In redazione è giunta la richiesta di una lettrice riguardo alla indennità di disoccupazione NASpI: “Cara redazione, ho sentito parlare della necessità di comunicare il reddito presunto per la NASpI entro il 31 gennaio, ma non riesco a capire bene come funziona. Devo farlo anch’io? E riguarda solo chi ha una partita IVA oppure anche altre categorie di lavoratori? Sono davvero confusa, potete aiutarmi a fare chiarezza?”
Cara lettrice, innanzitutto, ti ringraziamo per averci scritto e per aver sollevato un argomento molto importante e spesso poco chiaro. Prima di rispondere alla tua domanda, desideriamo ricordare a tutti i nostri lettori che i consigli forniti nella nostra rubrica non costituiscono una consulenza personalizzata. Per una valutazione specifica del tuo caso, ti invitiamo a rivolgerti a un patronato o a un professionista abilitato.
Di seguito, cercheremo di fare chiarezza sul tema del reddito presunto per i percettori di NASpI.
Cos’è il modello NASpICOM
Il modello NASpICOM (o NASpI Com) è uno strumento fornito dall’INPS per consentire ai percettori di NASpI di comunicare eventuali variazioni che possono influire sull’importo dell’indennità. Tra queste, la comunicazione del reddito presunto è fondamentale per chi svolge attività lavorativa autonoma, parasubordinata o subordinata occasionale.
Questo modello viene utilizzato per dichiarare i redditi che si prevedono di conseguire durante l’anno e serve all’INPS per applicare le riduzioni necessarie sull’importo della NASpI.
La compilazione del NASpICOM deve essere effettuata entro scadenze precise, come il 31 gennaio di ogni anno, ed è obbligatoria per i disoccupati che percepiscono l’indennità NASpI e hanno dichiarato per l’anno precedente un reddito annuo presunto diverso da zero.
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Chi deve comunicare il reddito presunto entro il 31 gennaio
Secondo la normativa vigente, la comunicazione del reddito presunto per l’anno 2025 riguarda i beneficiari di NASpI che svolgono un’attività lavorativa autonoma, parasubordinata (ad esempio, iscritti alla Gestione Separata INPS) o subordinata occasionale (come i contratti intermittenti). La comunicazione deve essere effettuata entro il 31 gennaio 2025 utilizzando il modello NASpICOM.
Questo obbligo è fondamentale nei casi in cui l’attività lavorativa, iniziata o in corso, si sovrapponga alla percezione della NASpI e coinvolga più anni solari, come il 2024 e il 2025. L’INPS richiede queste informazioni per calcolare correttamente la riduzione dell’80% prevista sulla NASpI, che viene applicata rispetto al reddito dichiarato.
ATTENZIONE: Il mancato invio del modulo o la presenza di informazioni incomplete o errate comporta la sospensione dell’erogazione della prestazione spettante.
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Come presentare la comunicazione tramite NASpI COM
Per presentare la comunicazione, è necessario accedere al sito dell’INPS (www.inps.it) utilizzando le proprie credenziali SPID, CIE (Carta d’Identità Elettronica) o CNS (Carta Nazionale dei Servizi). Una volta autenticati, bisogna cercare il servizio NASpICOM e seguire i passaggi per compilare il modulo.
Nel modulo, si devono indicare i dati relativi all’attività lavorativa svolta e il reddito presunto per l’anno 2025. Anche se non si prevede di ottenere redditi (ad esempio, il reddito è pari a zero), è comunque necessario comunicarlo. La mancata comunicazione potrebbe comportare la sospensione del pagamento della NASpI, incluso quello relativo al mese di febbraio.
Comunicazioni proattive dall’INPS
Dal 2025, l’INPS invia una comunicazione personalizzata “proattiva” tramite email, SMS, telefono, PEC e lettere cartacee a tutti i soggetti obbligati a dichiarare il reddito presunto. Questo avviso ha l’obiettivo di ricordare l’adempimento e fornire istruzioni utili per la compilazione del modello NASpICOM.
È quindi fondamentale che i propri contatti (email, numero di cellulare ecc.) siano sempre aggiornati sul portale INPS. Per farlo, è sufficiente accedere all’area personale con le proprie credenziali e verificare i dati registrati. Mantenere i contatti aggiornati permette di ricevere notifiche importanti e di evitare dimenticanze che potrebbero compromettere l’erogazione della NASpI.
Un consiglio finale
Se hai dubbi su come compilare il modulo NASpICOM o non sei sicura di dover comunicare il reddito presunto, ti consigliamo di contattare l’INPS tramite il Contact Center o di rivolgerti a un patronato. Questi enti offrono assistenza gratuita per la gestione delle pratiche relative alla NASpI e ad altre prestazioni.
Grazie ancora per averci scritto e continua a seguire la nostra rubrica per ulteriori aggiornamenti e chiarimenti su lavoro, fisco e previdenza. Se hai altre domande, non esitare a contattarci!