L’Invitalia ha pubblicato il nuovo bando Impresa Sicura che prevede il rimborso del 100% delle spese sostenute per l’acquisto di DPI per emergenza covid-19, ossia mascherine, guanti, camici, soluzioni disinfettanti, ecc.
I fondi stanziati per questo nuovo incentivo sono 50 milioni di euro, e vi potranno accedere esclusivamente in via telematica tutte le aziende indipendentemente dalla forma giuridica e dal settore economico appartenente. Sarà possibile fare domanda dall’11 maggio 2020 fino ad esaurimento dei fondi messi a disposizione.
Vediamo qui di seguito cos’è e come funziona Impresa Sicura Invitalia, come fare domanda di rimborso acquisiti DPI e quali dispositivi di sicurezza individuale sono rimborsabili.
Rimborso acquisti DPI per emergenza Covid-19: cos’è Impresa Sicura
Impresa Sicura è il nuovo bando pubblicato da Invitalia che ha come scopo, oltre quello di rimborsare le aziende che in questo periodo di emergenza sanitaria hanno acquistato DPI (Dispositivi Protettivi Individuali) per i propri dipendenti, quello di sostenere la la sicurezza sul lavoro durante tutti i processi produttivi delle imprese.
- un importo massimo di 500 € per ciascun dipendente fino a un massimo di 150mila euro per impresa.
- l’importo minimo rimborsabile è di 500 €.
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Quali DPI sono rimborsabili
Possono essere rimborsati i seguenti Dispositivi Protettivi Individuali:
- Mascherine filtranti, chirurgiche, FFP1, FFP2 e FFP3;
- Guanti in lattice, in vinile e in nitrile;
- Dispositivi per protezione oculare;
- Indumenti di protezione, quali tute e/o camici;
- Calzari/sovrascarpe;
- Cuffie/copricapi;
- Dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea;
- Detergenti e soluzioni disinfettanti/antisettici.
Ai fini dell’accesso al rimborso, tutte le spese sostenute per l’acquisto dei DPI precedentemente elencati dovranno essere sostenute nel periodo compreso tra il 17 marzo 2020 e la data di invio della richiesta di rimborso. Inoltre, bisogna dimostrare con fatture pagate il reale acquisto di tali dispositivi oppure altri strumenti che ne consentono la tracciabilità del pagamento.
Infine, in caso di fatture costituenti acconto per l’acquisto di tali dispositivi, l’impresa è obbligata a dimostrare durante la presentazione della domanda di richiesta di rimborso anche la fattura riguardante l’intero saldo della fornitura. Non sono rimborsabili gli importi delle fatture relativi a imposte e tasse compresa l’IVA.
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Rimborso acquisti DPI: come fare domanda
La presentazione della domanda di rimborso deve avvenire esclusivamente in modalità telematica attraverso il portale web dedicato. Le modalità di richiesta del rimborso si suddivide in tre fasi. La prima fase consiste nella prenotazione del rimborso. Sarà possibile prenotarsi dalle ore 9.00 alle ore 18.00 dal lunedì al venerdì, a partire dal 11 maggio 2020 ed entro e non oltre il 18 maggio 2020.
Ogni impresa durante la richiesta di prenotazione dovrà indicare i seguenti dati:
- codice fiscale dell’impresa proponente;
- codice fiscale del titolare dell’impresa proponente o della persona giuridica in caso in cui si tratti di un’impresa amministrata
da soggetti diversi dalle persone fisiche; - importo da rimborsare.
Dopo 3 giorni dalla chiusura delle prenotazioni, ossia 18 maggio 2020, Invitalia pubblicherà l’elenco cronologico delle prenotazioni del rimborso. Le imprese inserite all’interno di tale elenco dovranno procedere alla compilazione del modello della domanda di rimborso presente online.
Sarà possibile compilare il modulo a partire dalle ore 10.00 del 26 maggio 2020 ed entro e non oltre le ore 17.00 dell’11 giugno 2020.
I requisiti per richiedere il rimborso DPI
Possono richiedere il rimborso per l’Acquisto di Dispositivi Protettivi Individuali tutte le imprese di qualsiasi forma giuridica e di qualsiasi settore economico in cui operano, a patto che alla data di presentazione della domanda di rimborso rispettano i seguenti requisiti:
- sono regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese;
- hanno la sede principale o secondaria sul territorio nazionale;
- non sono in liquidazione volontaria;
- svolgono il pieno e libero Esercizio;
- non sono sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatoria.
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