Addio Quota 100, benvenuto Quota 102 nel 2022! Il meccanismo di pensionamento che permette ai lavoratori prossimi alla pensione di uscire dal mondo di lavoro con almeno 62 anni d’età e 38 anni di contributi non è più valido dal 31 dicembre 2021. Come annunciato a più riprese al presidente del consiglio, Mario Draghi, vi è la necessità di tornare al più presto al sistema previdenziale messo a punto dalla Riforma Fornero (L. n. 92/2012). Tale passaggio, però, non avviene tout court poiché la recente Legge di Bilancio (L. n. 234/2021) all’art. 1, co. 87 ha introdotto pensione anticipata quota 102 (lasciando APE Social rafforzata e Opzione Donna). Quindi, anche per quest’anno è possibile pensionarsi anticipatamente con il meccanismo delle quote, ma è necessario possedere 2 anni in più. Restano invariati gli anni contributivi.
Con il Messaggio n. 97 del 10 gennaio 2022, in attesa della Circolare esplicativa che recepisce le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2022 in merito, l’INPS ha fornito le modalità di presentazione della domanda di pensione, disponibile dal 7 gennaio 2022.
Ecco i dettagli.
Quota 102 nel 2022: le novità della Legge di Bilancio
All’art. 1, co. 87 della L. n. 234/2021, il Governo ha inteso abolire “quota 100 e tornare” – seppur gradualmente – alla Riforma Fornero (L. n. 92/2012). Questo passaggio si realizza in maniera graduale mediante l’introduzione – per il 2022 – di “quota 102”. Dunque, si deve intendere conclusa la fase sperimentale di “quota 100”, che terminava per l’appunto il 31 dicembre 2021.
Quindi, per poter accedere alla pensione con “quota 102”, entro il 31 dicembre 2022 occorre maturare:
- 64 anni d’età anagrafica (in precedenza era 62 anni);
- 38 anni di contributi.
Si rammenta, al riguardo, che i requisiti pensionistici possono essere raggiunti anche cumulando i periodi assicurativi non coincidenti presenti in due o più gestioni tra quelle indicate dalla norma e amministrate dall’INPS.
Quota 102, domanda di pensione anticipata online
Come accennato in premessa, a decorrere dal 7 gennaio 2022 la domanda di pensione deve essere presentata con le seguenti modalità.
Il cittadino in possesso delle credenziali di accesso (SPID, Carta nazionale dei servizi, Carta di identità elettronica 3.0) può compilare e inviare la domanda telematica di pensione disponibile fra i servizi on line, sul sito www.inps.it, accessibili nella sezione “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, ECOCERT, APE Sociale e Beneficio precoci”.
Una volta effettuato l’accesso e scelta l’opzione “NUOVA PRESTAZIONE PENSIONISTICA”, occorre selezionare in sequenza:
- “Anzianità/Anticipata/Vecchiaia” > “Pensione di anzianità/anticipata” > “Requisito quota 102”.
Devono, infine, essere selezionati il “Fondo e la Gestione di liquidazione”.
La modalità di presentazione delle domande, sopra illustrata, è utilizzabile da parte dei lavoratori iscritti alle Gestioni private, alla Gestione pubblica e alla Gestione spettacolo e sport, anche al fine di chiedere il cumulo dei periodi assicurativi per il conseguimento del diritto alla pensione “quota 102”.
La domanda può essere presentata anche per il tramite degli Istituti di Patronato e degli altri soggetti abilitati alla intermediazione delle istanze di servizio all’INPS ovvero, in alternativa, può essere presentata utilizzando i servizi del Contact center.
Quota 102, finestra mobile
Si ricorda, infine, che una volta raggiunti i requisiti, per l’effettivo diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico deve trascorrere il periodo previsto per l’apertura della cd. “finestra mobile”, diversificata in base al datore di lavoro ovvero alla gestione previdenziale a carico della quale è liquidato il trattamento pensionistico. In particolare:
- i lavoratori dipendenti del settore privato ed i lavoratori autonomi conseguono il diritto alla prima decorrenza utile del trattamento pensionistico trascorsi 3 mesi dalla maturazione dei requisiti;
- i lavoratori dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni, di cui all’art. 1, co. 2, del D.Lgs. n. 165/2001, conseguono il diritto alla prima decorrenza utile del trattamento pensionistico trascorsi 6 mesi dalla maturazione dei requisiti.