Un parziale sospiro di sollievo per il popolo degli automobilisti e di tutti coloro che usano un mezzo a motore per ragioni di lavoro, gli sconti benzina e gasolio sono realtà, anche se non nella misura che si aspettavano i cittadini, costretti nelle ultime settimane a dover sopportare pesantissimi aumenti dei prezzi del carburante.
Infatti dal 22 marzo sono in vigore sconti benzina e tagli delle accise, con tariffe ridotte alla pompa per almeno un mese. Ciò è frutto di un nuovo provvedimento del Governo, ossia un decreto ad hoc contro il caro benzina, recentemente pubblicato in GU e recante “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina“.
Aggiornamento: lo sconto di 25 centesimi al litro su benzina e gasolio è stato prorogato dal Governo (nel DEF 2022) di almeno altri 10 giorni. Quindi la scadenza prefissata al 21 aprile slitta almeno a maggio, in attesa che i prezzi alla pompa diminuiscano e si torni ai prezzi pre-crisi. Considerando anche lo sconto sull’IVA lo sconto sui carburanti è pari a circa 30,5 centesimi al litro e durerà quindi almeno fino al 2 maggio.
Vediamo allora più nel dettaglio come funzionano gli attuali sconti benzina e quali risparmi concreti comporteranno per tutti coloro che, per i motivi più svariati, si trovano ad utilizzare un mezzo a motore.
Sconti benzina e gasolio: il contesto di riferimento e l’esplosione dei prezzi
E’ ben noto: da alcune settimane, in tutta Italia, sono vertiginosamente aumentati i prezzi dei carburanti, superando ampiamente i due euro al litro. Da notare che, a differenza dell’incremento dei costi dei prodotti a base di grano o del gas, l’aumento dei carburante è dovuto soltanto in parte all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Infatti, uno dei maggiori elementi che va a pesare sul costo di benzina e diesel è costituito dal prezzo del Brent, ossia il petrolio estratto nel Mare del Nord. Il combustibile in oggetto ha infatti raggiunto cifre record.
Ma in verità, ad incidere sui prezzi che si possono leggere direttamente alle pompe di benzina vi sono anche le tasse – IVA e accise – che, nel nostro paese, sono particolarmente onerose e che rappresentano per noi una fetta piuttosto grande del costo complessivo del carburante. Ecco perché è apparso opportuno introdurre gli sconti benzina, come tra poco vedremo.
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Inoltre, se la benzina, così come il gasolio, è giunta a costare più di 2 euro al litro, tuttavia, è anche perché occorre considerare non soltanto i costi del petrolio come materia prima, ma anche quelli correlati alla sua estrazione; alla raffinazione; allo stoccaggio; al trasporto e alla distribuzione. Si tratta di elementi che, combinati tra loro, vanno ad incidere sul prezzo finale. Per uscire da questa situazione di aumento esagerato dei prezzi, o si spera in un calo del prezzo del Brent, o si fa fronte al boom dei costi con un taglio delle tasse. Ed è ciò che infatti è stato disposto con il decreto sopra citato.
Sconti carburante: come funziona il taglio delle accise
In questi giorni il Governo ha inteso intervenire per fronteggiare il boom dei prezzi dei carburanti, con misure in campo fiscale e veri e propri sconti benzina. D’altronde la scelta pareva doverosa: gli automobilisti non sono infatti i soli a percepire gli effetti dei rincari. Oltre ai costi di benzina e diesel, in una sorta di reazione a catena crescono altresì i costi dei prodotti trasportati su gomma e, di seguito, quelli dei prodotti venduti al dettaglio.
Ebbene, alla luce di questa situazione, gli sconti benzina comportano l’accennato taglio accise da martedì 22 marzo, al fine di avere tariffe ridotte di prezzo. Il decreto legge 21/2022, recante
misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina,
dispone che le aliquote di accisa sulla benzina e gasolio siano rideterminate nelle misure che seguono:
- benzina: 478,40 euro per 1000 litri;
- olio da gas o gasolio usato come carburante: 367,40 euro per 1000 litri.
Si precisa altresì che fino al 31 dicembre 2022, le aliquote potranno essere ridefinite senza altri decreti legge, ma con provvedimento ministeriale – in modo da snellire l’iter.
Ricapitolando, gli sconti benzina alla pompa sono dunque immediati e pari a 25 centesimi sul prezzo di benzina e gasolio, al quale si deve aggiungere poi l’Iva. Le novità sul taglio della accise sui carburanti e sulla riduzione del costo della benzina e del gasolio tuttavia non trovano la piena approvazione dei gestori dei distributori e degli stessi cittadini, che si aspettavano uno sconto maggiore e, soprattutto, non per un periodo limitato.
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Codacons: ecco qual è il costo corretto del carburante scontato
In tema di sconti benzina, molto interessante è il recente contributo Codacons, ossia la nota associazione dei consumatori. Essa infatti ha preso in analisi il costo medio del carburante della scorsa settimana, ossia 2,137 euro al litro per la benzina e 2,124 euro al litro per il diesel. Applicando a questi prezzi le misure appena disposte dal Governo contro i rincari, il costo massimo del carburante per le prossime settimane è quello che segue:
- 1,78 euro al litro per la benzina;
- 1,77 euro al litro per il diesel.
L’associazione ha peraltro già indicato che potrà svolgere controlli a tappeto ed effettuare denunce alle varie procure, nei confronti dei distributori che non applicheranno alle disposizioni del decreto, attuando lo sconto in modo preciso.
Concludendo, nelle prossime settimane il Governo ovviamente seguirà con attenzione l’evoluzione della situazione e laddove il prezzo della benzina continui a rimanere elevato, non è affatto escluso un nuovo intervento con sconti benzina alla fine del mese prossimo.