un ulteriore conguaglio.
Aggiornamento: L’Istituto ha pubblicato il messaggio 8 febbraio 2024, n. 572, con il quale comunica i nuovi importi dell’AUU e le relative soglie dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE). Confermata la rivalutazione ISTAT del +5,4%. Il pagamento dell’Assegno unico e universale (AUU) per gennaio 2024 è stato effettuato sulla base dei valori del 2023, mentre da febbraio 2024 verranno applicati i nuovi importi, incluso il conguaglio per il mese precedente.
Come funziona l’Assegno Unico nel 2024
Prima di vedere nello specifico come cambiano gli importi dell’Assegno Unico per il 2024, vediamo quali sono le linee guida generali per poter beneficiare del sostegno. Ricordiamo che trattandosi di una misura strutturale, è rivolta a tutte le famiglie con figli a carico, indipendentemente dal tipo di occupazione dei genitori o del genitore.
Questo vuol dire che sia i lavoratori dipendenti privati che pubblici, ma anche i lavoratori autonomi o i disoccupati, possono ricevere questo aiuto economico. La misura consiste in un’erogazione mensile di importo variabile in base alla situazione specifica della famiglia e in relazione all’ISEE, il valore che rappresenta la condizione economica del nucleo familiare specifico.
Si può ricevere quindi ogni mese per ogni figlio di età inferiore a 21 anni. Solo in alcuni casi specifici, ad esempio in cui il figlio è impegnato in un percorso di studi, si può beneficiare del supporto economico anche oltre la maggiore età. Nella sostanza quindi l’Assegno Unico funziona in modo similare a quello presente lo scorso anno, che ha sostituito diversi bonus corrisposti precedentemente.
Tuttavia a cambiare saranno gli importi, in base ai requisiti specifici, alle eventuali maggiorazioni, all’ISEE e alla rivalutazione annuale Istat. Non è possibile quindi stimare una cifra valida per tutti: ogni famiglia ha accesso a un importo specifico.
Importi dell’Assegno Unico 2024: la rivalutazione Istat
Il fattore più importante da considerare per individuare gli importi corretti, come abbiamo visto, è la rivalutazione Istat, ovvero l’impatto che avrà sull’Assegno Unico.
Ogni anno l’INPS provvede a pubblicare questi valori e specificare come vengono applicati per diverse indennità ed erogazioni, a partire dalle pensioni. Le norme intorno al sostegno infatti specificano che gli importi sono ricalcolati ogni anno in base alle rivalutazioni condotte dall’Istat.
Per il 2024 il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha indicato una variazione dei prezzi al consumo al +5,4%, contro il +8,1% dell’anno scorso. Questo tipo di perequazione consente di applicare importi adeguati al prezzo della vita anche per l’Assegno Unico, e lo scorso anno aveva permesso un’erogazione maggiorata di alcune decine di euro per i beneficiari.
Al momento l’INPS non ha ancora pubblicato i dati definitivi, tuttavia si possono già conoscere gli importi erogati in questi mesi e stimare quelli che verranno corrisposti a seguito dell’ufficializzazione di questi dati.
Va tenuto in considerazione che verrà poi fatto un conguaglio, successivamente alla pubblicazione definitiva di questi dati, per compensare eventuali importi non erogati alle famiglie in questi primi mesi dell’anno.
Importi dell’Assegno Unico 2024: come rileva l’ISEE
Il secondo parametro più importante per determinare gli importi dell’Assegno Unico per quest’anno è l’ISEE: questo valore stabilisce qual è la situazione economica, reddituale e patrimoniale specifica della famiglia che accede al beneficio, in base a determinate soglie.
Da una parte troviamo coloro che possono accedere alla misura massima dell’assegno, ovvero chi ha un ISEE basso e beneficia di alcune maggiorazioni specifiche. Dall’altro lato troviamo coloro che non hanno presentato un valore ISEE aggiornato e coloro con un indicatore superiore a 45.574,96 euro, a cui verrà corrisposto un importo più basso.
In base alle nuove rivalutazioni Istat previste per quest’anno quindi, le soglie ISEE sono così determinate:
- ISEE inferiore a 17.090,61 euro: l’importo può arrivare a 199,4 euro;
- ISEE superiore a 45.574,96 euro: l’importo può arrivare a 57 euro.
Queste sono le soglie minime e massime relative all’ISEE dei nuclei familiari, ma bisogna considerare che nelle fasce intermedie possono essere individuate situazioni anche molto differenti tra loro. Sugli importi mensili influiscono molto anche le maggiorazioni previste in caso di figli minori, disabili, per famiglie numerose o con madre giovane.
Ricordiamo che non presentare l’ISEE non significa perdere completamente l’Assegno Unico: in questi casi viene corrisposto comunque, ma con l’importo minimo stabilito dalla normativa. Si potrà richiedere l’ISEE aggiornato fino a giugno 2024 e prendere gli arretrati. Dopo tale scadenza gli arretrati andranno persi.
