I PUC, ovvero i Progetti Utili alla Collettività erano già stati pianificati per il reddito di cittadinanza e da quest’anno per i beneficiari di ADi e SFL, dato che il sussidio viene sostituito dall’Assegno di Inclusione e dal Supporto Formazione e Lavoro.
I Progetti Utili alla Collettività rappresentano quindi degli strumenti a disposizione di comuni e istituzioni per coloro che beneficiano delle due misure disponibili quest’anno al posto del RdC.
Aggiornamento: con il decreto del Ministro del Lavoro n. 68 del 24 aprile 2024, si ratifica la delibera INAIL n. 73 del 26 marzo 2024 con il quale si stabilisce l’obbligo della copertura assicurativa per coloro che svolgono le mansioni previste dai PUC. I dettagli nel paragrafo dedicato in fondo alla guida.
Vediamo in cosa consistono questi progetti e come funzionano.
Cosa sono i PUC, Progetti Utili alla Collettività
Chi riceve misure di sostegno al reddito, da quest’anno garantite dall’Assegno di Inclusione e il Supporto Formazione e Lavoro, è tenuto a partecipare ad alcuni progetti mirati, in ambiti come quello culturale, sociale, ambientale, formativo, artistico o per la tutela di beni comuni.
Il 15 dicembre 2023 il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone aveva firmato il decreto n.156 in approvazione delle disposizioni per i PUC, ovvero i progetti che coinvolgeranno i percettori delle due misure sostitutive al reddito di cittadinanza.
L’Assegno di Inclusione e il Supporto Formazione e Lavoro prevedono che i beneficiari partecipino attivamente al percorso mirato all’inclusione sociale e lavorativa, in base alle normative predisposte per il 2024 per questi due sostegni.
Va tenuto conto che la partecipazione a questi progetti non si può assimilare ad alcuna attività di lavoro subordinato, parasubordinato o autonomo, ma è strettamente correlata all’accesso alle due forme di sostegno introdotte per quest’anno.
A chi sono rivolti i PUC
I Progetti Utili alla Collettività sono rivolti quindi ai beneficiari delle due nuove misure di sostegno al reddito, come ha specificato l’Allegato 1 del Decreto Ministeriale del 15 dicembre 2023: si tratta dell’Assegno di Inclusione e del Supporto Formazione e Lavoro.
PUC e Assegno di Inclusione
I beneficiari dell’Assegno di Inclusione sono i nuclei familiari che hanno almeno un componente con una situazione di disabilità, un minorenne, un membro di età superiore a 60 anni o in una situazione particolare di svantaggio. Tramite la sottoscrizione del Patto di Inclusione, i percettori possono quindi essere inclusi nei progetti specifici e devono dare la propria disponibilità.
Questa partecipazione, come specifica il decreto, può essere allargata anche a chi non sottoscrive un Patto di Inclusione specifico, ma partecipa volontariamente a dei percorsi previsti in accordo con i servizi sociali di Comuni o enti autorizzati.
Da ricordare inoltre che la mancata partecipazione ai PUC, quando è previsto l’obbligo di frequenza, porta alla perdita dell’Assegno di Inclusione.
PUC e Supporto Formazione e Lavoro
Per quello che riguarda i beneficiari dell’altra misura, il Supporto Formazione e Lavoro, sono coinvolti coloro che sono considerati occupabili al lavoro, che rispettano determinati requisiti. Tra questi spiccano l’età (tra 18 e 59 anni) e l’ISEE, che deve essere inferiore a 6.000 euro tenuto conto l’intero nucleo familiare.
Questi beneficiari della misura di sostegno devono partecipare a particolari progetti di formazione e riqualificazione professionale, mirati a consentire il reinserimento nel mercato del lavoro. Tra questi vi sono i PUC e il servizio civile universale.
Dopo aver presentato una domanda specifica di accesso al sostegno, il beneficiario deve quindi iscriversi alla piattaforma dedicata, SIISL, per il Patto di Attivazione Digitale, autorizzando l’invio dei dati al Centro per l’Impiego o ad altre realtà che si occupano dell’inserimento lavorativo.
A seguito dell’accettazione di un Patto di Servizio Personalizzato, il beneficiario deve quindi prendere parte ai percorsi specifici indicati anche dai PUC, ricevendo il beneficio economico spettante di 350 euro secondo le regole previste dal sostegno. Anche in questo caso in assenza di partecipazione decadono i vantaggi del sussidio.
Caratteristiche dei PUC
Il decreto ha anche delineato quali sono le caratteristiche dei PUC. Si tratta di attività non ordinarie, ma che si sviluppano per un preciso periodo di tempo, con risorse specifiche. Partecipano ai progetti i percettori delle due misure viste prima, e questi si strutturano in base alle reali esigenze della comunità in cui sono organizzati.
