L’INPS ha rilasciato il messaggio n. 4569 del 6 dicembre 2018 con il quale fornisce importanti chiarimenti i riferimento al bonus bebè o assegno di natalità.
Per poter continuare a ricevere o per riattivare l’erogazione della prestazione per le famiglie, i soggetti beneficiari devono presentare una nuova DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) necessaria per il rilascio dell’ISEE aggiornato.
Bonus Bebè, a chi spetta e come richiederlo
Il Bonus Bebè spetta per 3 anni, nel rispetto dei requisiti, ai nuclei familiari richiedenti in cui sia presente un figlio nato o adottato o in affido temporaneo (L. 184/1983), tra il 1° gennaio 2015 e il 31 dicembre 2017. Le famiglie devono inoltre essere in possesso di un ISEE in corso di validità non superiore ai limiti prestabiliti.
Dal 1° gennaio 2018 il bonus è stato prorogato ma con alcune modifiche, infatti per i nati nel 2018 non dura più 36 mesi, ma solo 12.
Leggi anche: Bonus bebè 2018 INPS: requisiti, durata, ISEE e importi (aggiornato)
La domanda va presentata telematicamente all’INPS tramite codice PIN dispositivo oppure tramite patronato. Una volta fatta richiesta del bonus bebè la famiglia richiedente ha diritto a ricevere un assegno mensile per 3 anni, fermo restando la permanenza dei requisiti di legge fra cui appunto il requisito ISEE.
Tecnicamente quindi se è vero che la domanda va presentata una sola volta, il soggetto beneficiario deve comunque aggiornare annualmente la propria richiesta telematica fornendo i dati relativi all’ISEE per continuare a ricevere l’assegno di natalità.
Sospensione del Bonus Bebè 2018
L’INPS comunica che dopo aver effettuato una una verifica delle domande di assegno è risultato che molti utenti, dopo aver presentato domanda di assegno triennale negli anni 2015/2016/2017, non hanno ancora provveduto alla presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) che serve al rilascio dell’ISEE 2018. Questo ha comportato per questi utenti la sospensione dell’erogazione del bonus bebè per il 2018.
Pertanto l’INPS ha sospeso a queste famiglie l’erogazione dell’assegno mensile per l’anno in corso. Per poter sbloccare i pagamenti del bonus bebè e ricevere gli arretrati bisognerà quindi ripresentare una nuova DSU.
L’INPS ricorda che la mancata presentazione della DSU entro il 31 dicembre 2018, avrà come conseguenza la perdita delle mensilità per il 2018; ed anche la decadenza della domanda di assegno presentata negli anni precedenti.
In caso di decadenza l’utente, che ha presentato domanda nel periodo 2015/2017 ancora in possesso dei requisiti di legge, potrà presentare una nuova domanda di assegno di natalità per il periodo residuo. Purtroppo però non potrà recuperare le mensilità sospese, ma si vedrà riattivato il beneficio solo dalla data di presentazione della nuova domanda.
Nuova DSU 2019
In ultimo l’INPS ricorda che a partire dal 1° gennaio 2019 si dovrà inserire una nuova DSU.
Hanno questo obbligo:
- sia i beneficiari del bonus bebè triennale, che hanno ancora mensilità residue da ricevere nel 2019,
- ma anche i beneficiari del bonus bebè 2018 (di soli 12 mesi), sempre per le mensilità ancora da ricevere nel 2019.
La DSU può essere presentata via internet con le credenziali INPS, SPID o CNS, o tramite patronato.
Messaggio numero 4569 del 06-12-2018
Per maggiori dettagli e approfondimenti vi lasciamo alla lettura del Messaggio INPS numero 4569 del 06-12-2018.
INPS Messaggio numero 4569 del 06-12-2018 (86,3 KiB, 0 hits)