Il 1° Maggio è la Festa del Lavoro o Festa dei Lavoratori, ma perchè si è scelta questa data? Per prima cosa vogliamo fare gli auguri a tutti i nostri lettori: che siate lavoratori, disoccupati, casalinghi, pensionati, studenti, inoccupati in cerca di prima occupazione, NEET o beneficiari dell’assegno di inclusione auguri per la festa del lavoro a tutti voi.
E ora veniamo al tema di oggi, perchè il primo maggio è la festa dei lavoratori? Qual è il significato di questa celebrazione e qual è la storia di questa data? E soprattutto ha senso nel 2024 festeggiare il lavoro e i lavoratori? Ecco le nostre riflessioni su questo argomento.
Che senso ha il 1 Maggio Festa dei lavoratori?
Ha ancora senso oggi dedicare un giorno di festa al lavoro. Noi di Lavoro e Diritti crediamo che sia giusto fermarsi per alcune ore e riflettere sul significato ed il valore del lavoro.
L’Italia, lo ricordiamo, è una Repubblica democratica fondata sul lavoro (e non sulla disoccupazione… come più di qualcuno ironizza). Ed è giusto quindi dedicare una festività civile a coloro che sono, sono stati o saranno il fulcro della società. Vogliamo quindi credere che sia solo un caso se la NASpI, prima fonte di reddito di migliaia di persone senza lavoro, è entrata in vigore neanche a farlo apposta proprio il 1° maggio del 2015!
E speriamo ancora che l’assegno di inclusione, possa diventare presto solo un ricordo, sostituito magari da un lavoro dignitoso o una giusta pensione per i beneficiari.
Il Futuro del Lavoro e dei Lavoratori
Il futuro dei lavoratori, soprattutto in Italia, sembra ormai segnato, incanalato com’è fra la grande produzione che si è spostata all’estero e l’intelligenza artificiale che inizia a “rubare” anche le professioni intellettuali il lavoro fisso è ormai una chimera. Non disperiamo però, e magari approfittiamo proprio di questa giornata per riflettere su quale potrà essere la soluzione o quantomeno il raggio di luce in questo cielo scuro.
Guardando al passato la storia è piena di queste fasi di transizioni: cosa ha potuto pensare il maniscalco che ferrava i cavalli per professione quando ha visto passare la prima auto a motore? Ecco il lavoro si reinventa, ci si forma e si studia per rimanere al passo coi tempi e si immagina come potrebbe essere il futuro per anticiparlo. Così quel maniscalco si è trasformato in gommista o in meccanico, oppure ha permesso al figlio di studiare per diventare un ingegnere meccanico.
Quindi il nostro augurio per oggi è rivolto proprio a tutti coloro che si trovano in questa fase e che decidono di reinventarsi o migliorarsi nel proprio lavoro e non si arrendono di fronte al cambiamento.
Salari e Sicurezza sul Lavoro
Altro tema molto importanti oggi, come ieri è quello dei salari, ovvero del potere di acquisto dei lavoratori, che si sta sempre più abbassando per via dell’inflazione. Il Salario Minimo potrebbe essere una soluzione, ma noi crediamo che oltre che di una questione di diritti, si tratti soprattutto di un fattore culturale. Quindi bisogna agire sulla testa di tutti e riflettere bene su questo tema per uscire bene da questo impasse.
Vi è poi il tema cruciale della sicurezza: troppe persone ancora ogni anno perdono ancora la vita mentre si trovano a lavoro e sono ancora poche le sentenze di condanna, lasciando quindi molti crimini impuniti. Non ci sono più scuse e bisogna agire ora!
Fatta questa doverosa premessa passiamo ora a vedere perchè il primo maggio è la festa del lavoro.
Il Primo Maggio è la festa dei lavoratori: qual è la storia questa data
La data convenzionale del 1° maggio, quale Festa dei lavoratori o anche festa del lavoro, si stabilì per l’Europa a Parigi nel 1889. In Italia si ratificò la data 2 anni dopo Parigi.
Si tratta di una festa internazionale, infatti si celebra in numerosi paesi di tutto il mondo; si scelse questa data celebrare le lotte dei lavoratori per il miglioramento delle condizioni di lavoro che iniziarono proprio il primo maggio del 1886 a Chicago (Stati Uniti). La battaglia durò per alcuni giorni e culminò con la morte di diversi lavoratori e poliziotti.
Durante il ventennio fascista la Festa del lavoro si festeggiò il 21 aprile; ma nel 1945, al termine del fine del conflitto mondiale, la data tornò ad essere il primo maggio con status di festività civile nazionale.
In Italia questa ricorrenza è ricordata soprattutto per il tristissimo episodio della strage a Portella della Ginestra in provincia di Palermo, avvenuto proprio in questo giorno del 1947. Durante una manifestazione di lavoratori in festa ci furono degli spari sul corteo di circa duemila persone. Gli spari provocarono undici morti e una cinquantina di feriti. Storicamente è stata accusata della strage la banda di Salvatore Giuliano; anche se altre fonti sostengono furono i “servizi segreti” ad organizzarla, per screditare agli occhi dei cittadini proprio Salvatore Giuliano. (Fonte: Wikipedia)
Festa dei lavoratori, primo maggio in busta paga
Nonostante la giornata di festa, molte persone devono lavorare il 1° maggio, altri invece resteranno a casa e percepiranno comunque la retribuzione. Come funziona quindi il lavoro festivo e quanto spetta in busta paga?
Il 1° maggio 2024 è un mercoledì, pertanto è considerato come giorno di festività infrasettimanale. La retribuzione in busta paga cambia a seconda che si tratti di operai o impiegati.
Festività 1° maggio in busta paga impiegati
Gli impiegati si trovano nel cedolino una giornata come se fosse lavorata, quindi se sono retribuiti con 26 giornate mensili, nella busta paga di maggio trovano 26 giornate lavorate o 25 giornate lavorate più 1 giornata di festività.
Festa dei lavoratori nella busta paga degli operai
Gli operai invece, ovvero per i lavoratori che ricevono la paga non mensilizzata, troveranno in busta paga di maggio il numero delle giornate lavorate più la giornata di festività goduta in quanto festività infrasettimanale.
Lavorare il 1° maggio: quanto spetta in busta paga
Cosa succede al lavoratore chiamato a lavorare anche nel giorno di festività e quindi anche il 1° Maggio? Ad esempio i lavoratori del commercio, oppure del turismo, della ristorazione, della pubblica sicurezza o della Sanità.
La legge prevede che nel caso di lavoro festivo, ovvero durante un giorno di festività civile o religiosa, il lavoratore ha diritto, oltre alla normale retribuzione della giornata lavorativa, anche ad una retribuzione maggiorata prevista dal contratto collettivo e in più ci verrà pagata la giornata di “Festività retribuita”. In altri CCNL invece è prevista una giornata di riposo compensativo.