Il Turismo estivo rappresenta per l’Italia un settore strategico di ripresa dell’economia; per questa ragione Il green pass italiano è il documento cartaceo o digitale, che contribuirà da un lato alla ripresa dell’economia italiana, specialmente quella legata al turismo; dall’altro garantirà il rispetto delle fondamentali norme di sicurezza sanitaria, che ci hanno accompagnato negli ultimi mesi.
Così potrebbero essere sintetizzate le parole del Premier Mario Draghi, nell’ambito di una conferenza stampa nell’ambito del G20 del Turismo. Sostenibilità, sicurezza, digitale sono le tre parole chiave sulle quali ricostruire il turismo del futuro, secondo i ministri di settore del G20. Riuniti a Roma sotto la Presidenza italiana, hanno avuto modo di redigere le linee guida per consentire la ripresa dei flussi turistici in Italia e nel mondo.
Anzi, il ministro del Turismo si è spinto ad usare queste parole: “Con un po’ di orgoglio posso dire che si ricorderanno come le Rome G20 Guidelines“. Ciò al momento della presentazione dei sette punti del documento redatto congiuntamente, che – fa notare – “curiosamente sono sette, come i colli di Roma“.
Green pass Italia per la ripresa del turismo: le parole di Draghi
Il Presidente del Consiglio, a margine della riunione ministeriale del G20 Turismo, ha anticipato quelle che saranno le mosse della ripartenza delle attività turistiche in Italia, proprio ora che si sta avvicinando l’estate. “È arrivato il momento di prenotare le vostre vacanze in Italia. Non vediamo l’ora di accogliervi di nuovo”, ha detto l’ex Presidente BCE nella recentissima conferenza stampa, che ha seguito la ministeriale G20 Turismo.
“Oggi i ministri del Turismo si sono incontrati, e questo è uno dei primi appuntamenti della presidenza italiana del G20. È un incontro simbolico. Il mondo vuole viaggiare in Italia, la pandemia ci ha costretto a chiuderci ma l’Italia è pronta a ridare il benvenuto al mondo“, ha inteso sottolineare il Presidente del Consiglio nell’incontro con i giornalisti delle ultime ore.
Ha poi aggiunto che: “Le nostre montagne, le nostre spiagge, le nostre città stanno riaprendo. Alcuni settori sono destinati a restringersi; ma altri a crescere e io non ho dubbi che il turismo in Italia tornerà più forte di prima“. Una sorta invito e di incoraggiamento, rivolto a turisti italiani e stranieri, a tornare in Italia per le vacanze estive, per vedere le bellezze artistiche del nostro paese e per visitarne i luoghi.
Il green pass va proprio nella direzione del rilancio delle attività economiche e turistiche italiane, nei mesi estivi. Ecco perchè i provvedimenti in tema si legheranno strettamente alle misure economiche in arrivo con l’imminente Decreto Sostegni bis.
Il meccanismo del green pass Italiano: le condizioni
Nel progetto di rilancio del turismo e dell’economia made in Italy, in concomitanza con l’arrivo dell’estate, è dunque inserito il nuovo green pass italiano; questo sarà con tutta probabilità varato il giorno 15 maggio. Anzi, proprio in quella data verranno meno gli effetti del provvedimento adottato dal Ministero della Salute, con cui è stata prevista la quarantena di 5 giorni per chiunque faccia ingresso in Italia da un paese membro UE; per gli Stati non UE, invece, il termine corrisponde a 14 giorni.
Pertanto, secondo le nuove regole del green pass italiano, tutti coloro che vorranno fare ingresso in Italia, dopo il 15 maggio potranno entrare nel paese e circolare liberamente, se muniti di carta verde, appunto. Detta certificazione – cartacea o digitale – dovrà acclarare una delle seguenti 3 condizioni:
- l’effettiva vaccinazione contro il coronavirus, attraverso uno dei vaccini già ammessi dall’Ema, vale a dire Moderna, Pfizer, Johnson & Johnson e Astrazeneca;
- l’effettiva guarigione dal covid da non più di 6 mesi;
- effettuazione di un tampone con esito negativo nelle 48 ore anteriori al viaggio.
Di fatto, sono le stesse condizioni già introdotte per gli spostamenti tra Regioni, incluse nel decreto Riaperture, applicato dal 26 aprile scorso.
Come funzionerà in concreto il green pass?
Al momento non si conoscono ancora tutti i dettagli pratici dell’applicazione del green pass italiano a partire dal 15 maggio; ma si sa che i tecnici stanno valutando di introdurre una sorta di ‘pass digitale‘.
Almeno all’inizio, però, sembra sarà sufficiente avere con sè di comune certificazione cartacea, emessa dalle autorità sanitarie di riferimento. All’occorrenza, l’esibizione di questo documento chiarirà senza ombra di dubbio la sussistenza di una delle tre condizioni viste sopra.
Inoltre, sembra confermato il periodo di validità della certificazione (6 mesi); ma ancora si sta discutendo sulla tipologia del tampone da considerare (ossia se solo molecolare o anche antigenico).
Le due finalità del ‘passaporto sanitario’: ecco quali sono
Il possesso del green pass italiano sarà obbligatorio per poter partecipare come spettatore ad eventi di spettacolo o sportivi, in cui saranno presenti molti individui e non sarà dunque possibile tenere distanziati tutti. Ciò ovviamente nella prospettiva da un lato di favorire la ripresa delle attività lavorative; e dall’altro di garantire la sicurezza sanitaria. Certamente, anche grazie a questo pass, il settore degli spettacoli e dell’intrattenimento potrà rilanciarsi economicamente e tornare ad avere il pubblico, superando così la logica dei sussidi ai lavoratori del settore.
Da ricordare altresì che, oltre al pass verde nazionale, da metà giugno sarà attivato il green pass europeo, il quale avrà regole e condizioni non dissimili da quelle riportate finora (vaccinazione, o guarigione oppure test negativo). Il documento però sta alimentando dibattiti riguardo a possibili violazione della sfera della privacy.
Superamento del Coprifuoco: le ultime novità
Nella maggioranza di Governo prosegue la discussione sulla possibile abolizione del coprifuoco. In particolare, l’opinione comune è che con la diminuzione dei contagi da coronavirus in Italia la gente possa tornare a lavorare tutta senza limiti di orario.
In verità l’obiettivo del superamento del coprifuoco, che influisce non solo sul tempo libero dei cittadini ma anche e soprattutto sulle attività economiche di bar; ristoranti e strutture ricettive, sta trovando ormai un consenso bipartisan. D’altronde, soltanto con lo stop al coprifuoco, sarà possibile evitare il varo di nuovi e poco lungimiranti ristori economici a coloro che lavorano nei bar, ristoranti e strutture ricettive.