I soggetti che a causa delle proprie condizioni fisiche o mentali ottengono dalle competenti commissioni medico legali istituite presso le ASL il riconoscimento di un’invalidità civile del 67% possono beneficiare di una serie di prestazioni economiche dall’Inps, oltre a agevolazioni sul lavoro e fiscali.
Capire come funziona il sistema dell’invalidità civile, quali sono i requisiti necessari e come avviare la procedura di riconoscimento è essenziale per poter usufruire di questi diritti e migliorare la qualità della vita delle persone coinvolte. Questa guida si propone di fornire una panoramica dettagliata sull’invalidità civile, spiegando passo dopo passo come ottenere il riconoscimento e quali benefici sono disponibili.
Analizziamo la questione in dettaglio.
Cos’è l’invalidità civile?
L’invalidità civile in Italia si riferisce a una condizione riconosciuta ufficialmente che limita significativamente la capacità di una persona di svolgere attività lavorative e di vita quotidiana a causa di una malattia o di un infortunio. Questa condizione viene valutata e certificata dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS), che ne determina il grado di invalidità.
L’invalidità civile viene valutata sulla base di tabelle ministeriali che assegnano percentuali specifiche a diverse patologie e condizioni. Queste percentuali rappresentano il grado di compromissione funzionale e vengono utilizzate per determinare il livello di invalidità.
Come si ottiene il riconoscimento dell’invalidità civile?
Ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile in Italia comporta diversi passaggi.
- Si inizia con il rilascio di un certificato medico introduttivo dal proprio medico curante, che viene inviato telematicamente all’INPS.
- Successivamente, il richiedente deve presentare la domanda di riconoscimento all’INPS, operazione che può essere fatta online o tramite un patronato.
- L’INPS convoca poi il richiedente per una visita medica presso una commissione medico-legale che valuterà la documentazione e condurrà un esame per determinare il grado di invalidità.
- L’esito della valutazione, con la percentuale di invalidità attribuita, viene comunicato ufficialmente al richiedente.
Se l’invalidità viene riconosciuta, il richiedente può accedere a vari benefici, come prestazioni economiche, agevolazioni fiscali, protesi e ausili, e servizi di collocamento mirato. Se non soddisfatto della decisione, può presentare ricorso entro sei mesi dalla notifica. La procedura di riconoscimento può prevedere revisioni periodiche dello stato di invalidità per verificare eventuali cambiamenti nelle condizioni di salute.
E ora, fatta questa doverosa premessa, passiamo a vedere quali sono i diritti di chi ha riconosciuta una invalidità civile del 67% ovvero una riduzione dei 2/3 della capacità lavorativa.
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L’Assegno ordinario di invalidità
L’Assegno ordinario di invalidità è una prestazione erogata dall’Inps a quanti hanno subito una riduzione della capacità lavorativa a meno di un terzo e sono, in alternativa:
- Lavoratori dipendenti iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria;
- Autonomi, come artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri;
- Iscritti alla Gestione separata.
Oltre alla riduzione della capacità lavorativa è necessario aver maturato almeno 5 anni di assicurazione Inps e 260 contributi settimanali versati dal datore di lavoro / committente.
Per ottenere l’Assegno è necessario presentare una domanda all’Inps, senza che sia obbligatorio smettere di lavorare.
La prestazione è riconosciuta per tre anni (rinnovabili) secondo un importo determinato con il sistema misto di calcolo delle pensioni retributivo e contributivo o, per quanti hanno iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995, con il sistema contributivo.
Una volta raggiunta l’età pensionabile, l’Assegno ordinario di invalidità si trasforma d’ufficio in pensione di vecchiaia.
Il collocamento obbligatorio
Il collocamento obbligatorio può coinvolgere anche gli invalidi civili al 67%.
In poche parole, le aziende che hanno almeno 15 dipendenti sono tenute ad avere in organico un determinato numero di persone con disabilità, pari a:
- Uno, per le aziende con un numero di dipendenti da 15 a 35;
- Due, se i dipendenti sono da 36 a 50;
- 7% dei lavoratori occupati per le realtà con 51 o più dipendenti.
Per coloro che sono invalidi e disoccupati è possibile, inoltre, iscriversi ad un apposito elenco tenuto dagli uffici territoriali competenti in materia di collocamento mirato.
Nel momento in cui l’azienda è obbligata ad assumere persone con disabilità può chiedere l’invio delle persone disoccupate presenti in elenco.
Rifiuto del lavoro notturno
Possono rifiutarsi di lavorare nel periodo “notturno” i lavoratori che devono occuparsi della cura e dell’assistenza di un invalido civile al 67%.
Per periodo “notturno” si intendono le almeno sette ore consecutive che comprendono l’intervallo tra la mezzanotte e le cinque del mattino.
Agevolazioni contributive per le aziende che assumono invalidi civili
Esistono agevolazioni contributive per le aziende che assumono invalidi civili al 67%.
Le agevolazioni consistono in una riduzione dei contributi che il datore di lavoro deve pagare ogni mese all’Inps.
La misura della riduzione e la sua durata (in mesi) cambiano a seconda del tipo di disabilità. Per esempio, se l’azienda assume lavoratori con riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67 e il 79% i contributi che l’azienda deve pagare all’Inps per il dipendente con disabilità sono ridotti del 35% della retribuzione lorda, per un periodo di trentasei mesi.
Altre agevolazioni a cui si ha diritto con invalidità civile al 67%
Le agevolazioni potenzialmente spettanti agli invalidi civili al 67% sono numerose. Si citano ad esempio quelle riguardanti il settore auto:
- Detrazione fiscale pari al 19% del costo sostenuto per l’acquisto di mezzi di locomozione, da calcolare su una spesa massima di 18.075,99 euro;
- Iva agevolata al 4% per l’acquisto di autovetture nuove o usate;
- Esenzione a tempo indeterminato dal pagamento del bollo;
- Esenzione dal pagamento dell’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà.
Per concludere ecco una serie di agevolazioni fiscali da far valere nel momento in cui si presenta la dichiarazione dei redditi (modello 730):
- Detrazioni per spese per addetti all’assistenza personale;
- Detrazioni per spese sanitarie e cani guida;
- Detrazioni per spese sanitarie per familiari affetti da patologie esenti;
- Deducibilità delle spese mediche.
Oltre alle suddette agevolazioni sono da ricordare ulteriori aiuti previsti per chi è in possesso di un’invalidità al 67%:
- priorità nell’assegnazione di alloggi popolari,
- abbonamenti per il trasporto pubblico,
- esenzione dalla reperibilità delle visite mediche,
- esenzione ticket sanitario.
Conclusioni
Concludendo, il riconoscimento dell’invalidità civile è un processo strutturato che richiede attenzione ai dettagli e la corretta presentazione della documentazione necessaria.
Seguire i passaggi descritti, dalla richiesta del certificato medico introduttivo alla presentazione della domanda all’INPS, fino alla visita medica e alla ricezione della decisione, è essenziale per ottenere i benefici e le agevolazioni a cui si ha diritto.
Ricordiamo infine che in caso di disaccordo con la valutazione, è importante sapere che esistono diverse opzioni di ricorso. E’ sempre bene e consigliabile rivolgersi e farsi seguire da un patronato per tutte le fasi di riconoscimento e di tutela della invalidità civile.
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