Il mese di giugno è appena iniziato e, conseguentemente, è opportuno fare il punto sulle date chiave dei pagamenti Inps previsti in queste settimane. Non soltanto pensioni, di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi, ma altresì assegno unico, reddito di cittadinanza e Naspi.
Anche questo mese saranno diverse le scadenze da tenere in considerazione e da segnare sul calendario: ne parliamo perché se considerate complessivamente, si collegano a pagamenti che interessano milioni di cittadini italiani, ovvero famiglie, lavoratori, pensionati e disoccupati. Ecco di seguito le date da segnare sul calendario per il mese di giugno. I dettagli.
Quando arriva l’assegno unico a giugno 2023
Partiamo con la misura che, da più di un anno, ha razionalizzato ed accorpato quegli strumenti che in passato tutelavano la natalità e la genitorialità. Ebbene l’assegno unico e universale per i figli a carico sarà versato dall’istituto di previdenza ai beneficiari nelle prossime settimane, con le precisazioni che seguono.
In particolare il pagamento Inps sarà compiuto:
- entro venerdì 21 giugno se la richiesta di accesso alla prestazione è stata effettuata dall’avente diritto entro il mese di febbraio,
- oppure entro la fine di giugno per tutte le altre domande giunte a cominciare dal mese di aprile.
L’assegno in oggetto è versato mensilmente da Inps per ciascun figlio a carico, dal settimo mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni, o senza limiti di età per i figli portatori di handicap.
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Quando arriva l’accredito Inps del reddito di cittadinanza a giugno 2023
Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza, ci riferiamo ad una misura che si avvicina sempre più ad essere archiviata ad agosto per far posto nei prossimi mesi – come ampiamente annunciato dal Governo – all’assegno di inclusione (dal 2024) e al cd. Supporto per la formazione e il lavoro (dal prossimo settembre). Ebbene il versamento del reddito di cittadinanza giugno 2023 sarà compiuto:
- con ricarica diretta sulle card apposite di Poste italiane per il 15 giugno, per i nuovi beneficiari del sussidio o per coloro che hanno appena effettuato il rinnovo della domanda di accesso alla prestazione;
- intorno al 27 giugno in riferimento ai già beneficiari del reddito di cittadinanza.
A parte ciò che seguirà al reddito di cittadinanza e di cui si trova traccia nel decreto legge n. 48 dello scorso 4 maggio, pubblicato in Gazzetta Ufficiale e recante misure urgenti per l’inclusione sociale e l’accesso al mondo del lavoro, non vi sono dunque sostanziali novità circa il meccanismo di erogazione del contributo mensile contro la disoccupazione e a sostegno del reddito.
Quando pagano Naspi e Dis-Coll a giugno 2023
Moltissimi anche i percettori delle prestazioni contro la disoccupazione denominate Naspi e Dis-Coll. Ricordiamo in breve che:
- la Naspi o Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego consiste in una indennità mensile di disoccupazione per dipendenti con rapporto di lavoro subordinato, versata in rapporto ad eventi di disoccupazione involontaria avutisi dal primo maggio 2015;
- la Dis-Coll consiste invece in una specifica indennità mensile di disoccupazione assegnata ai collaboratori coordinati e continuativi, ma anche ad assegnisti e dottorandi di ricerca con borsa di studio.
Ebbene, per quanto attiene al pagamento Inps dell’indennità di disoccupazione Naspi per la mensilità di giugno 2023, come pure all Dis-Coll, dobbiamo ricordare che l’istituto di previdenza verserà la somma:
- generalmente attorno o entro la metà del mese,
- ma la data esatta potrà cambiare in base al giorno nel quale l’interessato ha fatto domanda di disoccupazione.
Ecco perché è consigliabile verificare quale sarà la data effettiva, effettuando l’accesso al proprio fascicolo previdenziale, entrando con le ormai consuete credenziali SPID, CNS o CIE. In alternativa ci si potrà rivolgere ad un patronato.
Pagamento Inps pensioni giugno 2023: le date
Infine, come abbiamo già avuto modo di notare in un nostro precedente articolo, sono i trattamenti previdenziali ad essere erogati per primi questo mese da Inps. Dall’1 all’8 giugno è possibile il ritiro in posta del denaro contante della pensione, mentre chi riceve l’accredito automatico della mensilità sul proprio conto, ha già trovato la somma lo scorso primo giugno, primo giorno bancabile del mese.
E’ insomma ancora vigente l’obbligo di osservare il calendario per lettera del cognome onde evitare assembramenti, code e disguidi vari. D’altronde se è vero che le restrizioni e i divieti della pandemia sono oggi fortunatamente un ricordo, è altrettanto vero che questa regola è ancora vigente se non altro per garantire un afflusso equilibrato da parte di chi va a prendere la pensione in contanti e di persona.
Il cedolino di giugno può comunque essere controllato via web attraverso SPID sul sito dell’istituto, al fine di verificare le variazioni dell’ammontare mensile del pagamento Inps.