Lo scorso 15 dicembre, il Governo e le regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, hanno approvato un Piano d’azione coesione, con un accordo per accelerare e riqualificare l’utilizzo dei Fondi strutturali comunitari.
L’intervento, al quale hanno già aderito anche Abruzzo e Molise (Regioni dell’Obiettivo Competitività), concentra gli investimenti in tre settori (scuola, ferrovie e agenda digitale), e mira a sostenere l’occupazione dei lavoratori svantaggiati.
Occupazione
L’obiettivo è di dare nuove opportunità ai lavoratori svantaggiati (disoccupati di lunga durata, donne residenti in aree a bassa occupazione femminile, giovani inoccupati) e molto svantaggiati (disoccupati di più lungo periodo) di entrare nel sistema produttivo in questa fase di grave difficoltà del ciclo economico.
Si tratta di lavoratori che tendono ad essere discriminati nella scelta da parte delle imprese, per condizioni personali o di contesto. Il Piano offre l’opportunità di riequilibrare questo svantaggio.
Questo risultato viene perseguito attraverso l’introduzione di un credito d’imposta per le imprese del Mezzogiorno, pari al 50% del costo salariale di un anno per ciascun lavoratore svantaggiato assunto dalle imprese delle Regioni coinvolte. Per i lavoratori molto svantaggiati il credito di imposta è esteso a due anni.
Per il credito all’occupazione vengono al momento messi a disposizione dell’intervento 142 milioni di euro. L’utilizzo dello strumento verrà sottoposto a attento monitoraggio, per verificarne il tiraggio e l’opportunità di assegnargli ulteriori finanziamenti.
Scuola
La ridefinizione dei Programmi Operativi Regionali in tema di istruzione persegue i seguenti obiettivi:
- Orientamento al lavoro: sviluppare negli studenti la consapevolezza delle proprie attitudini, potenzialità e capacità attraverso esperienze concrete: tirocini in azienda della durata media di due mesi.
- Lingue straniere: migliorare le competenze nella lingua straniera, sviluppando al contempo la capacità di adattamento in diversi ambienti e contesti culturali durante periodi di studio all’estero.
- Successo formativo: ridurre il fallimento formativo e la dispersione scolastica tenendo in considerazione e coinvolgendo il contesto territoriale di riferimento con progetti di azione educativa in aree di esclusione sociale e culturale particolarmente grave, anche attraverso la valorizzazione delle reti esistenti.
- Scuola come spazio collaborativo, flessibile e dinamico: miglioramento delle strutture, delle attrezzature, delle reti e delle tecnologie atte a fornire alle scuole gli strumenti per divenire luoghi dove i saperi possono costruirsi in spazi collaborativi, flessibili e dinamici.
Inoltre, verrà rafforzato il Piano Operativo Nazionale, con particolare riferimento ai seguenti campi di azione per Implementare l’offerta formativa e per fornire ai giovani studenti un orientamento formativo.
Agenda digitale
Tre progetti da realizzare nelle 8 regioni del Sud Italia per conseguire importanti obiettivi chiaramente percepibili dai cittadini in termini di miglioramento della qualità di vita:
- Azzeramento del digital divide: incremento della velocità di accesso a Internet ad almeno 2 Mbps per tutti i cittadini e le imprese del Sud entro il 2013, grazie al Piano Banda Larga realizzato dal Ministero dello sviluppo economico a cui hanno aderito tutte le Regioni del Mezzogiorno.
- Adeguamento competitivo dell’accesso a Internet per cittadini e imprese con le reti di nuova generazione: incremento della velocità di accesso a Internet oltre 100 Mbps per il 50 percento dei cittadini e almeno 30 Mbps per tutta la popolazione entro il 2020. Vengono avviati investimenti nelle reti di nuova generazione per 254 milioni di euro da parte di Calabria, Basilicata, Sicilia, Sardegna e Molise (che si vanno ad aggiungere ai 288 milioni di euro già impegnati dalle stesse Sicilia e Sardegna, nonché dalla Campania). Con queste risorse per il Sud si dà il via operativo al piano Agenda digitale Italia 2020.
- Aumento nella quantità e qualità dei servizi della Pubblica Amministrazione accessibili via Internet grazie alla creazione di Data Center di ultima generazione, integrati nelle Reti di nuova generazione. Calabria, Basilicata e Sardegna, assieme al Molise, che ha scelto di aderire al Piano di Azione disegnato per le altre Regioni, ne avviano la realizzazione destinandogli 161 milioni di euro al fine di creare le condizioni che permetteranno la definitiva digitalizzazione della Pubblica amministrazione e la fruizione on line di tutti i suoi servizi, lo sviluppo del cloud computing per la Pubblica Amministrazione e le imprese, e l’attrazione di investimenti dell’industria ICT nel Sud del Paese.