Generazione a perdere, l’Italia non è un paese per giovani… sono il titolo e sottotitolo del servizio andato in onda nella puntata del 22 maggio di Report di Milena Gabanelli. Una fotografia di un paese stanco, che vive di recriminazioni, rancori e una guerra generazionale senza precedenti.
Il sistema italiano è basato eccessivamente sul valore dell’anzianità di servizio come unica via per fare carriera in tutti i settori, questo ha portato la nostra società ad invecchiare drasticamente. Un paese nel quale gli anziani hanno superato numericamente i giovani, non solo perché si e’ allungata la vita ma perché da più di 30 anni si fanno meno figli a causa di ripetute crisi economiche scaricate sempre sulle fasce più deboli della società e per mancanza di adeguate politiche di welfare.
Dal servizio apprendiamo, che paragonando l’Italia alla Francia, un paese demograficamente confrontabile con l’Italia, ma che ha adeguate politiche di welfare, nel nostro paese manca all’appello un’intera fascia generazionale: 4 milioni di giovani tra i 25 e i 35 anni.
La domanda nasce quindi spontanea, chi decide le strategie politiche del nostro Paese pensa davvero ai giovani? Oppure la loro precarietà è diventata una sorta di terreno fertile per campagne elettorali che non terminano mai?
E così che si spiega anche la nuova forma di emigrazione giovanile, meglio conosciuta come fuga dei cervelli, come a dire a mali estremi estremi rimedi. Si va via all’estero, in cerca di fortuna e maggiori attenzioni, lasciandosi alle un paese sempre più vecchio e sempre più rancoroso.
Link: il video del servizio sul sito di Report