La DIS-COLL è una indennità di disoccupazione disponibile in Italia simile alla Naspi, ovvero viene garantita allo stesso modo dall’ente previdenziale INPS. Questa misura di sostegno al reddito viene erogata, similmente alla Naspi, a coloro che hanno perso il lavoro in modo involontario.
La sua particolarità, che la differenzia dalla misura principale contro la disoccupazione, consiste nei destinatari della misura: la DIS-COLL è erogata ai collaboratori coordinati e continuativi, e ai lavoratori con borse di studio che risultano inoccupati.
Di fondamentale importanza, come vedremo tra poco, è l’iscrizione alla Gestione Separata INPS, per poter ricevere questo sostegno. Ma vediamo nel dettaglio qui di seguito come funziona la misura erogata dall’ente previdenziale.
Cos’è la DIS-COLL 2023
La DIS-COLL come anticipato è una misura garantita dall’INPS, per tutti quei casi che non sono coperti dall’indennità di disoccupazione Naspi. Allo stesso modo, la misura prevede l’erogazione di un sostegno economico a chi ha perso il lavoro, in modo involontario.
La misura viene quindi destinata a quei lavoratori con contratti atipici, ovvero che stavano svolgendo una attività coperta da una borsa di studio, in opere di ricerca e dottorati, oppure con contratti di collaborazione coordinata e continuativa, e che hanno perso il lavoro.
Il sostegno è presente da diversi anni: principalmente era stato introdotto in via sperimentale, nel 2015, tuttavia successivamente è stato confermato in modo strutturale.
Questa scelta va in parallelo alla misura Naspi rivolta ai lavoratori che hanno perso la propria occupazione, ed è stata confermata in modo strutturale per permettere un aiuto economico anche a chi lavora con contratti atipici come quelli previsti per i dottorati. Nel tempo le regole intorno a questo sostegno sono leggermente cambiate, come vedremo tra poco.
Chi può ricevere la DIS-COLL 2023
Quest’anno la DIS-COLL prevede specifici requisiti per potervi accedere. Vediamo prima di tutto quali sono i destinatari effettivi di questa misura erogata dall’INPS:
- Collaboratori coordinati e continuativi;
- Collaboratori a progetto;
- Dottorandi di ricerca e assegnisti.
In ogni caso si tratta di lavoratori che svolgevano queste particolari attività prima di perdere involontariamente il lavoro. Non è possibile richiedere la DIS-COLL a seguito di dimissioni volontarie o interruzioni da ricondurre al lavoratore.
Per tutti gli altri lavoratori, in caso di perdita involontaria del lavoro è possibile accedere ad un’altra misura specifica, ovvero la Naspi, sempre garantita dall’INPS.
Per poter ricevere il sostegno inoltre, il beneficiario offre la sua immediata disponibilità al lavoro, partecipando attivamente alle attività di reinserimento lavorativo o di formazione.
Requisiti di accesso alla DIS-COLL 2023
Per poter richiedere questo sostegno, come visto in precedenza, è necessario che il posto di lavoro sia stato perso a causa di eventi involontari. Ma non solo: come specifica l’INPS, il soggetto beneficiario deve anche essere iscritto all’apposita cassa previdenziale, ovvero la Gestione Separata INPS:
“L’indennità DIS-COLL spetta ai collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, agli assegnisti e ai dottorandi di ricerca con borsa di studio che hanno perso involontariamente l’occupazione e che sono iscritti in via esclusiva alla Gestione Separata presso l’INPS.”
Bisogna fare particolarmente attenzione su questo punto: l’iscrizione alla Gestione Separata è infatti un elemento obbligatorio per poter accedere al sostegno economico.
Il sussidio inoltre non viene erogato a collaboratori che sono titolari di pensione, a chi ha una Partita Iva aperta (anche se con iscrizione alla Gestione Separata), e non viene erogato ad amministratori, sindaci, revisori di società, associazioni o altri enti.
Altri requisiti per richiedere l’indennità sono: essere in stato di disoccupazione, e avere almeno un mese di contributi versati dal 1 gennaio dell’anno precedente fino all’evento di perdita del lavoro. La DIS-COLL è compatibile con le paghe del servizio civile.
Come funziona la DIS-COLL 2023
Andiamo a vedere nel dettaglio come funziona l’indennità per i beneficiari che abbiamo visto sopra. La misura a livello di importi garantisce mensilmente un sostegno economico che viene erogato dall’INPS al beneficiario.