Viene specificato che tali attività non sono inquadrate come lavoro dipendente, assimilato o autonomo e non vanno a sostituzione delle mansioni svolte normalmente dal personale coinvolto in questi enti. Vengono inoltre individuati precisi ambiti in cui possono essere svolti i progetti:
- Ambito culturale: supporto nell’organizzazione di eventi e attività connesse;
- Ambito sociale: vi rientra il supporto a persone in situazione di svantaggio, anziani, disabili;
- Ambito artistico: organizzazione di mostre o attività inerenti i musei;
- Ambito relativo all’ambiente: partecipazione ad attività di sensibilizzazione sui temi legati all’ambiente, manutenzione di zone verdi e similari;
- Ambito della formazione: gestione di corsi e organizzazione di iniziative formative;
- Ambito di tutela di beni comuni: manutenzione e restauro di zone comuni, come cortili scolastici o parchi attrezzati.
I PUC possono anche essere rivolti ad attività di tipo sociale, e devono essere strutturati in modo da disporre di tutte le informazioni che riguardano i tempi e i luoghi in cui si svolgono, con una pianificazione del materiale da utilizzare, i costi da sostenere e tutti i dettagli importanti.
Come funzionano i PUC per i beneficiari
Per i beneficiari, i PUC si svolgono a titolo gratuito, presso il Comune di residenza o in alternativa presso un altro comune in ambito territoriale, ma si possono svolgere anche presso enti del terzo settore in intesa con il Comune specifico.
Partecipare a questi progetti è obbligatorio per chi percepisce le misure viste sopra, ed è necessario per ricevere l’indennità economica mensile. Durante lo svolgimento dei progetti, vengono segnate le presenze. Per questo motivo è necessario giustificare eventuali assenze.
Come anticipato, i partecipanti non possono svolgere mansioni ordinariamente svolte dai lavoratori dipendenti delle amministrazioni, non ricoprono ruoli adibiti agli organizzatori e non possono essere impiegati per sostituzioni di lavoratori, in quanto non si tratta di attività lavorativa remunerata. Non possono quindi prendere parte a opere pubbliche con appalto.
A questo proposito è importante ricordare che le attività svolte all’interno dei progetti sono ulteriori rispetto a quelle ordinarie svolte dai Comuni normalmente.
Copertura assicurativa INAIL dei PUC
I PUC sono coperti da assicurazione contro gli infortuni sul lavoro dell’INAIL. con il decreto del Ministro del Lavoro Marina Calderone n. 68 del 24 aprile 2024, si ratifica la delibera INAIL n. 73 del 26 marzo 2024 con il quale si stabilisce l’obbligo della copertura assicurativa per coloro che svolgono le mansioni previste dai PUC.
Il premio (soggetto ad adeguamento annuale) è pari a 1,04 euro per ogni giorno di attività prestata, con un ulteriore 1% di addizionale Anmil e il costo è a carico dei comuni e delle altre amministrazioni pubbliche. Questi infatti assumono il ruolo di datori di lavoro di chi svolge i PUC.
L’assicurazione si può attivare tramite la piattaforma GePI che è integrata con la piattaforma SIISL.
Cosa fare in caso di infortunio durante lo svolgimento dei PUC, Progetti Utili alla Collettività?
Come specifica la normativa in caso di infortunio o malattia professionale, Comuni e altre amministrazioni, in qualità di “datori di lavoro”, devono seguire la consueta procedura prevista dall’INAIL:
- devono effettuare le denunce nei tempi e secondo le modalità previste per i lavoratori dipendenti
- devono trasmettere all’INAIL, entro 48 ore dalla ricezione del certificato medico, i dati relativi agli infortuni sul lavoro che comportino almeno un giorno di assenza, nonché quelli che comportino un’assenza superiore a tre giorni per fini assicurativi.
Leggi anche: Cosa fare in caso di infortunio sul lavoro, ecco la nostra guida
Struttura dei PUC
I progetti devono essere strutturati in base alle disposizioni ufficiali, ovvero si devono comporre delle seguenti parti:
- Identificativo o titolo del progetto;
- Servizio, soggetto promotore o attuatore;
- Luogo e data di inizio e di fine;
- Descrizione e finalità delle attività;
- Numero dei beneficiari di RdC necessari per lo svolgimento (ai fini di una programmazione);
- Abilità e competenze richieste;
- Modalità e tempistiche per il coinvolgimento dei partecipanti;
- Materiali e strumenti di uso personale e di uso collettivo;
- Costi da sostenere, anche per le coperture assicurative e il coordinamento;
- Responsabile e supervisore del progetto.
Per maggiori dettagli su come funzionano i PUC e come sono organizzati, invitiamo a visionare le linee guida ufficiali del governo, precedentemente disposte per il reddito di cittadinanza.
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