La Riforma Fiscale 2022 va avanti in commissione Finanze alla Camera, che dovrà passare in esame gli emendamenti al disegno di legge di delega al Governo inviati dal Mef ai gruppi politici di maggioranza. La Legge di delega fiscale si avvia così ad intraprendere la strada della pubblicazione definitiva. Saranno poi i singoli provvedimenti adottati dal Governo a rendere effettivamente operativi i propositi messi nero su bianco con la legge di delega fiscale.
Il contenuto della legge delega, nel testo attuale, è abbastanza articolato, tra le novità più importanti spicca la riforma del Catasto, la previsione di un’uscita soft dai forfettari con l’applicazione di un’imposta sostitutiva diversa dal 15%, l’introduzione del nuovo cashback fiscale che dovrebbe superare l’inserimento delle detrazioni fiscali in dichiarazione dei redditi, nonchè una rivisitazione del meccanismo di pagamento del saldo e dell’acconto delle imposte.
Riforma fiscale, ultime notizie
Ecco le principali novità contenute negli emendamenti che saranno discusse fino all’ok definitivo della Legge delega.
La riforma del catasto
Uno dei principali obiettivi da raggiungere con la riforma del catasto è quello dell’integrazione delle informazioni presenti nel catasto dei fabbricati. Informazioni integrate da rendere disponibile a decorrere dal 1° gennaio 2026.
L’integrazione delle informazioni, dovrà attribuire all’unità immobiliare:
- un valore patrimoniale e una rendita attualizzata,
- rilevati in base ai valori di mercato, anche attraverso meccanismi di adeguamento periodico.
Ulteriori obiettivi sono la predisposizione di strumenti per facilitare e accelerare corretto classamento di: immobili non censiti o che non rispettano la reale consistenza di fatto, la relativa destinazione d’uso ovvero la categoria catastale attribuita, terreni edificabili accatastati come agricoli nonché di immobili abusivi.
A tal proposito si rimanda al nostro approfondimento Riforma del catasto, prospettive e obiettivi del Governo, tutte le novità 2022
Novità per il regime forfettario
La riforma fiscale dovrebbe intervenire anche sul regime forfettario.
In particolare, come già suggerito nella relazione finale delle Commissioni parlamentari sulla riforma fiscale, potranno essere adottati degli interventi correttivi anche sul regime forfettario.
In particolare, con la riforma potrebbe essere introdotte un un regime transitorio che accompagna il contribuente al regime ordinario di tassazione IRPEF.
Nello specifico:
- in caso di superamento del limite di 65.000 euro, limite attuale per accedere/permanere nel regime forfettario,
- entrerà in gioco un regime opzionale per la continuazione del regime forfettario nei due periodi di imposta successivi, con applicazione di aliquote più alte rispetto quelle attuali del 5% e del 15%.
Nella suddetta relazione, le Commissioni parlamentari prevedono un tetto al superamento del limite di 65.000 euro, nonché una tassazione transitoria del 10% o del 20%. In luogo rispettivamente di quella del 5% e de 15%.
Nuovo cashback 2022
Molto importanza riveste l’introduzione del nuovo cashback 2o22 che prenderà il nome di cashback fiscale.
Nello specifico, la proposta del M5S prevede il superamento del meccanismo dell’inserimento della detrazioni fiscali (spese mediche, istruzione, ristrutturazione, ecc) in dichiarazione dei redditi. In particolare, le detrazioni saranno riconosciute direttamente sul conto corrente.
Il tutto sarà gestito tramite apposite App tramite le quali il contribuente prenderà conoscenza dei singoli accrediti. Attenzione, ciò non vuol dire che verranno meno tutti i controlli documentali potenzialmente posti in essere dal Fisco.
Pagamento saldo e acconto imposte
Un’ulteriore novità riguarda l’intervento sul meccanismo di pagamento del saldo e dell’acconto delle imposte.
L’attuale sistema di pagamento prevede:
- il 30 giugno il versamento del saldo dell’anno precedente insieme al primo acconto dell’anno in corso e
- il 30 novembre il versamento del secondo acconto.
Il 2° acconto non è rateizzabile.
Con la riforma fiscale dovrebbe essere introdotto un meccanismo opzionale di rateazione. Meccanismo che permetterebbe a imprese e professionisti di dilazionare il carico fiscale su un periodo più ampio.
Nello specifico, la rateizzazione prevede il versamento del saldo e del primo acconto in sei rate mensili di uguale importo da luglio a dicembre dello stesso anno; inoltre, il versamento del secondo acconto o in un’unica soluzione entro il 31 gennaio dell’anno seguente o in sei rate mensili di pari importo da gennaio a giugno dell’anno seguente.
Ulteriori obiettivi della riforma fiscale 2022
Ulteriori obiettivi della riforma sono il graduale abbattimento dell’Irap per le società di persone, gli studi associati e le società tra professionisti. Come già avvenuto per professionisti e imprese individuali. Infine, da valutare la proposta di introdurre due diverse aliquote per le rendite finanziarie e immobiliari.
Infine, con l’intento di rafforzare le misure di contrasto all’evasione, potrebbe essere introdotta la possibilità in favore del Fisco, di utilizzare appieno tutti i dati rinvenibili dalla fatturazione elettronica e dalla trasmissione telematica dei corrispettivi.