In arrivo con la Manovra 2024 una nuova agevolazione per le nuove assunzioni denominata Bonus assunzioni più assumi e meno paghi: in questa guida vedremo in breve cos’è. come funziona e quando dovrebbe diventare operativa. Il testo della legge di Bilancio 2024 è stata approvato dal Consiglio dei Ministri con una certa celerità ed ora approderà in Parlamento, per il consueto percorso tra le singole commissioni prima di arrivare in Aula. Al fine di non far scattare l’esercizio provvisorio, la manovra dovrà essere approvata sia dalla Camera sia dal Senato entro il 31 dicembre.
Nella manovra l’Esecutivo è intervenuto su pensioni, tasse, tutela delle famiglie ma anche ha introdotto alcune interessanti misure in tema di occupazione ed incentivi alle assunzioni. Spicca in particolare il cosiddetto bonus ‘più assumi e meno paghi’, un’agevolazione per favorire nuovi contratti di lavoro e spingere le aziende ad assumere di più.
Vediamo più da vicino di che si tratta e quali sono le prime anticipazioni sull’agevolazione.
Nuovo bonus assunzioni “più assumi e meno paghi”: come funziona
‘Più assumi e meno paghi’, queste le parole usate dalla Premier nell’ambito della conferenza stampa successiva all’approvazione in CdM del testo della legge di Bilancio 2024. Si tratta di fatto dell’applicazione di un principio incluso nel programma di Governo, che si esprime nei termini seguenti: maggiore è l’incidenza di mano d’opera, più elevata l’incidenza di lavoratori assunti che si ha in relazione al fatturato aziendale, e meno tasse e contributi si devono allo Stato.
In altri termini, il Governo vuole ‘premiare’ e agevolare dal lato fiscale e previdenziale i datori di lavoro che, già gravati dai costi delle nuove assunzioni, possono così contare su misure di favore ad hoc.
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Qual è la natura dell’agevolazione
Come funzionerà il nuovo bonus ‘più assumi e meno paghi’? Ebbene, dal 2024 sarà applicabile un aumento fino al 20% del costo ammesso in deduzione in caso di nuove assunzioni che incrementino gli addetti in azienda – quantificati su base annua.
Di fatto il bonus in oggetto, incluso nel testo della legge di Bilancio 2024, è un’incentivo alle assunzioni che:
- consiste in una super deduzione del costo del lavoro, ovvero uno sconto sui contributi da versare;
- è previsto a favore delle aziende che assumono lavoratori e/o lavoratrici con contratti a tempo indeterminato.
In buona sostanza le imprese che se ne avvarranno, potranno contare su un taglio dei contributi, cui percentuale sarà diversa in relazione al contratto sottoscritto dalle parti, ma anche sulla scorta delle categorie avviate al lavoro in un’azienda.
L’agevolazione in oggetto sostituisce quelle oggi riservate ai soli giovani e alle sole donne (che saranno cancellate), mentre è compatibile e cumulabile alla Decontribuzione Sud per le assunzioni nel Mezzogiorno, che infatti permarrà anche il prossimo anno.
Le percentuali della decontribuzione
In particolare, il bonus ‘più assumi meno paghi’ di cui alla manovra 2024, è riconosciuto come sconto sui contributi uguale al 120% per le assunzioni di dipendenti a tempo indeterminato. Come è evidente si tratta di una maxi agevolazione, che può toccare anche il 130% qualora l’azienda assuma:
- soggetti con invalidità acclarata;
- lavoratrici madri;
- giovani al di sotto dei 30 anni di età;
- ex beneficiari di reddito di cittadinanza o delle nuove misure rappresentate dall’assegno di inclusione e dal Supporto formazione lavoro.
Queste le indicazioni fornite dalla Premier in conferenza stampa. Al momento il bonus ‘più assumi e meno paghi’ è stato delineato nei suoi tratti generali e, oltre alla decontribuzione, si sa che spetta – come accennato – a tutte le aziende che intendono stabilizzare lavoratori e lavoratrici.
Atteso un decreto attuativo specifico con le regole di dettaglio
Sul piano dei requisiti di accesso non vi sono al momento informazioni complete, perché la normativa di dettaglio deve essere ancora definita. Tuttavia si sa che la super deduzione sarà accessibile ai titolari di reddito d’impresa, imprese individuali (incluse quelle familiari e coniugali), società di persone, ma anche ad autonomi e professionisti. Inoltre i soggetti ammessi alla maxi decontribuzione dovranno aver svolto l’attività nel periodo d’imposta 2023 per almeno 365 giorni e le assunzioni, per fruire del bonus ‘più assumi e meno paghi’, dovranno comportare un oggettivo incremento della base occupazionale rispetto all’anno anteriore.
Molto probabile l’adozione di un decreto attuativo ad hoc come pure l’emanazione di una circolare dell’Inps che – trattandosi di un’agevolazione legata ai contributi per la pensione – ne regolerà le modalità di assegnazione.
Quando arriva il bonus più assumi e meno paghi
Circa le tempistiche per ottenere il bonus, gli interessati dovranno aspettare l’approvazione della legge di Bilancio 2024, che dovrà aversi entro fine anno per evitare il temuto esercizio provvisorio. Il bonus dunque sarà
Anche per ciò che attiene alle modalità di richiesta del bonus ‘più assumi e meno paghi’, non vi sono al momento dettagli sulle istruzioni per domandare – ed ottenere – la super deduzione o sconto sui contributi. Ipotizzabile comunque che sarà l’azienda il soggetto tenuto a domandare l’agevolazione, applicarlo e poi recuperarlo con denuncia UNIEMENS all’istituto di previdenza.