Le festività pasquali si svolgeranno in un periodo certamente non felice dal punto di vista sanitario: tra le varianti del coronavirus che imperversano, comportando una recrudescenza della pandemia, e una campagna vaccinale ancora non all’altezza della situazione, si profila una sorta di lockdown quasi totale su circa tre quarti della penisola italiana. La terza ondata del covid-19 sta infatti mettendo a dura prova la tenuta del sistema ospedaliero, soprattutto se pensiamo al boom dei ricoveri in terapia intensiva.
Urgono insomma nuove misure di contenimento dei contagi: così si spiega la scelta di limitare gli spostamenti in concomitanza con le festività pasquali. Qui di seguito vogliamo offrire una panoramica su quelle che sono e saranno le regole da seguire durante il periodo in oggetto, con particolare riferimento ai giorni 3, 4 e 5 aprile (Pasqua e Pasquetta). Tante le limitazioni previste, sia agli spostamenti che nei confronti di chi esercita attività di ristorazione e somministrazione di cibi e bevande.
Vediamo dunque più nel dettaglio a che cosa prestare attenzione, onde non farsi trovare impreparati proprio in questo periodo.
Festività pasquali: tutta la penisola in lockdown. I vincoli per bar e ristoranti
In molti se lo staranno domandando, forse disorientati dalla raffica di provvedimenti di carattere nazionale o locale, adottati negli ultimi tempi. Quali sono le regole da seguire durante le festività pasquali? entro che limiti ci si potrà spostare? Ebbene, rimarchiamolo subito: i cittadini italiani dovranno organizzare la settimana di Pasqua, tenendo conto del fatto che per i tre giorni festivi e prefestivi, ossia sabato 3, domenica 4 e lunedì 5, l’intera penisola sarà interamente in lockdown.
In concreto, ciò significa che, da lunedì 29 marzo a venerdì 2 aprile, i bar e le attività di somministrazioni di cibi e bevande potranno restare aperti ma con vincoli da rispettare. Infatti, dalle ore 18 alle 22, infatti, potranno restare aperti per l’asporto solo i locali con cucina e le enoteche; invece non potranno vendere i locali con licenza esclusiva per alcolici e bevande. Non solo: molti Comuni hanno già vietato con ordinanze locali più restrittive, anche la mera vendita ai supermercati di vino e bevande alcoliche.
In zona rossa, in ogni caso, bar e ristoranti resteranno chiusi. Ma resta ammesso l’asporto fino alle 22 – mentre fino alle 18 per i bar – a condizione che il consumo non si svolga sul posto o nei pressi del locale. E’ però permessa la consegna a domicilio senza vincoli di orario.
Spostamenti tra Regioni vietati ma sì al raggiungimento della seconda casa
Durante il periodo delle festività pasquali permangono vietati gli spostamenti fuori dai confini regionali, peraltro già vietati da diversi mesi.
Le uniche deroghe ammesse sono collegate ai noti motivi di lavoro, salute o necessità urgente e per fare rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. In linea generale, sarà possibile – anche durante questo periodo – raggiungere la seconda casa di proprietà, anche se si parte da una regione rossa e si arriva in una (differente) regione rossa. Ma ciò a condizione che si rechi nell’immobile una solo nucleo familiare e che di detta abitazione si abbia la disponibilità, per titolo di proprietà; o per aver stipulato un affitto a lungo termine, in data anteriore al 14 gennaio. Se richiesto, sarà necessario dare dimostrazione di questo.
Le regioni possono adottare ordinanze locali più rigide
In termini pratici, coloro che vorranno andare in vacanza per Pasqua con la propria famiglia (o da soli), recandosi nella seconda casa al mare o montagna, avranno diritto di farlo. Ma attenzione alle ordinanze regionali restrittive: infatti, proprio in questi giorni la Sicilia impone di arrivare soltanto potendo far valere un tampone molecolare negativo; in alternativa, concede la possibilità di farlo nei porti ed aeroporti.
Toscana e Sardegna hanno deciso lo stop all’ingresso di persone che arrivano da altre Regioni. E Campania e Liguria, tra le altre, vietano le seconde case ai residenti. Quest’ultima Regione, in particolare, vieta gli arrivi a partire da mercoledì 31 e impone anche il divieto di raggiungere le barche ormeggiate nei tanti porticcioli sparsi per le due riviere liguri.
Nelle feste pasquali si può partire per l’estero, anche per turismo
Quanto appena indicato vale per gli spostamenti all’interno del territorio italiano. Infatti, è da rimarcare che se un cittadino o un nucleo familiare residente in Italia intende partire per un paese straniero, al momento gli è consentito farlo. E ciò anche per motivi connessi al turismo. Tuttavia, dovrà sottoporsi alle misure di sicurezza sanitaria dispose nel paese di destinazione. Analogamente, al momento del rientro nel nostro Paese dovrà rispettare le misure stabilite a livello interno.
Naturalmente al rientro in Italia dovrà osservare tutte le regole previste: in particolare ci si riferisce all’ordinanza imminente del Ministero della Salute, attraverso la quale sarà previsto “per arrivi e rientri da Paesi dell’Unione Europea, tampone in partenza; quarantena di 5 giorni e ulteriore tampone alla fine dei 5 giorni”. Da ricordare altresì che la quarantena è già prevista per tutti i Paesi extra Ue o comunque ad alto rischio. La scelta della stretta sui viaggi all’estero giunge a seguito delle polemiche interne e delle critiche mosse da albergatori e operatori del turismo italiani, costretti al lockdown e alla situazione paradossale per la quale i cittadini non possono uscire dal Comune nelle feste pasquali, pur potendo partire per Spagna o Portogallo, per esempio.
In base a quanto finora vigente, anche fare le vacanze pasquali in Italia è ammesso, ma nei limiti del proprio Comune e in zona arancione. Ed attenzione perchè i giorni 3, 4 e 5 aprile tutta Italia sarà comunque in zona rossa, come durante le feste natalizie.
Zona rossa dal 3 al 5 aprile: quali sono le restrizioni da rispettare?
Restrizioni assai severe sono previste dal 3 al 5 aprile. Infatti, in tutta la penisola, indipendentemente dall’andamento della curva dei contagi, sarà zona rossa e varranno dunque le ben note limitazioni, anche in aree arancioni nei giorni precedenti. Tuttavia, non sarà un lockdown integrale: qualche deroga al divieto generale di spostamento è stata ammessa. In questi tre giorni sono consentiti ovunque, anche in aree rosse, gli spostamenti per andare a trovare (fino ad un massimo di due persone con bambini al di sotto dei 14 anni e persone disabili) familiari e amici.
Attenzione però: lo spostamento sarà libero nell’ambito dei confini regionali, ma una sola volta al giorno e nei limiti previsti dal coprifuoco. Proprio quest’ultimo permarrà invariato tra le ore 22 e le 5; tranne che vi siano ragioni di lavoro, di salute o necessità, da giustificare con l’autocertificazione.
La citata deroga è stata giustificata dall’Esecutivo, per permettere delle piccole riunioni di famiglia per i pranzi di Pasqua e Pasquetta; pur restando valevole la forte raccomandazione delle autorità a mantenere le distanze di sicurezza anche a pranzo, e la mascherina anche all’interno dell’abitazione, se vi sono persone non conviventi.
Concludendo, è scontato ricordare che è auspicabile osservare tutte le regole e limitazioni previste per le festività pasquali: non farlo esporrebbe al rischio concreto di una multa dall’importo non esiguo. Anzi sul piano dei controlli e per vigilare sul rispetto delle restrizioni, il Ministero dell’Interno ha già chiarito che metterà in campo ben 70mila uomini delle forze dell’ordine.