A partire dal 30 giugno 2024 sono attive le indicazioni contenute all’interno del Decreto Disabilità che riguardano da vicino la Legge 104, in particolare la definizione di disabilità.
Viene introdotta una terminologia, da adottare per tutti i riferimenti normativi, più inclusiva e con l’obiettivo di eliminare qualsiasi connotato discriminatorio. Per questo motivo si parla quindi di “persone con disabilità” e viene fornita una descrizione esaustiva di cosa si intende per “disabilità grave”.
Inoltre vengono introdotte delle specifiche che riguardano la valutazione per condurre progetti individuali personalizzati e facilitare il riconoscimento della condizione di disabilità per la persona specifica. Vediamo in questo articolo cosa cambia dal 30 giugno 2024 e quali sono le nuove definizioni date dal decreto.
Nuova definizione di disabilità nella Legge 104
La Legge 104 in Italia è la principale disposizione normativa che risponde alle esigenze delle persone con disabilità, ovvero stabilisce principi che garantiscano assistenza, rispetto dei diritti e integrazione nella società per le persone che presentano disabilità di diverso tipo.
Questa legge risalente al 1992 stabilisce anche diverse agevolazioni a cui queste persone, i loro parenti o caregivers possono ottenere dallo Stato, compresi i permessi lavorativi mensili. Il recente Decreto Disabilità apporta alcune modifiche sia alla definizione di disabilità sia alla valutazione per stabilire quando una persona rientra tra i beneficiari di misure particolari.
Per ciò che riguarda la nuova definizione, dal 30 giugno 2024 si utilizza quindi nel testo normativo la terminologia “persona con disabilità” al posto di “handicappato” e “portatore di handicap” con l’obiettivo di utilizzare un linguaggio più inclusivo e che non possa recare alcuna discriminazione.
L’articolo 3 della Legge 104, sostituendo i precedenti commi 1,2 e 3, propone quindi la nuova definizione di persona con disabilità:
“E’ persona con disabilità chi presenta durature compromissioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali che, in interazione con barriere di diversa natura, possono ostacolare la piena ed effettiva partecipazione nei diversi contesti di vita su base di uguaglianza con gli altri, accertate all’esito della valutazione di base”.
Il decreto prosegue ricordando che la persona con disabilità ha diritto di accedere a prestazioni specifiche a sostegno di questa condizione, sulla base della Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute (ICF) dell’Organizzazione mondiale della sanità, che verrà applicata dal 1 gennaio 2025 secondo le ultime disposizioni.
Le prestazioni erogate quindi in relazione alla valutazione specifica di base effettuata, per cui in alcuni casi potrebbe essere necessario un intervento assistenziale permanente.
Legge 104: definizione di disabilità grave
Un ulteriore aspetto che viene chiarito nelle ultime modifiche alla Legge 104 riguarda la definizione di disabilità grave. In particolare sottolinea l’importanza della priorità del sostegno pubblico nel caso di necessità di un intervento assistenziale permanente:
“Qualora la compromissione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, il sostegno è intensivo e determina priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici.”
Anche la necessità di intervenire in questo senso è direttamente collegata alla valutazione di base della componente di disabilità, secondo le ultime definizioni date dalla Legge 104. La riduzione dell’autonomia personale è un elemento imprescindibile per definire la condizione di disabilità grave.
Criteri di valutazione con l’aggiornamento della Legge 104
La Legge 104 da quando viene applicata garantisce alle persone con disabilità e ai familiari l’accesso a diversi sostegni e agevolazioni mirate a garantire una vita dignitosa, cure e integrazione sociale. Con le recenti novità vengono definite le finalità delle valutazioni di base, effettuate per riconoscere la condizione di disabilità.
Il decreto fa quindi riferimento ai requisiti di accesso per le agevolazioni fiscali e tributarie, ma anche per la mobilità e per la definizione di disabilità grave, ricordando che tale valutazione si applica anche nel caso di soggetti minori o persone anziane.
Si parla di una valutazione medico-legale con strumenti ICF e WHODAS, tenendo in considerazione la quotidianità della persona, con criteri di tempestività, prossimità, efficienza e trasparenza. I sostegni quindi vanno garantiti in proporzione al livello di disabilità riscontrato, comprendendo azioni di inclusione scolastica o lavorativa.
Il certificato medico introduttivo è fondamentale in questo contesto, perché contiene i dati della persona con disabilità, la documentazione sull’accertamento diagnostico, prognosi e risultati di terapie specifiche.
Per questo motivo nelle recenti modifiche al decreto legge si parla di stabilire un vero e proprio percorso di vita della persona con disabilità, che tenga conto di tutte le sue esigenze quotidiane.
Legge 104: quali sono le agevolazioni previste
La Legge 104 quindi stabilisce delle agevolazioni specifiche sia per la persona con disabilità che per i familiari o caregiver che devono assisterla. Si tratta di diversi tipi di sostegni, di cui segnaliamo i principali:
- Agevolazioni lavorative o scolastiche: sono previsti tre giorni al mese di permessi retribuiti dal lavoro, anche da utilizzare in modo dilazionato in 18 ore. Sono garantite ai familiari, parenti e affini che devono prestare assistenza al soggetto portatore di disabilità. Inoltre si stabiliscono percorsi scolastici basati sull’integrazione;
- Agevolazioni fiscali: deduzioni sulle spese sanitarie, IVA agevolata al 4% per acquistare mezzi per l’accompagnamento, deambulazione e sollevamento di persone con disabilità, per protesi o apparecchi medicali. Per i sussidi tecnici e informatici invece viene garantita la detrazione IRPEF al 19% oltre all’IVA al 4%. A questi si aggiungono le esenzioni sul bollo auto e le agevolazioni nell’acquisto di mezzi per il trasporto;
- Sostegni per le cure mediche e prestazioni assistenziali: oltre all’assegno di accompagnamento, si garantisce l’assegno unico maggiorato per figli a carico con disabilità.
Queste sono alcune delle principali agevolazioni messe a disposizione grazie alla Legge 104 per le persone con disabilità, tuttavia vanno anche considerati i sostegni fiscali sulle ristrutturazioni edilizie per ciò che riguarda la rimozione delle barriere architettoniche e per tutti quegli interventi per favorire la mobilità.
Infine esistono incentivi specifici per le aziende che assumono lavoratori portatori di disabilità, che possono accedere a particolari sgravi di tipo fiscale o contributivo.