Tra le moltissime misure e iniziative comprese nell’articolato testo della Legge di Bilancio 2023, non possiamo dimenticare la novità della riduzione dell’IVA (o tampon Tax) per una serie di prodotti per la donna e per l’infanzia. Il riferimento va dunque alla materia dell’IVA agevolata, essendovi aggiornamenti significativi in vista del 2023. In particolare, saranno assoggettati all’aliquota IVA ridotta al 5% i prodotti per la protezione dell’igiene intima femminile, i tamponi e gli assorbenti (a cui prima si applicava l’aliquota IVA al 10%) ed alcuni prodotti per l’infanzia.
D’altronde questo Governo lo aveva già annunciato nelle ultime settimane: con la spinta verso la flat tax e il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori abbiamo i primi passi di quel percorso che porterà, almeno secondo le intenzioni dell’Esecutivo, al varo di una riforma fiscale complessiva nel 2023. Tra gli obiettivi di questa maggioranza vi è infatti la generale riduzione del carico fiscale per famiglie e imprese, già gravate in questi mesi dagli aumenti dei prezzi, dal boom dell’inflazione e da una situazione di incertezza dello scenario economico che di certo non fa essere ottimisti verso il futuro.
Approfondiamo queste ultime novità sul fronte fiscale.
Tampon tax 2023: le novità
Ebbene, alla luce delle accennate novità in legge di Bilancio 2023 in vigore al primo gennaio prossimo, ecco la riduzione dell’IVA per vari prodotti per l’igiene intima delle donne. In particolare nel testo è previsto l’allargamento del regime agevolato IVA al 5% ai prodotti assorbenti e tamponi per la protezione dell’igiene femminile, tenuto conto del fatto che detta agevolazione era finora prevista dalla normativa vigente esclusivamente per i prodotti per la protezione dell’igiene intima femminile compostabili e lavabili.
Si tratta di fatto di una novità che va a modificare il numero 1-quinquies della Parte II-bis, della Tabella A, allegata al decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972, recante l’istituzione e la disciplina in materia di imposta sul valore aggiunto. Insomma l’IVA passa al 5% per assorbenti e tamponi, tagliando significativamente la tampon tax di cui si discute da molto tempo.
Ricapitolando dunque la normativa vigente pre-manovra 2023, sono stati finora assoggettati all’aliquota IVA del 5% i prodotti per la protezione dell’igiene intima femminile, se compostabili in base alla norma UNI EN 13432: 2002 o lavabili, mentre è valsa finora l’aliquota del 10% per i prodotti assorbenti e tamponi, mirati alla protezione dell’igiene femminile non compostabili o lavabili. Ora la novità che rappresenta un’estensione di un’agevolazione già prevista dalla precedente legge di Bilancio 2022.
Infatti è opportuno ricordare che rispetto ai prodotti assorbenti e tamponi non compostabili o lavabili, la finanziaria 2022 aveva già previsto misure per abbassare l’aliquota IVA ad essi applicabile dal 22% al 10%, inserendo una modifica normativa ad hoc. Si prosegue dunque sulla linea del taglio delle tasse, in attesa di una riforma fiscale complessiva che possa rendere meno oneroso il carico per famiglie ed imprese.
Come funziona l’IVA agevolata sui prodotti per l’infanzia
Come accennato in apertura, non soltanto agevolazioni per i prodotti dell’igiene femminile, ma anche riduzione IVA per alcuni prodotti per l’infanzia. Infatti nell’ambito del testo della legge di Bilancio 2023 si assoggetta all’IVA al 5% questa serie di prodotti per l’infanzia:
- pannolini per bambini;
- latte in polvere o liquido per l’alimentazione dei neonati o dei bambini nella prima infanzia, condizionato per la vendita al minuto;
- preparazioni alimentari di farine, semole, semolini, amidi, fecole o estratti di malto per l’alimentazione dei lattanti o dei bambini, condizionate per la vendita al minuto;
- seggiolini per bambini da installare nelle automobili.
Si tratta chiaramente di un’agevolazione a sostegno della famiglia, che si combina peraltro con le novità in tema di assegno unico 2023. Infatti non dimentichiamo che dal mese prossimo entrerà in vigore un incremento dell’assegno unico e universale proprio come conseguenza delle modifiche di cui alla legge di Bilancio. In particolare dal primo gennaio 2023 scatterà un incremento del 50% dell’assegno unico per le famiglie con figli di età al sotto dei 12 mesi. Ma altresì in ipotesi di figli con età inclusa tra un anno e 3 anni, per i nuclei con più figli e un Isee al di sotto dei 40mila euro. Ricordiamo infine che è prevista anche la maggiorazione del 50% dell’assegno unico per le famiglie con 4 o più figli.
Per ogni ulteriore informazione, rinviamo comunque al testo completo della legge di Bilancio 2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
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