Bonus cashback, sanzioni in arrivo per i furbetti del supercashback: più volte, su queste pagine, abbiamo parlato dello strumento del cashback sui pagamenti elettronici, effettuati presso negozi fisici. Si tratta, in buona sostanza, di un piccolo rimborso sulla spesa sostenuta, mirato – da un lato – a contrastare l’evasione fiscale e – dall’altro – a portare al progressivo abbandono dell’uso del contante, a favore di strumenti di pagamento ‘tracciabili’, come ad es. i bancomat.
Il meccanismo del cashback fu un cavallo di battaglia del Governo Conte, che almeno per il momento è stato conservato. Tuttavia, non sono mancati i cd. ‘furbetti’, anche nelle circostanze dell’applicazione delle regole cashback. Vediamo allora quali sono le ultime novità degne di nota e come lo Stato intende colpire che vuole aggirare le regole in vigore.
Bonus Cashback: le finalità dello strumento
Il 30 giugno è una data clou per le regole cashback e per il meccanismo collegato. Infatti, quel giorno si chiuderà il primo semestre del cashback. Coloro che hanno partecipato al programma, comprando con strumenti di pagamento elettronico, potranno sfruttare il rimborso di parte delle spese sostenute. Si tratta in particolare del 10% degli importi per un minimo di 50 transazioni a periodo. Per i partecipanti, anche la possibilità di vincere il superbonus da 1.500 euro. Ma attenzione, giacchè i pagamenti online restano fuori dal margine di applicazione delle regole cashback.
Il Governo sembra ancora voler puntare su questo meccanismo, nonostante alcuni intoppi e nonostante la presenza dei non pochi soggetti che hanno inteso aggirare le regole, per conseguirne un illecito vantaggio. D’altronde, l’idea di favorire il pagamento con moneta elettronica nel Paese ha la precisa funzione di spingere gli italiani a usare di più bancomat, carte di debito, di credito, prepagate e app di pagamento.
Finalità delle regole cashback è anche quella di dare impulso alla ripresa dell’economia in generale; e alle attività commerciali nei negozi fisici, spingendo i consumi e frenando almeno un po’ il boom degli acquisti online. Favorita insomma la tracciabilità e la trasparenza delle operazioni, disincentivando cattive pratiche come quella, adottata da non pochi negozianti, di non rilasciare lo scontrino per eludere il Fisco.
Rimborsi cashback in arrivo: ma attenzione ai furbetti
Come accennato sopra, entro poche settimane, ovvero il 30 giugno scade il primo periodo dell’attivazione regole cashback a pieno regime. Ciò significa che i consumatori potranno finalmente incassare il rimborso nella misura massima di 150 euro, potendo altresì sperare di vincere il supercashback da 1500 euro, se si risulta essere inclusi tra i primi 100mila partecipanti che hanno compiuto il maggior numero di transazioni nel periodo di riferimento. Ed ecco dunque il problema dei cd. ‘furbetti del cashback’.
In questo periodo, la prassi delle operazioni di compravendita è di frazionare i versamenti elettronici, proprio in vista del rush finale. Colpisce in particolare che c’è chi, per giungere al superpremio, ha tentato di presentarsi ai negozianti domandando di ottenere più micropagamenti attraverso il pos, al fine di salire in classifica. In particolare, qualche tempo fa aveva suscitato clamore la condotta di alcuni automobilisti che, nelle ore notturne, si erano recati presso i distributori automatici di benzina per compiere una serie di rifornimenti di pochi euro. Ciò nella finalità di salire in classifica Super Cashback di Stato.
Comportamenti che certamente non brillano per onestà e che, soprattutto, hanno provocato l’irritazione dei venditori – i quali pagano una percentuale sulle distinte commissioni. Ma non solo. Anche negli utenti onesti prevale ormai un sentimento di disapprovazione, giacchè questi ultimi osservano tutte le regole cashback e partecipano al programma senza sotterfugi.
Bonus cashback, sanzioni in arrivo per i furbetti del supercashback
Per reagire a questa pratica scorretta – come riporta l’Ansa – sono iniziate le prime verifiche in concomitanza con la fase di chiusura del semestre iniziale del programma. In buona sostanza, dalle autorità sarebbe stato disposto l’invio di un avviso che intende invitare il destinatario a provare (entro 7 giorni) la regolarità delle varie micro-transazioni in un breve intervallo di tempo.
Più nel dettaglio, il ministero dell’Economia e delle Finanze ha segnalato che le anomalie finite nella lente dei controlli, attengono al numero di transazioni ripetute di importo esiguo, compiute presso lo stesso negoziante, nello stesso giorno. I furbetti delle regole cashback sono e saranno così avvisati tramite messaggio di notifica, sull’app Io della Pubblica Amministrazione.
Se il consumatore non sarà in grado di attestare che le mini-transazioni sono da ritenersi veritiere e conformi alle regole cashback, queste ultime non saranno considerate operazioni di acquisto, bensì operazioni fraudolente e ‘abusive’. Con la conseguenza che saranno stornate, a meno che – appunto – il consumatore non sia in grado di provare di aver agito con onestà e nel rispetto delle regole cashback.
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Come può difendersi il consumatore? 7 giorni di tempo per giustificare le micro-transazioni
A questo punto, è lecito domandarsi quali sono gli strumenti atti a dimostrare che le operazioni sono ‘legali’. Ebbene, l’interessato deve sapere che è possibile fare ricorso, a seguito di compilazione di un modulo ad hoc, ossia un Google Form.
Il messaggio ricevuto dagli acquirenti controllati, attraverso l’app Io, riporta quanto segue: “Se pensi che si tratti di un errore e le tue transazioni sono in regola, hai sette giorni dalla data di invio di questo messaggio per provare che ci stiamo sbagliando! Usa questo modulo online per dichiarare l’oggetto effettivo dell’acquisto a cui corrisponde ciascuna delle transazioni stornate”.
Come appena accennato, nel caso in cui il consumatore non dia risposta circa la transazioni sospette e su cui lo Stato chiede spiegazioni; oppure nel caso in cui non il consumatore non dia elementi concreti e precisi a sostegno della regolarità delle transazioni, le operazioni fraudolente saranno rimosse. Ecco perchè gli osservatori più attenti hanno già previsto uno stravolgimento della classifica Super Cashback. Invece, nelle circostanze nelle quali le operazioni emergano come valide e regolari, saranno pacificamente conteggiate nella classifica.
Concludendo sul tema delle violazione delle regole cashback e delle sanzioni previste, la misura contro i furbetti non comporterà tuttavia la cancellazione degli utenti dal programma. Ciò che sarà eliminato sarà il numero delle transazioni non valide.