Recentemente il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha disposto un nuovo incentivo finalizzato al risparmio dell’energia elettrica consumata nelle abitazioni, direttamente collegato all’energia pulita prodotta da pannelli solari.
Si tratta del reddito energetico, l’agevolazione concessa alle famiglie con specifici requisiti ISEE per la realizzazione di impianti fotovoltaici, a cui viene disposto un fondo nazionale da 200 milioni di euro da utilizzare nel 2024 e nel 2025, indirizzato alle famiglie con un reddito basso, per favorire l’installazione di impianti fotovoltaici a livello domestico, e risparmiare di conseguenza sul prezzo delle bollette dell’energia.
L’aumento dei prezzi degli ultimi mesi ha posto l’Italia, e l’Europa, di fronte all’esigenza di approvvigionamento da fonti di energia pulita, non solo per una questione ambientale, ma anche per garantire alle famiglie un risparmio maggiore.
Aggiornamento: il MASE ha pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 8 novembre 2023 il DECRETO 8 agosto 2023 sul Fondo nazionale reddito energetico con il quale fornisce le istruzioni per l’erogazione dell’agevolazione, sui beneficiari, sugli interventi ammissibili e sugli incentivi concedibili nel 2024 e nel 2025.
Vediamo nel dettaglio come funziona il nuovo reddito energetico.
Cos’è il reddito energetico
Il reddito energetico è un sostegno di tipo economico che viene erogato alle famiglie grazie all’apposito Fondo Nazionale reddito energetico, messo a disposizione da un apposito decreto del ministro Gilberto Pichetto Fratin.
Il sostegno è indirizzato alle famiglie italiane che si trovano maggiormente in disagio economico, ed è finalizzato a garantire un risparmio sulle bollette dell’energia elettrica, grazie all’installazione di pannelli solari all’interno delle abitazioni.
Ad occuparsi della gestione del fondo sarà il GSE, Gestore dei Servizi Energetici, e secondo quanto proposto, una grande fetta delle risorse a disposizione servirà a coprire le necessità delle regioni del Mezzogiorno.
Ricordiamo inoltre che, in aggiunta alla dotazione del fondo messa a disposizione dal Ministero, si potrà aumentare il suo valore anche con un versamento volontario dalle amministrazioni centrali, dalle Regioni e dalle Province, ma anche da realtà come organizzazioni no profit e enti pubblici.
Questo incentivo rientra tra le misure dedicate alla transizione verde, di cui si parla soprattutto in questi mesi, a causa delle recenti modifiche al PNRR in seguito ai nuovi progetti di salvaguardia ambientale portati avanti dall’Europa. Il sostegno verrà erogato sotto forma di contributo a fondo perduto, come finanziamento per installare i pannelli fotovoltaici.
Chi potrà accedere al Fondo reddito energetico
Il reddito energetico andrà quindi a sostenere le famiglie italiane, e in particolar modo i nuclei che si trovano in una condizione economica svantaggiata. I parametri per individuare quali sono le famiglie beneficiarie, decisi dal Ministero, sono i seguenti:
- Famiglie con ISEE inferiore a 15.000 euro;
- Famiglie numerose, con ISEE inferiore a 30.000 euro, ma con almeno 4 figli a carico.
Per ciò che riguarda la tipologia di installazioni ammesse a questo incentivo, bisogna considerare tutti gli impianti fotovoltaici di potenza nominale non inferiore a 2 kilowatt e che non superi i 6 kilowatt. Per poter accedere al sostegno, i pannelli solari devono essere installati su zone dell’abitazione e pertinenze di cui è beneficiario il titolare.
In quest’ottica risulta quindi indispensabile informarsi sulla potenza dei pannelli solari da installare, e presentare una attestazione ISEE valida e aggiornata relativamente alla situazione economica familiare.
Oltre all’obiettivo ambientale, questo sostegno segue anche quello di essere un supporto in più nel pagamento delle bollette per le famiglie italiane in svantaggio economico, contribuendo al rinnovamento delle fonti di energia delle abitazioni. Il Ministro Gilberto Pichetto ha spiegato l’obiettivo del nuovo sostegno:
“Quello sociale di sostegno alle fasce più indigenti e, allo stesso tempo, quello ambientale, perché promuoviamo l’utilizzo di energia rinnovabile. È una nuova risposta del governo per concretizzare una reale ed equa sicurezza energetica.”
Reddito energetico: i fondi per il Mezzogiorno
Del totale dei fondi messi a disposizione per questo incentivo, la maggior parte, circa l’80%, verrà destinato alle regioni del sud Italia, ovvero al Mezzogiorno. A beneficiare maggiormente di queste risorse saranno le seguenti regioni italiane:
- Abruzzo;
- Basilicata;
- Calabria;
- Campania;
- Molise;
- Puglia;
- Sicilia;
- Sardegna.
Si tratta quindi di un supporto particolarmente decisivo per il sud Italia, in base alle decisioni del governo di sostenere maggiormente le aree più in difficoltà economica in un rinnovamento dell’approvvigionamento dell’energia elettrica.
Tutti i dati sull’approvvigionamento energetico
Va considerato che recenti dati Istat hanno evidenziato un problema di povertà energetica diffuso nel paese: secondo questi dati almeno 8,9% delle famiglie italiane si trova in questa situazione, anche a causa dei recenti aumenti di prezzo.
Per ciò che riguarda invece la possibilità di installare un pannello solare, va considerato che a livello di impianto fotovoltaico da aggiungere in una abitazione civile, il prezzo può oscillare tra 18.000 e 25.000 euro, valutando un impianto da 6Kw.
Sicuramente si parla di una spesa ingente per le famiglie più povere, tuttavia il nuovo incentivo viene introdotto proprio per contenere questi costi, per coloro che intendono aggiornare i propri impianti e risparmiare sulle bollette.
Si stima che con questo nuovo sostegno si potrà arrivare a risparmiare fino al 75% sul prezzo delle bollette dell’energia elettrica, utilizzando un impianto solare.
Come funziona il reddito energetico
Il fondo reddito energetico, può contare attualmente su una cifra di 200 milioni di euro; i fondi sono messi a disposizione per gli anni 2024-2025. Il sostegno funzionerà come un finanziamento in conto capitale, ovvero un contributo a fondo perduto.
I beneficiari, che rispettano i requisiti visti prima, potranno accedere a questi fondi senza dover restituire il contributo in un momento successivo. Per i dettagli della misura si attendono ulteriori indicazioni.
Le famiglie che intendono installare un pannello solare nella propria abitazione dovranno procedere calcolando per prima cosa l’ISEE aggiornato, per sapere se sarà possibile accedere al reddito energetico.