Sono molteplici le agevolazioni per l’assunzione di lavoratori previste nel nostro ordinamento; questa sarà una breve guida al panorama delle assunzioni agevolate, tenendo comunque in considerazione che accanto alle disposizioni nazionali, ci sono norme di carattere regionale o, anche provinciali, con un quadro complessivo, particolarmente eterogeneo.
Il fine ultimo della normativa sulle assunzioni agevolate è quello di determinare un incremento dell’occupazione;
- vi sono agevolazioni concesse in relazione alla stipula di un determinato contratto (apprendistato, contratto di inserimento e/o reinserimento, contratti di formazione e lavoro);
- oppure agevolazioni per l’assunzione di particolari categorie di soggetti (disabili, dirigenti);
- agevolazioni per le assunzioni effettuate per sostituire lavoratrici e/o lavoratori in congedo parentale;
- agevolazioni contributive per la ricollocazione di lavoratori in cassa integrazione, disoccupati, in mobilità;
- agevolazioni per l’assunzione di over 50.
Su tutte queste norme, c’è la normativa europea con il REG. 800/2008 che reca una disciplina generale in base alla quale, determinati aiuti della Stato membro alle imprese sono considerati compatibili con il mercato comune ed esenti dall’obbligo di notifica alla Commissione europea.
Per poter essere esentate dall’obbligo di notifica, le categorie di aiuti interessate devono rispettare tutte le condizioni di cui al capo I del regolamento (in particolare avere un effetto di incentivazione e rispettare i criteri di trasparenza), nonché le rilevanti disposizioni di cui al capo II (intensità di aiuto, costi ammissibili, importo massimo dell’aiuto). Esse devono inoltre fare riferimento esplicito alle disposizioni del presente regolamento.
Le categorie di aiuti coperte sono le seguenti:
- gli aiuti regionali, concessi in base a quanto stabilito dalla carta degli aiuti a finalità regionale per il periodo 2007-2013. Essi hanno lo scopo di incoraggiare gli investimenti e l’occupazione, e di aiutare le piccole imprese di nuova costituzione in regioni ammissibili alle deroghe di cui all’articolo 87 del trattato;
- gli aiuti agli investimenti e all’occupazione in favore delle PMI;
- gli aiuti in favore di piccole imprese di recente costituzione a partecipazione femminile;
- gli aiuti per la tutela ambientale, in particolare quelli che consentono alle imprese di andare oltre le norme comunitarie, gli aiuti sotto forma di riduzioni fiscali, gli aiuti agli investimenti in misure di risparmio energetico e volti a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili;
- gli aiuti alle PMI che consentano loro di beneficiare di servizi di consulenza e di partecipare a fiere;
- gli aiuti sotto forma di capitale di rischio in caso di partecipazione o gestione di un fondo di investimento orientato al profitto, gestito secondo criteri commerciali;
- gli aiuti a favore di ricerca, sviluppo e innovazione, in particolare, per quanto riguarda la cooperazione tra organismi di ricerca e imprese, aiuti per le spese connesse ai diritti di proprietà industriale delle PMI, per il supporto all’innovazione o l’assunzione temporanea di personale altamente qualificato;
- gli aiuti alla formazione;
- gli aiuti in favore dei lavoratori svantaggiati e disabili.
Torneremo ad analizzare dettagliatamente le singole agevolazioni alle assunzioni.