L’estensione dell’obbligo di fattura elettronica è ormai alle porte, dal 1° luglio infatti la fatturazione tramite SDI è estesa anche alle partite IVA in regime forfettario anche se non per tutti come vedremo in seguito.
Questo nuovo obbligo dovrebbe far venire meno il regime premiale riservato proprio a tali contribuenti che fino ad oggi hanno optato per la e-fattura, pur in assenza di uno specifico obbligo. Infatti, il “premio” non troverebbe più giustificazione alcuna nei confronti degli altri contribuenti dato che la fatturazione elettronica non sarebbe più un opzione, ma un obbligo.
Di seguito un elenco delle novità in arrivo.
Fattura elettronica forfettari
L’UE ha autorizzato l’Italia ad estendere l’obbligo di fatturazione elettronica sia ai contribuenti in regime forfettario sia a quelli in regime di vantaggio (minimi).
Nello specifico, l’Italia ha ottenuto:
- in primis, il placet alla proroga dell’obbligo di fatturazione elettronica fino al 31 dicembre 2024 e
- poi anche la possibilità di estendere l’obbligo anche ai contribuenti in regime forfettario e a quelli in regime di vantaggio.
Come detto in premessa l’obbligo di fattura elettronica anche per i forfettari scatterà:
- a partire dal 1° luglio 2022 per i soggetti che nell’anno precedente abbiano conseguito ricavi ovvero percepito compensi, ragguagliati ad anno, superiori a euro 25.000,
- e a partire dal 1° gennaio 2024 per i restanti soggetti.
Le sanzioni in caso di mancato adeguamento non scatteranno subito, ma vi sarà un periodo transitorio per il terzo trimestre del periodo d’imposta 2022. Inoltre, rimarranno esclusi dall’obbligo i forfettari con reddito entro i 25mila euro, almeno fino al 2024.
La novità riguarda inoltre non solo i contribuenti in regime forfettario, ma anche:
- coloro che sono in regime di vantaggio (cosiddetti minimi, articolo 27, commi 1 e 2, Dl 98/2011),
- associazioni sportive dilettantistiche ed enti del terzo settore che hanno esercitato l’opzione per l’applicazione del regime speciale forfettario.
Fattura elettronica forfettari, come fare
L’Agenzia delle entrate ha predisposto una serie di servizi gratuiti per tutti i contribuenti che devono predisporre, trasmettere, consultare e conservare le fatture elettroniche:
- servizio web dal sito dell’Agenzia delle Entrate nella sezione “Fatture e Corrispettivi” (per predisporre e trasmettere le e-fatture);
- app “FATTURAe” (per trasmettere le fatture elettroniche);
- software installabile su PC (per predisporre e salvare i file delle fatture elettroniche).
Infine nel sito “Fatture e Corrispettivi“ sono inoltre disponibili il servizio di conservazione e quello di consultazione delle fatture.
Altri metodi
Se non è possibile usare i prodotti gratuiti messi a disposizione dal Fisco:
- si può acquistare un servizio a pagamento per la gestione completa della fatturazione elettronica,
- oppure ci si può rivolgere ad un professionista abilitato.
Fattura Elettronica forfettari, codice n2.2
Nel predisporre la fattura elettronica in regime forfettario occorre ricordare che tale regime prevede che:
le operazioni interne per cessione di beni o prestazioni di servizi verso clienti nazionali non sono soggette ad IVA e in sede di emissione della fattura elettronica il codice natura IVA da indicare sarà N2.2 – Operazioni non soggette, altri casi.
Nel caso non si indichi correttamente il codice N2.2 la fattura elettronica sarà scartata dal Sistema di Interscambio SDI.
Tempistiche di fatturazione
E’ molto importante sapere inoltre che la fattura elettronica, anche per i forfettari, deve essere inviata telematicamente allo SDI entro 12 giorni dalla data di emissione presente sul documento. Ovvero entro 12 giorni dalla data dell’operazione di vendita di un bene o della prestazione del servizio a cui fa riferimento la fattura.
Marca da bollo da 2 euro
Nel documento elettronico andrà indicata anche la marca da bollo, che in questo caso sarà virtuale. Periodicamente si dovrà quindi versare al Fisco, tramite modello F24, l’importo cumulativo delle marche da bollo apposte virtualmente.
Fattura elettronica forfettari verso privati
Anche i forfettari saranno obbligati a emettere e-fattura tramite SDI verso i consumatori privati privi di Partita IVA. Allo stesso tempo dovranno fornire copia cartacea o elettronica al cliente B2C, il quale troverà la fattura elettronica in apposita area del sito dell’Agenzia delle Entrate (la stessa dove si trova la Dichiarazione Precompilata).
Regime premiale forfettari: cos’è e come funziona
Ad oggi, la partita IVA forfettaria non è obbligata all’invio della fattura elettronica, ma può usare ancora la vecchia fattura cartacea. Proprio per questo, da qualche anno, il legislatore ha introdotto un’agevolazione in favore dei forfettari che decidono di adeguarsi volontariamente all’uso della e-fattura b2b, pur in assenza di uno specifico obbligo. La norma non riguarda invece gli obblighi di fattura tramite il sistema di interscambio (SDI) verso la Pubblica Amministrazione.
Nello specifico, tali soggetti hanno diritto a un regime premiale, che consiste in una riduzione dei termine di decadenza per la notifica degli avvisi di accertamento.
In particolare, il termine di accertamento, ex art.43 del DPR 600/73, è ridotto di un anno: quindi quattro anni anziché gli ordinari cinque.
La disposizione normativa che ha previsto il regime premiale in parola è la Legge n°160/2019, Legge di bilancio 2020.
Che fine farà il regime premiale?
Detto ciò, con l’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica anche in capo ai forfettari, che fine farà il regime premiale? Ebbene, è plausibile che il regime premiale non rimarrà in vigore e probabilmente verrà abrogato dalla nuova normativa (tranne per i forfettari non ancora obbligati ad emettere la fattura elettronica, ma che comunque aderiranno allo SDI).
Infatti, tale regime non potrebbe trovare giustificazione alcuna nei confronti degli altri contribuenti già in obbligo di e-fattura. Non avrebbe neanche senso farne applicazione generalizzata per tutti i contribuenti. In tale caso, sarebbe più ragionevole intervenire direttamente sui termini di accertamento.
In sostanza, il regime premiale, ad oggi riservato ai contribuenti forfettari che optano per la fatturazione elettronica, dovrebbe andare in pensione; la novità dovrebbe entrare in vigore non appena sarà adottata la norma che estende l’obbligo di fattura digitale ai forfettari.
E’ difficile pensare che il legislatore possa ammettere un passaggio graduale nell’introduzione dell’obbligo che consentirebbe ancora di mantenere in essere il regime premiale. Ad ogni modo, non rimane che attendere news soprattutto da parte del Governo.
Di certo, con l’estensione dell’obbligo di fatturazione elettronica in capo ai forfettari, il Fisco ha un’arma in più nella lotta all’evasione fiscale. Considerata l’amplia platea dei contribuenti che operano in regime forfettario.