L’ultima Legge di Bilancio ha previsto alcune novità in merito al congedo parentale, introducendo una ulteriore mensilità con indennità pagata all’80% nel 2024. La novità è in linea con le misure più recenti stabilite dal governo per sostenere la genitorialità in Italia, introdotte anche in risposta alla denatalità che sta colpendo il paese.
L’INPS recentemente ha recepito questa misura e comunicato precise istruzioni che riguardano il funzionamento del congedo secondo gli aggiornamenti proposti con la manovra e l’aspetto più interessante è l’elevazione temporanea della somma che viene corrisposta, che passa dal 60% all’80% per l’anno in corso.
Ma vediamo da vicino come funziona il congedo parentale e cosa cambia nel 2024, chi può accedervi e quali sono gli importi spettanti secondo l’ente previdenziale INPS.
A chi è rivolto l’ulteriore mese di congedo parentale INPS all’80%
Il congedo parentale è quel periodo di astensione dal lavoro dedicato ai neogenitori, per cui le normative italiane prevedono una copertura economica a sostituzione della retribuzione del datore di lavoro. Il congedo secondo le norme è rivolto sia alle mamme che ai papà.
La novità prevista dalla Legge di Bilancio , coinvolge i genitori che hanno usufruito del congedo obbligatorio di maternità a partire dal 1 gennaio 2024, che possono accedere ad un sostegno maggiore.
Ad indicare con precisione il funzionamento del congedo parentale è la recente circolare INPS n.57 del 18 aprile 2024 che specifica le istruzioni per accedere a questa misura. I destinatari dell’indennità sono solo i lavoratori dipendenti, per cui sono esclusi gli autonomi o altri soggetti (per cui possono essere previste altre forme di sostegno).
Se in una coppia di genitori uno è dipendente e l’altro no, il mese aggiuntivo di congedo parentale viene garantito generalmente al 60% della retribuzione, ma è portato all’80% per l’anno in corso e può percepirlo solamente il genitore dipendente.
Come funziona il congedo parentale 2024
Andando a vedere più nel dettaglio, il congedo parentale dura 10 mesi, estendibili a 11, e viene erogato ai beneficiari (che hanno usufruito del congedo obbligatorio) per quest’anno nel seguente modo:
- Un mese indennizzato all’80% della normale retribuzione, se utilizzato entro i sei anni del bambino;
- Un ulteriore mese indennizzato all’80% (solo per il 2024, dal 2025 passa al 60%) se utilizzato entro i sei anni del bambino;
- 7 mesi indennizzati al 30% della normale retribuzione, se utilizzati entro i 12 anni del bambino.
- Altri due mesi non sono indennizzati secondo le norme attuali, ma c’è un’eccezione per casi di redditi particolarmente bassi.
Questo congedo si può utilizzare per intero dai beneficiari oppure in modo frazionato ed è disponibile anche per i genitori adottivi oppure affidatari. Secondo le nuove regole quindi non vengono aggiunte delle mensilità di congedo genitoriale, ma vengono aumentate le erogazioni in denaro spettanti durante la sospensione del lavoro.
L’INPS specifica inoltre che il mese con indennità aggiuntiva è uno solo per entrambi i genitori e che sono esclusi dalle novità coloro che hanno terminato la fruizione del congedo di maternità (o di paternità) al 31 dicembre 2023, trattandosi di un intervento specifico per il 2024.
Requisiti per accedere all’indennità per congedo parentale all’80%
Riassumiamo quali sono i requisiti necessari a ricevere la nuova indennità all’80% per i mesi per cui è proposta. I genitori che fruiscono di tale sostengo devono essere lavoratori dipendenti, per cui sono esclusi altri soggetti.
Come secondo requisito vi è la fruizione di queste mensilità entro il compimento dei sei anni del figlio. La terza condizione riguarda la fruizione del congedo obbligatorio: deve essere concluso dopo il 31 dicembre 2023.
La ricezione di questa indennità non è automatica, per cui l’altro requisito essenziale è che i genitori coinvolti procedano all’invio di una domanda specifica per l’accesso.
Come richiedere il congedo parentale
L’accesso al congedo parentale è possibile inviando una domanda telematicamente all’INPS. Per farlo si può accedere direttamente al sito ufficiale www.inps.it tramite una credenziale digitale come lo SPID, la CIE o CNS. A questo punto, passando dalla sezione “lavoro” bisogna cliccare su “congedi, permessi e certificati”.
Un’alternativa è quella di chiamare i numeri INPS tramite contact center, oppure ancora chiedere assistenza ad un patronato.
Quanti hanno percepito il congedo parentale nel 2023
Andando a vedere i dati pubblicati dall’INPS tramite l’Osservatorio statistico sulle prestazioni a sostegno della famiglia, in riferimento al 2022, sono stati 348.864 i beneficiari del congedo parentale.
La maggior parte sono donne, tuttavia anche una buona parte di padri ha avuto accesso a questo tipo di indennità. L’attenzione del governo verso questo genere di strumenti è alta negli ultimi anni e oggi per i genitori è anche possibile ricevere l’Assegno Unico, fino ai 21 anni dei figli e al bonus asilo nido a copertura della retta annuale.
La manovra 2024 ha introdotto anche una decontribuzione per le madri con almeno 3 figli, ovvero un esonero ai contributi IVS per le lavoratrici a tempo indeterminato fino al compimento dei 18 anni di età del figlio. Un’altra iniziativa introdotta quest’anno è l’aumento dei fringe benefit a 2.000 euro di soglia detassata a favore dei lavoratori con figli a carico.