Il cedolino paga è un documento importantissimo che coinvolge sia i lavoratori dipendenti del settore privato che coloro che lavorano nel pubblico. La sua consultazione ha l’obiettivo di conoscere i dettagli sulla retribuzione che spetta al dipendente e sulle ritenute Irpef corrispondenti.
In particolare i lavoratori nello statale possono accedere al cedolino NoiPA, che offre un riepilogo delle informazioni salienti sul proprio impiego e i dettagli con le diverse voci della paga. Recentemente la digitalizzazione del paese e delle Pubbliche Amministrazioni ha coinvolto anche questo aspetto.
NoiPA infatti ha messo a disposizione una guida dettagliata su come funziona il cedolino NoiPA, come si legge e quali sono i dati in esso contenuti: vediamo qui tutti i dettagli da conoscere.
Cos’è il cedolino NoiPA
La piattaforma NoiPA è stata istituita, in un processo di digitalizzazione dei sistemi pubblici, da un lato per consentire alle pubbliche amministrazioni, agli enti pubblici o alle scuole di gestire in modo flessibile i propri dipendenti e collaboratori.
Dall’altro lato il sito web è utile per tutti i lavoratori statali per accedere ad una serie di informazioni generali e sulla propria posizione.
La piattaforma ufficiale mette a disposizione infatti un’area specifica per le Pubbliche Amministrazioni, una per il personale dipendente e una per sindacati, assicurazioni e altri enti.
Tra tutti i servizi presenti sul sito, è possibile accedere anche al cedolino NoiPA dedicato ai dipendenti statali: recentemente è stata pubblicata la guida ufficiale che riguarda proprio questo strumento.
Da qui i lavoratori nel pubblico possono visionare diversi dati a proposito della propria situazione, retribuzione e sui dettagli che riguardano le tasse.
Come accedere al proprio cedolino NoiPA
Per effettuare l’accesso al sito e visualizzare così il proprio cedolino NoiPA è necessario, come accade già per altre piattaforme rivolte ai cittadini, utilizzare una credenziale digitale come lo SPID, CIE o CNS. Il primo accesso si articola in tre step:
- Accedere all’area riservata con una credenziale digitale;
- Confermare il proprio indirizzo email;
- Completare le informazioni sul proprio profilo personale successivamente alla ricezione dell’email apposita dalla piattaforma.
Per gli accessi successivi è sufficiente utilizzare la credenziale digitale scelta. Nell’area apposita, nella sezione dedicata ai documenti personali, è possibile trovare il cedolino NoiPA.
Come leggere il cedolino NoiPA
La recente guida al cedolino NoiPA offre una panoramica completa di come si struttura il cedolino e come leggerlo. Il documento è diviso in due parti: la prima ha tutte le informazioni riepilogative con una panoramica generale della situazione del dipendente, mentre la seconda contiene dati dettagliati con tutte le voci della retribuzione.
Il lavoratore quindi può risalire ai dettagli anagrafici su di sé e sulla PA in cui è impiegato, sulla posizione specifica e sulle informazioni che riguardano le tasse e le eventuali detrazioni fiscali. Il dipendente inoltre può anche ricevere supporto specifico direttamente dalla piattaforma.
Cedolino NoiPA: la prima parte
La prima parte del cedolino NoiPA contiene le informazioni esaustive sulla posizione del lavoratore, con una panoramica generale che si compone di:
- Area di intestazione: qui si può leggere la rata corrispondente al mese di retribuzione, oltre all’ID del cedolino;
- Area informativa superiore: qui ci sono i dati più interessanti per il dipendente, ovvero la sua anagrafica, l’ente di appartenenza, la posizione giuridico economica, i dettagli sulle detrazioni e le specifiche sugli estremi di pagamento. Il lavoratore qui può trovare ad esempio le indicazioni sulla cassa previdenziale in cui è iscritto, sulla liquidazione e la tipologia di lavoro, dettagli sulle detrazioni IRPEF;
- Area riepilogativa della retribuzione: qui vengono segnate le somme totali erogate al dipendente, ovvero lo stipendio di base, straordinari o altri tipi di indennità, ritenute e conguagli fiscali o previdenziali. Viene anche indicato qual è l’importo da corrispondere in caso di cessione del quinto;
- Area informativa inferiore: qui sono indicati gli importi progressivi, imponibile e IRPEF, che riguardano l’anno in corso e il precedente. Viene poi indicata l’aliquota IRPEF applicata.
In questa area il lavoratore statale può visionare la propria situazione generale, mentre nella sezione seguente va ad approfondire le singole voci dello stipendio.
Cedolino NoiPA: la seconda parte
La seconda parte del documento, strutturata in questo modo per tutti, è utile a conoscere le singole voci che riguardano l’erogazione dello stipendio, variabili anche in base a diverse indennità. Si possono visionare i totali in relazione al netto o al lordo di imposte e contributi, verificando:
- Competenze fisse;
- Competenze accessorie;
- Ritenute applicate;
- Conguagli fiscali;
- Conguagli previdenziali.
Qui il lavoratore può cercare quindi dati specifici per chiarire ogni dubbio su eventuali indennità spettanti o aspetti che riguardano la tassazione o i contributi.
Richiedere assistenza a NoiPA
Come anticipato, è anche possibile richiedere assistenza direttamente online accedendo al portale NoiPA. Sulla pagina di supporto si può compilare un apposito modulo di contatto con la propria richiesta.
In ogni caso la piattaforma invita i lavoratori a contattare chi è referente all’interno della propria PA per avere indicazioni precise.
Stipendio NoiPA maggio 2024: le novità
Nel documento NoiPA di maggio 2024 le lavoratrici mamme potrebbero vedere due cedolini, a causa dell’erogazione del bonus apposito. Si tratta di un sostegno rivolto alle madri con tre o più figli, per cui il più piccolo deve avere un’età inferiore a 18 anni. In questo caso il periodo di riferimento va dal 1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2026.
In alternativa lo possono ricevere anche le madri con due figli, il cui più piccolo è minorenne, per il periodo che va dal 1 gennaio 2024 al 31 dicembre 2024.
Il sostegno riguarda uno sgravio contributivo con limite massimo di 3.000 euro annui per ogni lavoratrice, che viene applicato dal datore di lavoro. Per questo sostegno viene indicato il versamento degli arretrati in un cedolino a sé, diverso da quello del normale stipendio.