Tra le principali prestazioni economiche e categorie di pensioni, l’Inps riconosce a chi presenta una incapacità assoluta e permanente al lavoro il diritto di presentare una domanda per la pensione di inabilità. Come requisiti minimi, sono richiesti almeno 260 contributi settimanali (156 già maturati nei cinque anni prima della presentazione della domanda online).
Non si prevede una scadenza temporale della suddetta prestazione, ma è possibile una revisione da parte dell’Inps per la verifica della presenza di una invalidità al 100% da parte del richiedente.
Cos’è la pensione di inabilità e quali requisiti sono previsti
La pensione di inabilità è una importante prestazione economica per i lavoratori che presentano una impossibilità assoluta e permanente allo svolgimento di una qualsiasi attività lavorativa.
I requisiti per il suo riconoscimento, avvengono da parte di una Commissione Medica Legale dell’Inps a favore di chi ha presentato apposita domanda telematica e presenta come requisiti minimi almeno 260 contributi settimanali e 156 già maturati nei cinque anni che precedono la presentazione della domanda online.
Dal 2013, inoltre, si prevede una liquidazione per la pensione di inabilità in base alla contribuzione posseduta dal richiedente in una Assicurazione Generale Obbligatoria (AGO) o in altre forme sostitutive come la Gestione Separata.
Non è da confondere rispetto all’assegno ordinario di invalidità, riconosciuto nel caso di invalidità superiore ai due terzi e che prevede la presentazione della domanda ogni tre anni. La pensione di inabilità, infatti, è riconosciuta solo per l’invalidità al 100% e non prevede una scadenza temporale.
A chi spetta la pensione di inabilità
La pensione di inabilità spetta sia ai dipendenti del settore pubblico e privati e sia agli autonomi (ad esempio artigiani e commercianti). Il diritto alla suddetta prestazione economica, può essere esercitato anche dagli iscritti alla gestione separata. Decorre, dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda telematica e può essere soggetta a revisione.
Sono richiesti, requisiti amministrativi e sanitari per poter presentare la domanda telematica. In particolare, è necessario che vi sia una invalidità assoluta e permanente al 100% per lo svolgimento di una qualsiasi attività lavorativa e di una anzianità assicurativa di almeno 5 anni. E’ inoltre possibile anche accedere gratuitamente al regime di cumulo sui contributi assicurativi versati in altri fondi.
Durata della pensione di inabilità e eventuale revisione periodica da parte dell’Inps
Per richiedere la pensione di inabilità è anche necessario rispettare dei requisiti amministrativi relativi all’attività lavorativa. Quest’ultima è infatti incompatibile con la pensione di inabilità con riferimento sia ad una attività subordinata e sia autonoma. E’ necessario, che si proceda anche alla cancellazione negli albi professionali o ad eventuali trattamenti economici in presenza di uno status di disoccupazione.
Non prevede una durata prefissata per la sua erogazione ma può essere soggetta comunque ad una revisione periodica da parte dell’Inps. In particolare, è da dimostrare l’incapacità assoluta e permanente allo svolgimento di una qualsiasi attività lavorativa e nella misura del 100%. Laddove, sia presente un recupero della capacità lavorativa, infatti, possono essere previsti due casi:
- Revoca della pensione di inabilità. E’ il caso in cui il recupero della capacità lavorativa passa a più di un terzo rendendo nullo il requisito medico per cui è possibile richiedere questa prestazione economica.
- Trasformazione della pensione di inabilità. Si prevede il passaggio ad una altra misura prevista dall’Inps quale l’assegno ordinario di invalidità che prevede di corrispondere un importo economico nei confronti di coloro che presentano una invalidità inferiore al 100% ma superiore ai due terzi.
L’assegno ordinario di invalidità, però, ha una scadenza triennale e può essere rinnovato laddove sussistano i requisiti. Prevede, inoltre, il passaggio automatico alla pensione di vecchiaia o anticipata se presenti i requisiti di legge.
Importo della pensione di inabilità, quanto spetta
La pensione di inabilità, prevede un importo economico corrisposto in base ai contributi maturati dal richiedente e che prevede una quota contributiva se il lavoro è iniziato dopo il 1995. In caso contrario, si prevede l’applicazione di un sistema di calcolo misto, ossia di tipo retributivo e contributivo.
Può essere previsto, anche un incremento dell’anzianità contributiva nel limite di 2080 contributi settimanali. In questo caso, si applica un incremento dal numero di settimane che intercorrono tra la decorrenza delle pensioni e un requisito anagrafico di 60 anni. E’ valido sia per le donne e sia per gli uomini e rispetto alla presenza di un nuovo sistema contributivo per le anzianità maturate dalla data del primo gennaio 2012.
Come presentare domanda online per richiedere la pensione di inabilità
La domanda telematica per la richiesta della pensione di inabilità, prevede una procedura da avviare tramite i canali ufficiali dell’Inps, ossia:
- Sito ufficiale dell’Ente previdenziale. Dal servizio già attivo online i richiedenti potranno accedere direttamente alla presentazione della domanda dopo aver inserito il proprio codice fiscale e un Pin personale.
- Intermediazione di soggetti autorizzati. Presentazione sempre telematica della domanda per la richiesta della pensione di invalidità ma tramite enti di patronato.
- Contact center. E’ attivo un numero verde gratuito in cui poter richiedere assistenza per la compilazione e l’invio della domanda telematica per la pensione di inabilità.
Sul sito dell’Inps è anche possibile reperire informazioni specifiche sulla pensione di inabilità, su come funziona, a chi e rivolto e sul come avviare la domanda online. E’ anche richiesto di allegare tutta la documentazione medica come il SS3 del medico curante.
Quali differenze rispetto all’assegno ordinario di invalidità?
Esistono alcune importanti differenze rispetto all’assegno ordinario di invalidità che è bene conoscere per stabilire a quali delle due misure accedere. Le due prestazioni dell’Inps, infatti, sono spesso confuse e considerate come una unica misura. Tre in particolare le principali differenze:
- Percentuale di invalidità. Per la pensione di inabilità è richiesta una invalidità assoluta e permanente ad una qualsiasi attività lavorativa e nella misura del 100%. Per l’assegno ordinario di invalidità è richiesta una percentuale più bassa.
- Durata. La pensione di inabilità non presenta alcuna scadenza ma può essere sottoposta a revisione per la sua cancellazione (nel caso in cui non è più presente l’invalidità al 100%) o trasformazione in assegno ordinario di invalidità (nel caso in cui la percentuale sia comunque superiore ai due terzi). L’assegno, invece, prevede una scadenza ogni tre anni, ma può essere rinnovato laddove le condizioni previste dalla normativa restino.
- Trasformazione in pensione di vecchiaia. La pensione di inabilità non prevede la trasformazione in automatico come accade per l’assegno ordinario di invalidità appena raggiunti i requisiti di legge. E’ infatti richiesta la presentazione di una domanda telematica all’Inps appena raggiunti tali requisiti.
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I canali da attivare in questo caso, sono sempre i medesimi, ossia contact center al numero verde gratuito, invio tramite il servizio ufficiale con accesso diretto tramite codice fiscale e Pin del richiedente o tramite intervento di intermediari autorizzati.