Un nuovo bonus richiedibile dalle imprese che intende favorire da un lato il rilancio del turismo, pur in un periodo di caroprezzi senza precedenti e di difficoltà economiche per non pochi cittadini, e dall’altro la sostenibilità, ovvero l’adozione di misure ad hoc – utili a proteggere l’ambiente e il clima.
Ecco perché dal 17 luglio è possibile fare domanda per il nuovo bonus per il turismo sostenibile, che comporta il versamento di incentivi per imprese e strutture ricettive che hanno a cuore i temi ‘green’ e che si impegnano con progetti utili a riguardo.
Di seguito una panoramica su questa agevolazione appena varata, con i dettagli su chi può fare domanda, a quali condizioni ed entro quando.
Bonus turismo sostenibile: chi sono i beneficiari?
Se ci si chiede chi potrà avvalersi del bonus in oggetto, rispondiamo subito che si tratta – in generale – delle imprese del comparto turismo e strutture ricettive ed alberghiere che:
- esercitano attività di impresa individuata da codici ATECO ad hoc (ad es. 55.1 Alberghi e strutture simili; 55.2 Alloggi per vacanze e altre strutture per brevi soggiorni o 55.3 Aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte);
- presentano progetti per transizione ecologica nel turismo e la promozione di forme di turismo sostenibile ed attento all’ambiente.
Gli incentivi del Ministero del Turismo solleciteranno un modo di viaggiare più responsabile e sostenibile, e – non a caso – i beneficiari potranno fare domanda per ottenere una serie di agevolazioni mirate al potenziamento degli interventi mirati alla promozione dell’ecoturismo e del turismo sostenibile.
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Quali sono le finalità dell’iniziativa
Per l’iniziativa in oggetto sono state elargite risorse ad hoc dalla manovra 2023, che sono state poi regolate in quanto a suddivisione ed erogazione da parte del decreto ministeriale n. 5651 di quest’anno, il quale infatti include le modalità di ripartizione e di assegnazione delle risorse stanziate sul “Fondo per il turismo sostenibile” – avente una dotazione pari a 5 milioni di euro per l’anno in corso e pari a 10 milioni di euro per ognuno degli anni 2024 e 2025.
A quest’ultimo decreto hanno fatto poi seguito tre avvisi pubblici da parte del Ministero del Turismo, pubblicati lo scorso maggio. In un percorso di coordinamento tra distinte norme, gli obiettivi dell’iniziativa legata al bonus turismo sostenibile sono dunque sostanzialmente i seguenti:
- potenziare le grandi destinazioni culturali italiane con la promozione di forme di turismo sostenibile, la spinta al calo del sovraffollamento turistico, la creazione di itinerari turistici innovativi e la destagionalizzazione del turismo;
- sollecitare la transizione ecologica nel turismo, con gesti di promozione del turismo intermodale sulla scorta di efficaci metodi di riduzione delle emissioni per il turismo;
- supportare le strutture ricettive e le imprese del comparto turismo, per ciò riguarda le attività mirate al conseguimento di certificazioni di sostenibilità.
Cosa prevedono i tre avvisi ministeriali
Abbiamo accennato ai tre avvisi ministeriali, che intendono attuare le misure per il turismo, ma come funzionano in concreto? Sintetizziamolo di seguito.
Avviso n. 1
Ebbene, l’avviso n. 1 del Ministero del Turismo è legato ai primi due punti appena evidenziati sopra e, per quanto riguarda le agevolazioni, a beneficiarne saranno le strutture ricettive e le imprese turistiche ed alberghiere che esercitano attività legata a codici ATECO specifici e che hanno requisiti di ammissibilità ad hoc (ad es. un regime di contabilità ordinaria). Ma tutti i dettagli sui requisiti sono inclusi nel testo dell’avviso, per il cui elenco completo si rimanda dunque al suo testo integrale.
Inoltre, i progetti delle imprese dovranno:
- attenere alle misure per la riduzione del sovraffollamento turistico, come pure alla valorizzazione del patrimonio turistico locale e dovranno mirare ad interventi per la sostenibilità, incluso l’acquisto di macchinari, attrezzatura o software e l’edificazione di opere edili;
- avere un costo incluso tra un minimo di 50mila euro e un massimo di 200mila euro;
- essere realizzati entro il 2025.
Inoltre il contributo del bonus turismo sostenibile, versato in regime de minimis, non potrà superare il 50% delle spese ammissibili sopportate. Per la domanda c’è tempo fino al 9 settembre prossimo: il soggetto interessato dovrà seguire una procedura online, corredando la richiesta con i documenti e le dichiarazioni di cui all’avviso n. 1.
Avviso n. 2 e avviso n. 3
L’avviso pubblico ministeriale n. 2, sopra accennato, regola invece la terza linea di intervento, espressamente mirata al supporto delle realtà del settore turistico-ricettivo, nel conseguimento di certificazioni di sostenibilità. Come indicato nel testo dell’avviso, chi fa domanda per il bonus turismo sostenibile deve avere determinati requisiti di ammissibilità, su cui si rimanda al testo completo dell’avviso.
I codici ATECO delle imprese beneficiarie sono gli stessi di quelli del primo avviso, ma possono avvalersi dei contributi del bonus turismo sostenibile anche le strutture ricettive extralberghiere di tipo non imprenditoriale. Ci riferiamo ai sempre più diffusi B&B, affittacamere, ostelli per la gioventù e non solo.
Il contributo si sostanzia nel versamento di un voucher del valore di massimo 2milaeuro per acquisire appositi servizi di certificazione di sostenibilità. La domanda andrà presentata online, nella finestra che va dal 17 luglio alla data di esaurimento delle risorse stanziate per il 2023, e corrispondenti a quasi un milione di euro. Il voucher in oggetto consentirà all’avente diritto al bonus turismo sostenibile di conseguire la prestazione dei servizi richiesti al momento della domanda.
Infine l’avviso ministeriale n. 3 indica le modalità per la redazione dell’elenco degli enti accreditati all’emissione delle certificazioni di sostenibilità, che vengono così agevolate tramite il citato bonus turismo sostenibile.
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