Maggiorazioni 2024 Assegno Unico
Ci sono anche per il 2024 diverse maggiorazioni da considerare intorno all’Assegno Unico: si tratta di cifre aggiuntive rispetto all’importo di base corrisposto per ogni figlio. Facciamo un rapido elenco delle maggiorazioni possibili, che variano anche in base all’ISEE e secondo le rivalutazioni Istat:
- Maggiorazione famiglie numerose: con più di 2 figli, con importo variabile da 17,10 a 96,90 euro in base all’ISEE;
- Maggiorazione per figli non autosufficienti: con età inferiore a 21 anni, l’importo è di 119,60 euro;
- Maggiorazione per figli con disabilità grave: con età inferiore a 21 anni, l’importo è di 108,20 euro;
- Maggiorazione per figli con madre di età inferiore ai 21 anni: importo di 22,60 euro.
Calcolo Assegno Unico: un esempio
Per chi volesse conoscere nel dettaglio l’importo dell’Assegno Unico a cui la propria famiglia può accedere, l’INPS ha messo a disposizione uno strumento apposito, ovvero un simulatore da cui è possibile calcolare l’erogazione mensile, dal sito ufficiale dell’ente.
Facciamo un rapido esempio di compilazione e vediamo quali informazioni sono richieste dal sistema. Prendiamo in considerazione una famiglia con un figlio a carico di 2 anni di età, con ISEE di 15.000 euro. La compilazione sarà la seguente:
- sei un figlio maggiorenne che presenta domanda in autonomia? No;
- madre under 21? No;
- quanti figli sono a carico, compresi anche quelli che non hanno diritto all’au? 1;
- quanti di questi sono minorenni? 1 tra un anno e 3 anni;
- quanti dei figli tra 1 e 3 anni sono disabili? Nessuno;
- si è in possesso dell’isee? Sì, 15.000 euro;
- sono presenti entrambi i genitori? Si.
- si richiede la maggiorazione art.5? No.
- si richiede la maggiorazione art.4? No.
Una volta che abbiamo compilato tutti i campi, il sistema offre il risultato idoneo al nucleo familiare specifico. In questo caso l’importo mensile è di 189,20 euro. A questi si potranno aggiungere alcune somme in base al conguaglio successivo alla rivalutazione Istat per il 2024.
Chi può ricevere l’Assegno Unico
Ricordiamo chi sono gli effettivi beneficiari dell’Assegno Unico: come abbiamo visto si tratta di lavoratori dipendenti, autonomi, disoccupati. Possono riceverlo anche i figli maggiorenni fino a 21 anni di età e anche le famiglie in cui i genitori sono separati.
In quest’ultimo caso generalmente l’importo viene suddiviso tra i genitori, tuttavia questi possono stabilirne l’erogazione solamente ad uno dei due in comune accordo. Per i figli maggiorenni invece per il 2024 sono specificate alcune regole precise. L’Assegno può essere corrisposto in questi casi solo entro certe circostanze:
- il figlio maggiorenne è impegnato in un percorso di formazione scolastica;
- il figlio maggiorenne sta svolgendo un tirocinio formativo ma ha un reddito inferiore a 8.000 euro;
- il figlio maggiorenne è disoccupato ed è in attesa di un’occupazione con l’assistenza di un centro per l’impiego;
- il figlio maggiorenne sta svolgendo il servizio civile.
Anche le madri in stato di gravidanza possono già ricevere l’Assegno Unico, a partire dal settimo mese, ma l’erogazione avverrà solamente in un momento successivo alla nascita del figlio, con il recupero dei mesi precedenti. I beneficiari devono presentare una domanda specifica per ricevere questo sostegno, e in base alla data di presentazione possono essere corrisposti oppure no anche gli arretrati.
Come richiedere assegno Unico 2024?
Ecco infine come presentare la domanda di assegno unico. Ricordiamo che la domanda di Assegno unico, a differenza degli assegni familiari che andavano richiesti al datore di lavoro, va presentata direttamente all’INPS, che si occuperà anche dei pagamenti.
La domanda di assegno unico può essere presentata:
- online sul sito dell’INPS accedendo con SPID o CIE
- o tramite Patronato.
N.B. a differenza dei beneficiari di RdC che ricevevano l’AUU senza fare domanda, i beneficiari dell’assegno di inclusione devono fare apposita richiesta per ricevere il beneficio per i figli.
Quando viene pagato l’assegno unico nel 2024?
L’INPS, con il messaggio n. 15 del 2 gennaio 2024, ha pubblicato il calendario con le date di pagamento dell’Assegno Unico fino a giugno 2024. Ha quindi evidenziato quali sono le date in cui i percettori di questo sostegno vedranno arrivare le erogazioni specifiche durante il 2024.
Leggi anche: Assegno Unico 2024: le date dei pagamenti mensili fino a giugno
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