Il nostro Bel Paese continua a fare la sua pessima figura in tema di pari opportunità; secondo lo studio del Word Economic Forum l’Italia è peggiorata, scendendo dal 72° al 74° posto in materia di pari opportunità tra uomini e donne.
Nella classifica dei 134 paesi, l’Italia è seguita, tra i Paesi avanzati, solo dal Giappone e, preceduta da paesi come la Repubblica Domenicana, Vietnam, Ghana, Malawi, Romania e Tanzania.
Manco a dirlo, le prime quattro posizioni sono dei Paesi nordici: Islanda, Norvegia, Finlandia e Svezia; in fondo alla classifica ci sono invece Mali, Pakistan, Ciad e Yemen.
I risultati si commentano da se; nello studio si afferma che ”L’Italia continua a risultare uno dei Paesi dell’Ue con il punteggio più basso. I progressi si otterranno quando i paesi troveranno il modo di rendere matrimonio e maternità compatibili con la partecipazione economica delle donne”.
Beh non c’è poi tanto da stupirsi in un Paese dove, il Ministro dell’Istruzione ha dichiarato che stare a casa dopo un parto è un privilegio e, dove, se attualmente si ci si fa un giro sul sito del dipartimento delle pari opportunità, intanto lo studio del wef non compare e, a parte costituirsi parte civile in processi, (scelta onorabilissima), non mi sembra di trovare grandi iniziative (o forse meglio dire efficaci iniziative) per sovvertire quest’ordine di cose.
“Cosi è, se vi pare”!