Dopo i rumors dei giorni scorsi arriva la conferma da parte dell’INPS, circa 200 mila pensionati dovranno restituire la quattordicesima percepita nel 2009 senza averne realmente diritto. Questo a causa di errori commessi nella compilazione dei moduli di autodichiarazione.
A darne conferma questa mattina ai microfoni di “Prima di Tutto”, programma in onda su Radio 1 Rai, è stato lo stesso Antonio Mastropasqua, direttore dell’Istituto Previdenziale.
«La quattordicesima è una bella iniziativa – ha detto Mastrapasqua – ma non può percepirla chi non ne ha diritto. 200.000 persone hanno presentato dichiarazioni sbagliate, noi possiamo verificarle solo quando l’Agenzia delle entrate rende disponibili i loro redditi per poi poter incrociare i dati. Per questo l’accertamento viene fatto quando questa somma è già stata versata. I pensionati che hanno indebitamente percepito la 14esima dovranno restituirla. L’Inps non può sottrarsi a una legge dello Stato che impone il recupero delle quattordicesime indebitamente percepite nel 2009. L’ente si incontrerà con i rappresentanti delle categorie per trovare il modo migliore di effettuare le trattenute cercando di salvaguardare le fasce più deboli»
Nel 2007 il governo Prodi approvò una norma che riguardava circa 3 milioni di pensionati, per l’erogazione di un bonus per quei pensionati con redditi inferiori a 8.504 euro all’anno ovvero 655 euro al mese per 13 mensilità e almeno 64 anni di età. Per una parte di loro l’erogazione si basava su una autocertificazione del reddito. Ora l’Inps sta per inviare lettere per il recupero delle somme indebitamente versate a tutti i pensionati per i quali i controlli hanno verificato redditi più alti di quella soglia.
Il fatto che l’erogazione della quattordicesima si basi su una autocertificazione, costringe l’INPS a erogare in ogni caso la mensilità una tantum a chi ne dichiari di rientrare nei requisiti; tuttavia solo dopo che l’Agenzia delle Entrate rende noti i dati relativi ai redditi, l’INPS può incrociare i dati e verificare caso per caso chi ne abbia avuto realmente diritto e chi no.
E’ per questo che a distanza di anni centinaia di migliaia di poveri pensionati si vedranno costretti a restituire tali somme percepite senza averne titolo. Lo stesso Mastropasqua ha comunque garantito che la restituzione avverrà in maniera “indolore”, infatti verranno trattenute somme minime per alemno 12 mensilità.
Resta il fatto che piccole che siano le ssome saranno sempre molti soldi per chi percepisce poche centinaia di euro per vivere e come sempre a rimetterci è sempre il più debole.
Update: l’INPS ha aggiunto che farà in modo da richiedere la restituzione delle 14esime in 24 rate e non in 12 come inizialemente deciso, per gravare ancora meno sulle pensioni più basse; in questo modo le rate saranno di circa 12,00 €.