Quando si parla di malattia professionale, l’area di riferimento è piuttosto vasto. In generale si può dire che rientrano sotto questo cappello tutte le problematiche di salute che hanno come causa lo svolgimento di un’attività lavorativa.
Una malattia professionale può verificarsi quando sono presenti diversi fattori, nell’ambiente di lavoro, che possono risultare dannosi per il lavoratore. Può trattarsi di problematiche di salute causate dal protrarsi di una condizione, ad esempio lo svolgimento di un lavoro che rientra nelle categorie definite come usuranti.
Come documenta il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sono sempre più frequenti negli ultimi anni le denunce di malattia professionale sul luogo di lavoro. Ma vediamo di cosa si tratta, cosa fare in questi casi e quali sono i tempi per il riconoscimento.
Cos’è la malattia professionale
Come anticipato, dare una definizione specifica di malattia professionale è piuttosto complesso, perché possono rientrarvi diverse situazioni. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali la definisce come:
“Qualsiasi stato morboso che possa essere posto in rapporto causale con lo svolgimento di una qualsiasi attività lavorativa”.
Diversi fattori quindi possono provocare una malattia sul lavoro, e in questi casi si ricorre all’indennità prevista dall’Inail. Una malattia sul lavoro può essere una patologia che colpisce l’organismo per cause che agiscono progressivamente nel tempo, ad esempio in caso di mansioni particolarmente rischiose.
Una malattia professionale è così definita perché le cause sono da attribuire esclusivamente allo svolgimento di un lavoro, in modo esclusivo o prevalente. Si sviluppa quindi in modo lento nel tempo, e le cause possono essere le più disparate: ad esempio l’esposizione a sostanze nocive, vibrazioni o suoni.
Malattie professionali tabellate: di cosa si tratta
Come specifica l’INAIL, le malattie professionali possono essere tabellate oppure non tabellate. Secondo il DPR n.1124/2965 sono previste dalla legge alcune tabelle specifiche che riportano le principali malattie le cui cause sono di origine lavorativa.
Sono disponibili quindi due gruppi che organizzano le malattie professionali tabellate:
- Settore industria: contengono indicazioni di 85 malattie professionali;
- Settore agricoltura: contengono indicazioni di 24 malattie professionali.
L’elenco di malattie professionali è contenuto nelle due tabelle, e queste sono causate da lavori indicati al loro interno. In questo contesto viene anche indicato il periodo massimo di indennizzabilità, ovvero le tempistiche entro cui i lavoratori devono denunciare la malattia professionale dal termine dell’attività rischiosa.
In caso di malattie tabellate, si stabilisce per legge che queste abbiano una motivazione specificatamente professionale. Le malattie non tabellate invece, che non rientrano in questi parametri, possono essere ad esempio: problematiche cardiache, disturbi gastrointestinali, disturbi di tipo psicologico. In questi casi il lavoratore deve dimostrare la causa inerente al lavoro.
Quando una malattia si considera professionale
Come abbiamo anticipato, una malattia si considera professionale quando la causa riscontrata è diretta allo svolgimento di una mansione lavorativa. Si tratta di effetti lenti e prolungati nel tempo, che possono causare danni sulla salute definiti come cronici.
L’INAIL in caso di malattia professionale va ad indennizzare i danni tramite prestazioni economiche, sanitarie e riabilitative. Si parla anche di danno biologico quando viene compromessa la salute, l’integrità fisica o psichica del lavoratore, con compromissione dello svolgimento delle attività quotidiane, con relativi indennizzi.
Denuncia malattia professionale: indennità INAIL
Vediamo come funziona l’indennità INAIL per i lavoratori che riscontrano una malattia professionale. Prima di tutto è necessario che ci sia una diagnosi medica che attesti la sussistenza di un problema di salute collegato allo svolgimento del lavoro. La certificazione di malattia professionale viene poi inviata dal medico all’INAIL, con tutte le informazioni del caso.
Ma cos’è l’INAIL? Si tratta dell’Istituto Nazionale Assicurazione contro gli infortuni sul Lavoro, l’ente pubblico che si occupa di gestire l’assicurazione obbligatoria contro infortuni e malattie professionali. L’INAIL agisce in tutela dei lavoratori, e l’assicurazione risulta obbligatoria per tutti i datori di lavoro che hanno dei dipendenti all’interno della propria azienda, in attività considerate rischiose.
Questa assicurazione esclude la responsabilità civile del datore di lavoro in caso di malattia professionale o infortunio del dipendente. Una volta che l’INAIL riceve la certificazione della malattia dal medico del lavoratore, si attende che l’ente confermi l’attribuzione delle relative indennità.
In base alla percentuale di invalidità causata dalla malattia professionale, il lavoratore quindi può accedere a diverse prestazioni dell’ente, a partire dal risarcimento per danno biologico fino ad una rendita vera e propria. In parte comunque il danno potrebbe essere risarcito dal datore di lavoro, in base al caso specifico.
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Differenza fra infortunio e malattia professionale
Oltre ai casi di malattia professionale, l’INAIL interviene anche in caso di infortunio sul lavoro. Ma qual è la differenza tra queste due situazioni? Come abbiamo visto, la malattia professionale è un peggioramento della condizione di salute progressivo e lento nel tempo, dovuto allo svolgimento di una particolare mansione all’interno di un ambiente lavorativo.
L’infortunio invece è un evento improvviso, dovuto ad una precisa causa, con carattere lesivo. Allo stesso modo può provocare danni fisici o psichici al lavoratore, tuttavia si tratta di un evento specifico.
In alcuni casi possono anche sorgere conseguenze penali. La responsabilità ad esempio è del datore di lavoro se quest’ultimo non ha messo in pratica le misure di prevenzione e sicurezza sul lavoro obbligatorie per legge.
Tempi per il riconoscimento di una malattia professionale
Vediamo nello specifico quali sono le tempistiche che riguardano l’intervento dell’INAIL in caso di malattia professionale. L’INAIL dispone di specifiche tabelle con le tempistiche in caso di richiesta di indennizzo. Ad esempio per il rilascio del certificato di assicurazione si parla di 30 giorni massimi, con una media di 3,96 giorni.
L’indennità spettante viene quindi erogata dal quarto giorno successivo al momento in cui è insorta la malattia, con il 60% della retribuzione giornaliera rispetto alla paga percepita normalmente, per i primi 90 giorni. Successivamente sale al 75%. In caso di danno biologico, l’indennità segue ulteriori norme previste dall’INAIL.
Per ciò che riguarda invece la presentazione della denuncia di malattia professionale da parte del lavoratore al datore, questa può avvenire, per l’ottenimento delle prestazioni INAIL, entro 15 giorni dal momento in cui si manifesta la malattia.
Il datore di lavoro da quando riceve la denuncia dal lavoratore ha quindi 5 giorni per effettuare la propria comunicazione al sito ufficiale dell’INAIL.