I tassi di interesse sui mutui negli ultimi anni hanno registrato aumenti record, influendo pesantemente sui risparmi dei cittadini che hanno aperto un mutuo per l’acquisto di un immobile e di conseguenza provocando grossi squilibri nel settore immobiliare.
Le decisioni della BCE, sintetizzando, sono state prese per contenere l’aumento dell’inflazione, che tuttavia nell’ultimo periodo sta progressivamente scendendo, anche se lentamente. La BCE attualmente non si sbilancia: i tassi di interesse sui mutui, secondo gli ultimi aggiornamenti, rimarranno ancora invariati.
La notizia positiva è che non aumenteranno ulteriormente, tuttavia per i prossimi tagli ci vorrà ancora del tempo, per cui si ipotizza che potremo assistere ad una discesa solamente nei primi mesi estivi.
Tassi di interesse oggi: la BCE li mantiene invariati
Il recente comunicato stampa della Banca Centrale Europea dell’11 aprile 2024 ha riportato le ultime decisioni in merito ai tassi di interesse che coinvolgono le operazioni di rifinanziamento. Di fatto nel mese di aprile rimangono invariate le percentuali viste in precedenza, ovvero:
- Operazioni di rifinanziamento principali: 4,50%;
- Operazione di rifinanziamento marginale: 4,75%;
- Depositi presso la banca centrale: 4,00%
Non si assiste ad un nuovo aumento, ma neanche ad un taglio dei tassi di interesse. Le decisioni della BCE vengono prese con l’obiettivo specifico di riportare l’inflazione al 2%, a tutela della politica monetaria del continente.
Il comunicato inoltre conferma che l’inflazione ha continuato a scendere negli ultimi mesi, soprattutto in correlazione ai prezzi dei prodotti alimentari e dei beni in generale. Percentuali come queste tuttavia rimarranno quindi ancora applicate per garantire il raggiungimento di un livello di inflazione ottimale.
Questo, secondo alcune indiscrezioni, significherà che prima di vedere dei veri e propri tagli dovranno passare ancora diversi mesi.
Tassi di interesse sui mutui: tagli ipotizzati per giugno
Secondo le ipotesi più probabili, un taglio ai tassi di interesse potrebbe arrivare con la riunione BCE di giugno 2024, quando verranno presi in considerazione i nuovi dati sull’inflazione. Le statistiche attuali indicano una discesa di 0,5% ogni mese dell’inflazione, per cui si prospetta un progressivo calare dei tassi di interesse dall’estate fino alla fine dell’anno.
Un taglio dei tassi potrebbe portare a non pochi vantaggi a chi ha contratto un mutuo con una banca per l’acquisto o per la ristrutturazione di un immobile, e a beneficiarne potrebbe essere l’intero settore immobiliare, che negli ultimi mesi in Italia è andato incontro ad un brusco peggioramento.
La BCE tuttavia procede in modo cauto: consentire troppo in fretta dei tagli significherebbe rischiare di peggiorare la situazione inflazionistica, per cui la discesa, quando ci sarà, si prospetta graduale.
Tassi di interesse oggi: la media
Ma vediamo nello specifico quali sono attualmente i tassi di interesse, ovvero quali sono gli importi medi di riferimento. A fornire dei dati su aprile 2024 è Facile.it, che individua una differenza sostanziale tra i mutui a tasso fisso e quelli a tasso variabile:
- Mutuo a tasso fisso: TAN 2,87%, TAEG 2,97%;
- Mutuo a tasso variabile: TAN 4,82%, TAEG 5,01%.
I tassi di interesse incidono direttamente sull’importo della rata mensile da pagare alla banca, per cui a seguito dei rialzi disposti dalla BCE negli scorsi mesi, molti cittadini hanno dovuto fare i conti con rate molto più costose.
Tassi di interesse invariati: il parere del Codacons
Sulla scelta di mantenere ancora invariati i tassi di interesse della BCE si è espresso anche il Codacons: le famiglie infatti starebbero ancora subendo il contraccolpo dello squilibrio economico, arrivando a pagare cifre molto alte per i mutui.
Il Codacons pone l’attenzione anche sugli effetti di questo squilibrio sul mercato immobiliare:
“Ma gli effetti del caro-rata sono disastrosi sia sul fronte immobiliare che su quello creditizio: lo scorso anno sono state vendute nel nostro Paese poco meno 710mila abitazioni, con un calo del 9,5% rispetto al 2022.”
Si parla del minimo storico in Italia, una situazione che ha destato preoccupazione per tutti gli operatori del settore. Non è raro che gli italiani rinuncino a comprare casa aprendo un mutuo, di fronte a tassi di interesse così elevati.
L’associazione chiede quindi di accelerare la discesa dei tassi, introducendo dei tagli già nei prossimi mesi, per rimediare ad una situazione economica complessa che ha coinvolto anche l’edilizia e l’arredamento.
Bonus Mutuo 760 euro: ecco come risparmiare dalla dichiarazione dei redditi
In attesa di un possibile taglio dei tassi di interesse, è possibile risparmiare sulle rate da versare ogni mese alla banca? Su alcuni costi sì. Una prima possibilità è costituita dalla surroga del mutuo, ovvero dallo spostamento del prestito da una banca ad un’altra, che offre una proposta più vantaggiosa.
Per chiedere una surroga è necessario verificare tutte le caratteristiche del mutuo: i tassi di interesse applicati, le spese accessorie o aggiuntive, la durata, la tipologia, la somma totale da restituire e così via. Non tutte le banche offrono le stesse condizioni, per cui è consigliato effettuare una ricerca accurata trovare offerte migliori.
Un’altra possibilità è quella del così detto bonus mutuo, ovvero una detrazione fiscale da chiedere sul mutuo stipulato per comprare la prima casa, da percepire tramite dichiarazione dei redditi.
Si tratta di un rimborso Irpef di 760 euro, ottenibile sugli interessi passivi del mutuo, ovvero sul costo del servizio offerto dalla banca.
Per risparmiare sui mutui si possono anche rinegoziare le condizioni con la propria banca, oppure in determinati casi proporre una sospensione momentanea dei pagamenti.