L’importo mensile massimo del sostegno viene stabilito dall’ente ogni anno in base alle rivalutazioni effettuate dall’Istat, un po’ come accade anche per le pensioni. Tuttavia si calcola intorno al 75% della retribuzione effettiva mensile del lavoratore. Da qui si deduce che gli importi non sono fissi, ma variano in base alla paga del lavoratore specifico.
Per il 2023 la soglia massima di pagamento è di 1.470,99 euro. Dal 2022 questa indennità può essere garantita fino ad un massimo di 12 mesi, mentre per gli eventi di disoccupazione precedenti aveva una durata di 6 mesi.
Una delle ultime novità intorno alla misura riguarda il meccanismo di diminuzione delle somme erogate a partire dal quinto mese: da quel momento infatti gli importi scendono gradualmente del 3%. Per gli eventi di disoccupazione precedenti al 2022 invece il meccanismo scattava già dal terzo mese.
L’obiettivo di questo correttivo introdotto sulla misura è quello di incentivare le persone non occupate al reinserimento lavorativo. Viene inoltre riconosciuta la contribuzione figurativa in base al reddito medio mensile del lavoratore, per garantire il cumulo per la pensione.
Quando decade la DIS-COLL
L’INPS ha anche indicato le diverse situazioni in cui un percettore della DIS-COLL può vedersi sospendere la misura, oppure situazioni per cui questa decade e il beneficiario deve comunicarlo all’ente. Si tratta delle seguenti fattispecie:
- Il beneficiario perde lo stato di disoccupato;
- Inizio di un’attività lavorativa autonoma, o di impresa;
- Occupazione con contratto di lavoro di durata superiore a 5 giorni;
- Ricezione di somme derivate da trattamenti pensionistici diretti;
- Diritto all’assegno ordinario di invalidità (il beneficiario può scegliere la DIS-COLL come alternativa);
- Irregolarità nella partecipazione alle attività formative e di reinserimento lavorativo.
In questi casi l’indennità decade in automatico, oppure il soggetto beneficiario deve comunicare la variazione della situazione precedente in modo immediato all’INPS. In caso di ricezione indebita del sostegno, si può andare incontro a sanzioni di diverso tipo.
Come accedere alla DIS-COLL 2023
Una delle novità dell’ultimo anno è la semplificazione che è stata fatta a proposito dell’accesso a misure come la DIS-COLL e la Naspi, erogate dall’INPS. Il 29 settembre 2023 infatti l’INPS ha comunicato l’ultimo aggiornamento del servizio online per presentare la domanda:
“Nell’ambito dei progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è stata realizzata la nuova domanda di disoccupazione. Il servizio, dotato di un’interfaccia molto semplice, indirizza l’utente alla prestazione della NASpI o della DIS-COLL, in base alla tipologia della sua ultima attività lavorativa.”
Per tutti la domanda di DIS-COLL deve essere presentata entro il limite massimo di 68 giorni da quando effettivamente ha avuto termine il rapporto di lavoro. In caso di maternità o degenza ospedaliera, questo periodo va in sospensione.
La richiesta deve essere fatta attraverso il portale online dell’ente previdenziale, oppure chiamando il contact center dell’INPS o gli enti di patronato abilitati. Ma come presentare la domanda, nello specifico? Si deve andare sul sito ufficiale www.inps.it, e svolgere i seguenti passaggi:
- Cliccare su “Sostegni, sussidi e indennità”;
- Cliccare su “per disoccupati”;
- Andare su “NASpI e DIS-COLL – Domanda”;
- Cliccare su “Utilizza il servizio”;
- Selezionare “Nuova Domanda”;
- Accedere tramite SPID, CNS o CIE per presentare la richiesta.
Prima di presentare la domanda è consigliato accertarsi sul rispetto di tutti i requisiti, e verificare di essere regolarmente registrati alla Gestione Separata INPS.
Differenze tra Naspi e DIS-COLL
Vediamo brevemente qual è la differenza tra la Naspi e la DIS-COLL: saperlo può essere utile per scegliere quale indennità richiedere all’INPS. Nel caso della DIS-COLL come abbiamo visto si tratta di un sostegno rivolto ad una piccola parte di lavoratori, che hanno perso involontariamente il lavoro, e che svolgevano attività di collaborazione, dottorato e situazioni similari.
La Naspi invece viene rivolta a coloro che hanno perso involontariamente il lavoro, ma che erano impiegati come subordinati con apposito contratto. In questo caso non si presenta la necessità dell’iscrizione alla Gestione Separata INPS, e la Naspi varia leggermente anche sugli importi, rispetto alla DIS-COLL.
In ogni caso non è possibile percepire queste indennità insieme. Anche per l’accesso alla Naspi quest’anno si è aggiornato il servizio telematico, con nuove funzionalità.
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