L’INPS ha pubblicato la circolare numero 69 del 29 maggio 2024 con la quale recepisce le ultime novità della cosiddetta pace contributiva e fornisce importanti chiarimenti sul riscatto dei periodi non coperti da contribuzione.
Questa misura, rinnovata dalla Legge di Bilancio 2024 (Legge 213/2023), sarà esercitabile fino al 31 dicembre 2025 e presenta alcune differenze rispetto alla precedente pace contributiva del triennio 2019-2021. Vediamo come funziona e cosa sapere a riguardo.
Cosa prevede la nuova Pace Contributiva 2024?
Il nuovo strumento di pace contributiva è valido per il biennio 2024-2025 e si rivolge a tutti gli iscritti all’assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti (Ago), alla gestione separata dell’INPS, alle gestioni dei lavoratori autonomi e alle altre gestioni INPS, a condizione che non siano già titolari di pensione e non abbiano alcuna anzianità contributiva antecedente il 1° gennaio 1996.
I periodi riscattabili sono quelli tra l’anno del primo e quello dell’ultimo contributo accreditato, non coperti da contribuzione e non soggetti a obbligo contributivo. È possibile riscattare un massimo di cinque anni, anche non continuativi, con una rateizzazione fino a 120 rate mensili di importo non inferiore a 30 euro. La domanda di riscatto può essere presentata dall’interessato o dai suoi superstiti, parenti e affini entro il secondo grado.
L’anzianità contributiva acquisita per effetto del riscatto è utile ai fini del conseguimento del diritto a pensione e per la determinazione della relativa misura.
Chi può fare domanda?
Oltre agli stessi lavoratori iscritti alle diverse gestioni INPS come detto nel paragrafo precedente, la domanda di riscatto può essere presentata dal datore di lavoro, utilizzando i premi di produzione spettanti al lavoratore, a condizione che questi rispettino i requisiti per la detassabilità stabiliti dalla legge 208/15.
Calcolo del Riscatto dei periodi scoperti
I periodi riscattati saranno valutati secondo il “sistema contributivo” tramite il meccanismo di calcolo a percentuale previsto dal Dlgs 184/1997.
Si applicherà l’aliquota contributiva di finanziamento in vigore alla data di presentazione della domanda nella gestione pensionistica in cui il riscatto è operato (33% per i dipendenti, con un supplemento dell’1% oltre la prima fascia di retribuzione pensionabile).
Deduzioni Fiscali
Diversamente da quanto stabilito per il triennio 2019-2021, per questo nuovo strumento di pace contributiva non è prevista la detraibilità del 50% dell’onere versato.
Per le domande presentate dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025, il contributo versato sarà fiscalmente deducibile dal reddito complessivo.
Cumulabilità dei Periodi di Riscatto
Un aspetto significativo riguarda la cumulabilità dei periodi riscattabili. La circolare INPS chiarisce che il limite massimo di cinque anni per il riscatto, in assenza di un esplicito rinvio alla precedente pace contributiva, non tiene conto dei periodi già richiesti in base al Dl 4/2019.
Pertanto, chi ha già presentato una domanda di riscatto nel periodo 2019-2021 può presentare una seconda domanda per ulteriori cinque anni.
Come pagare l’onere della Pace contributiva 2024?
L’onere di riscatto calcolato dall’INPS può essere versato:
- in unica soluzione
- o in un massimo di 120 rate mensili, ciascuna di importo non inferiore a 30 euro e senza applicazione di interessi per la rateizzazione.
La rateizzazione però non può essere concessa nei casi in cui i contributi da riscatto si usano per la immediata liquidazione di una pensione diretta o indiretta o nel caso in cui gli stessi siano determinanti per l’accoglimento di una domanda di autorizzazione ai versamenti volontari.
Come presentare la domanda di Pace Contributiva 2024
La richiesta di riscatto va presentata telematicamente sul sito www.inps.it seguendo il percorso: “Pensione e Previdenza” > “Ricongiunzioni e riscatti” > Area tematica “Portale dei servizi per la gestione della posizione assicurativa” > “Riscatti”.
In alternativa, è possibile utilizzare il Contact center multicanale (numero verde gratuito 803 164 da telefono fisso, numero a pagamento 06 164164 da cellulare) o rivolgersi ai patronati e agli intermediari abilitati attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.
Per le domande presentate dal datore di lavoro, è necessario utilizzare il modulo “AP135” disponibile online.
Testo della Circolare INPS numero 69 del 2024
Alleghiamo infine il testo completo della Circolare INPS in formato PDF per una comoda lettura del documento di prassi.
Circolare INPS numero 69 del 29-05-2024 (77,0 KiB, 225 hits)
Conclusioni
La nuova pace contributiva rappresenta un’opportunità significativa per i lavoratori di riscattare periodi non coperti da contribuzione, offrendo una maggiore flessibilità e possibilità di cumulare i periodi riscattabili.
Questa misura, valida fino al 31 dicembre 2025, permette di colmare eventuali lacune contributive, facilitando così il raggiungimento dei requisiti per la pensione.