Il progresso della intelligenza artificiale è evidente a tutti. Destinata ad eseguire compiti e funzioni che tipicamente richiederebbero l’intelligenza umana, la AI (Artificial Intelligence) è in grado di svolgere una pluralità di attività quali il riconoscimento di immagini, la risoluzione di problemi, la pianificazione, il riconoscimento del discorso e tanto altro.
Secondo alcuni l’intelligenza artificiale sarà in futuro un validissimo alleato per numerose professioni, semplificando alcune mansioni ed anzi migliorandone la resa finale, mentre secondo altri questa tecnologia sempre più evoluta rischierà di rubare non pochi posti di lavoro, proprio per la sua abilità nel sostituire l’uomo in un vasto ambito di occupazioni. Tuttavia, secondo le stime del Parlamento Europeo, l’intelligenza artificiale permetterà una crescita della produttività del lavoro compresa tra l’11% ed il 37%, entro il 2035.
Al di là del dibattito sull’utilità e i pericoli del suo utilizzo in vari campi, tra cui l’industria, la finanza o la medicina, di seguito vogliamo occuparci di un bando riservato alle PMI, che ha ad oggetto proprio la AI.
Bando crescerAI 2024: incentivi per l’uso di intelligenza artificiale in azienda
La pubblicazione del bando crescerAI è stata possibile grazie a stanziamenti ad hoc, ovvero quelli legati al Fondo per la Repubblica Digitale. Inoltre l’iniziativa è supportata da Google e si inserisce organicamente nel cd. “Programma strategico su Intelligenza Artificiale 2022-2024”, il quale individua nelle aziende il target su cui concentrare l’azione di applicazione dell’AI.
In particolare partecipano all’iniziativa del bando crescerAI 2024:
- il Fondo per la Repubblica Digitale, istituito con il decreto legge n. 152 del 6 novembre 2021, convertito con modificazioni dalla legge n. 233 del 29 dicembre dello stesso anno. Esso esprime una partnership tra pubblico e privato sociale, che si muove nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione di cui al PNRR e dall’FNC (Fondo Nazionale Complementare). Peraltro detto Fondo stanzia – in via sperimentale per gli anni 2022-2026 – un totale di circa 350 milioni di euro ed è alimentato da versamenti compiuti da Fondazioni di origine bancaria. Obiettivo del Fondo è supportare una varietà di progetti, selezionati attraverso bandi ad hoc – tra cui il bando crescerAI;
- Google.org, ente filantropico dell’omonima società, che lo scorso anno ha varato il Social Innovation Fund on AI, ovvero un nuovo Fondo che mira a supportare la diffusione dell’intelligenza artificiale nel mondo imprenditoriale.
Grazie al Fondo per la Repubblica Digitale e Google.org, è stato possibile lanciare il bando crescerAI 2024, che mira non soltanto all’incentivazione dell’utilizzo dell’intelligenza artificiale nel mondo del lavoro, ma anche allo sfruttamento delle sue potenzialità, in modo da costituire un vero e proprio strumento di traino per il mercato italiano nel settore digitale e dell’intera economia nazionale.
Come funziona il bando crescerAI 2024? Alcune precisazioni
Oltre a mettere a disposizione un totale di 2,2 milioni di euro, il bando crescerAI 2024 sollecita:
- soggetti pubblici
- soggetti privati senza scopo di lucro
- enti del terzo settore
a redigere e presentare articolati progetti per lo sviluppo di soluzioni di intelligenza artificiale rivolte alle PMI del Made in Italy, comprese le imprese sociali. Possono partecipare alla selezione di cui al bando crescerAI – ad esempio – gli atenei, i centri di ricerca o i centri di trasferimento tecnologico.
L’iniziativa, nel suo complesso, considera in particolare le imprese operative in aree svantaggiate del territorio italiano.
Ma quali caratteristiche dovranno avere i progetti, per essere selezionati e finanziati dalle risorse disponibili? Ebbene i beneficiari finali dei progetti dovranno conseguire vantaggi effettivi – e valutabili – per lo sviluppo e l’espansione imprenditoriale, ovvero – ad esempio – l’allargamento dell’offerta di prodotti e servizi, la diminuzione dei tempi e costi per le proprie attività d’impresa oppure l’ottenimento di un minor impatto ambientale. Dette proposte dovranno dunque spiccare per fattori quali ad es. l’ecosostenibilità o l’ottimizzazione del rapporto costi-benefici.
Soluzioni di intelligenza artificiale open source
In particolare, il bando crescerAI selezionerà idee innovative e proposte concrete, destinate allo sviluppo di soluzioni di intelligenza artificiale di tipo open source, rivolte alle PMI del Made in Italy.
Interessante ricordare, in sintesi, che le soluzioni di intelligenza artificiale di tipo open source sono programmi software e framework sviluppati e distribuiti con le cd. licenze open source. In sostanza, il codice sorgente dei progetti è accessibile pubblicamente, consentendo agli sviluppatori di visualizzarlo, modificarlo e distribuirlo in totale libertà.
Detta impostazione ‘open source’ favorirà la collaborazione e la condivisione di conoscenze nel quadro dell’intelligenza artificiale e dunque ben si combina con le finalità del bando crescerAI.
Come fare domanda entro il 31 gennaio
I soggetti interessati potranno presentare online le loro articolate proposte progettuali entro le ore 13.00 del 31 gennaio prossimo. Di riferimento sarà il portale Re@dy, una piattaforma in cui inserire tutta la documentazione richiesta e che guiderà nella candidatura.
Ovviamente ogni progetto sarà valutato da figure competenti e, se ritenuto pienamente conforme agli obiettivi del bando crescerAI 2024, sarà supportato economicamente in tutte le fasi, in modo che dal programma si passi alla piena realizzazione di efficaci ed innovative soluzioni di intelligenza artificiale. A beneficiarne saranno, come detto, le PMI e il Made in Italy nel suo complesso.
Per ulteriori informazioni rinviamo comunque alla pagina ad hoc sul bando in oggetto, nel sito web del Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale.