La Cassazione, con sentenza nr. 22438 dello scorso 27 ottobre ha affermato il diritto del lavoratore a vedersi pagate le…
Cassazione
La Cassazione, con sentenza nr.37954 dello scorso 20 ottobre ha affermato che il datore di lavoro che non versa il…
La Cassazione, con sentenza nr. 21485 dello scorso 18 ottobre ha dichiarato l’illegittimità del licenziamento disciplinare inflitto ad una dipendente…
La Cassazione, con sentenza nr. 34373/2011 ha affermato che il datore di lavoro non è responsabile del reato di lesioni…
La Cassazione, con sentenza nr. 35344 dello scorso 29 settembre, ha affermato la responsabilità penale per il reato di truffa…
La corte di Cassazione, con sentenza nr. 33330 dello scorso 8 settembre, ha ribadito il principio per cui, costituisce truffa…
La Cassazione, con sentenza nr. 32934/2011 ha affermato la responsabilità penale del datore di lavoro che, in buona fede, assuma…
La Cassazione, con sentenza nr. n. 17739 dello scorso 29 agosto ha stabilito che non è licenziabile il dipendente (nella…
La Cassazione,con sentenza nr. 16254/2011, torna sull’annosa questione dei criteri distintivi tra lavoro autonomo e lavoro subordinato.
La Cassazione, con sentenza nr. 7585 dello scorso 1 aprile ha chiaramente affermato che il TFR del lavoratore deve essere…
La Cassazione, con sentenza nr.6375/2011 ha dichiarato la nullità del licenziamento intimato ad un lavoratore che, durante il periodo di…
La Corte di Cassazione, con sentenza nr. 4677 dello scorso 25 febbraio, ribaltando i precedenti orientamenti in materia, ha stabilito…
La Corte di Cassazione, con sentenza nr. 77 del 3 gennaio 2011 ha stabilito che in caso di licenziamento senza…
La Cassazione, con sentenza nr. 23037 dello scorso 12 novembre ha affermato il diritto della lavoratrice madre ai contributi figurativi…
Si può licenziare un lavoratore in malattia assente alla visita fiscale perchè depresso? Sull’argomento la Giurisprudenza è intervenuta più volte,…
La Cassazione, con sentenza nr. 35099 dello scorso 29 settembre ha affermato che dare dello “stronzo” al proprio dipendente, costituisce…
La Corte di Cassazione, con sentenza nr. 19834/2010 ha stabilito che il contratto di apprendistato non può essere utilizzato per…
La Corte di Cassazione con sentenza n. 17234 del 22 luglio 2010, ha ristabilito la parità di trattamento tra insegnanti…
Con sentenza nr.15058/2010 la Corte di Cassazione ha dichiarato legittimo il rifiuto dell’imprenditore di assumere un lavoratore disabile, qualora la…
La Cassazione, con sentenza n. 15055 del 22 giugno 2010, ha affermato che l’azienda perde le agevolazioni contributive per la…
La Corte di Cassazione, sez. lavoro, con sentenza nr. 13256 del 10 maggio 2010, ha stabilito che i dipendenti assenti…
La suprema Corte di Cassazione, con sentenza n. 11254 del 10 maggio 2010, ha affermato, l’obbligatorietà dell’invito alle Organizzazioni sindacali…
La Corte di Cassazione, sez. lavoro, con sentenza nr. 12318 del 19 maggio 2010, ha riconosciuto il diritto delle vittime…
La Suprema corte di Cassazione, con sentenza nr. 10028 del 27 aprile 2010 ha escluso il diritto al risarcimento del…
La Corte di Cassazione, V sez penale, con sentenza nr. 9225 dell’8 marzo 2010 ha stabilito che le molestie sessuali…
La Cassazione sezione lavoro, con sentenza nr. 7382 del 26 marzo 2010 ha stabilito che ha diritto al risarcimento del…
La Cassazione, con sentenza nr. 7045 del 24 marzo scorso ha stabilito che il licenziamento del lavoratore che rifiuti di…
La Corte di Cassazione, V sez. penale con sentenza nr. 11891 del 26 marzo scorso, ha stabilito che commette un…
Ennesima pronuncia della Suprema Corte sulla validità dei contratti a tempo determinato stipulati da Poste Italiane. La Corte di Cassazione,…
La Corte di Cassazione, quinta sezione penale,con sentenza nr. 10164 del 12 marzo 2010, ha stabilito che è diffamazione giudicare una donna…
La Corte di Cassazione, sez. lavoro, con sentenza nr. 2734/2010 ha affermato che l’azienda che ha fatto ricorso alla CIGS…
La Corte di Cassazione, sezione lavoro, con sentenza n. 4375 dello scorso 25 febbraio 2010, torna a ribadire il divieto…
La Corte di Cassazione, sezioni Unite, con sentenza nr. 4063 del 22 febbraio scorso ha stabilito che quando il demansionamento…
La Corte di Cassazione con sentenza nr. 2352 dello scorso 2 febbraio 2010, ha stabilito che del danno da demansionamento…
La Suprema Corte di Cassazione, con sentenza n. 1576 è intervenuta, dopo la pronuncia della Corte Cost.( sent. n. 214…
La Suprema Corte di Cassazione con sentenza nr. 47085 dell’11 dicembre scorso, ha confermato la condanna per lesioni colpose nei…
La Corte di Cassazione sezione lavoro, con sentenza nr. 23289 del 3 novembre scorso ha chiaramente stabilito che il lavoratore…
Con la sentenza nr. 21121 del 2 ottobre 2009, la Suprema Corte ha affermato il diritto della lavoratrice madre di usufruire della indennità di maternità anche quando, l’astensione obbligatoria dal lavoro abbia avuto inizio decorsi i 60 giorni dalla risoluzione del rapporto di lavoro. Per cui, la lavoratrice non avrà diritto alla indennità di disoccupazione bensì alla indennità di maternità per tutto il periodo previsto per l’astensione dal lavoro.
La Cassazione, sesta sezione penale, con sentenza nr. 38617 dello scorso 5 ottobre, ha affermato che, fare pressioni su qualcuno, sfruttando la propria posizione o la propria autorevolezza, per agevolare l’assunzione di terze persone, può integrare gli estremi del reato di concussione.
Il caso ha riguardato un Sig. di Afragola (NA) che, in primo grado è stato condannato alla pena (condizionalmente sospesa) di due anni di reclusione per tentata concussione, perchè, approfittando della sua qualità di presidente del consiglio comunale di Afragola, aveva esercitato ripetute pressioni sui responsabili di un ipermercato di prossima apertura, per “agevolare” l’assunzione di 250 persone nominativamente segnalate, prospettando in caso contrario, la frapposizione di ostacoli all’avvio del centro commerciale.
Con sentenza del 21 settembre scorso, la Corte di Cassazione, quarta sezione penale ha stabilito che il proprietario di un immobile, che abbia affidato i lavori di ristrutturazione ad un semplice operaio, anziché ad una ditta specializzata è responsabile dell’eventuale infortunio dell’operaio stesso, se non prova di aver adottato tutte le misure di sicurezza idonee ad evitare infortuni.
Torniamo a parlare di mobbing, con una sentenza che, anche se un pò datata (del 17 febbraio 2009), rappresenta un punto fondamentale per tutti quei lavoratori che vogliono intraprendere una azione legale verso il proprio datore di lavoro per mobbing.
Già più volte la Cassazione ha affermato che, non tutti i comportamenti “ostili” del capo nei confronti di un lavoratore possono considerarsi mobbing; con la sentenza nr.3785/2009, non fa altro che ribadire questa tendenza, stilando una lista delle “regole da rispettare” per ottenere un risarcimento del danno per mobbing in ufficio.
Con la sentenza nr. 18169 dello scorso 10 agosto, la Cassazione sezione lavoro, ha stabilito la legittimità del licenziamento in tronco di un lavoratore di una nota azienda italiana, per aver divulgato a terze persone segreti relativi alla produzione di confezioni per alimenti; licenziamento legittimo anche se il fatto non è previsto nel codice disciplinare aziendale.
Il caso ha riguardato un lavoratore che aveva divulgato informazioni circa le caratteristiche tecniche di contenitori per alimenti (prodotti dall’azienda per cui lavorava) a terze persone, favorendo così la creazione di una nuova attività in concorrenza con quella della ditta datore di lavoro.
Secondo la Corte di Cassazione, può essere assolto dalle accuse di truffa, il dipendente pubblico che, anche se lavora in un contesto in cui, l’assenteismo è una prassi generale, per una sola volta timbra il cartellino e si assenta.
Con la sentenza n.27819 del 2009 la Corte di Cassazione (Quarta sezione penale), interviene in maniera secca e decisa in tema di prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro, stilando un vademecum per i datori di lavoro, proprio al fine di evitare il fenomeno tristemente conosciuto delle “morti bianche”.
Il superiore gerarchico che minaccia il dipendente di infliggergli una sanzione disciplinare rischia di incorrere nel reato previsto dall’art. 612 comma 2 c.p (minaccia aggravata).
Le offese rivolte al capo non sempre sono motivo di licenziamento: lo ha stabilito la Cassazione con una recente sentenza…
Un altro punto a favore dei lavoratori è stato messo a segno ieri dalla Cassazione, quarta sezione penale, con la…
Una delle questioni più annose nel diritto del lavoro è proprio quella di stabilire la demarcazione tra lavoro autonomo o…