Il Reddito di Libertà rappresenta un importante strumento di supporto economico per le donne vittime di violenza, fornendo un aiuto concreto per favorire l’autonomia e l’inserimento sociale. Con la circolare n. 54 del 5 marzo 2025, l’INPS ha introdotto nuove disposizioni per la gestione del beneficio, stabilendo criteri di accesso più chiari e una procedura semplificata per le richieste. L’aggiornamento normativo si inserisce nel quadro delle politiche di sostegno alle fasce più vulnerabili della popolazione, garantendo una maggiore tutela a chi si trova in situazioni di difficoltà.
Dal 4 marzo 2025, con l’entrata in vigore del decreto 2 dicembre 2024, è stato introdotto un regime transitorio che consente la ripresentazione delle domande precedentemente respinte per insufficienza di fondi. Inoltre, vengono definite le modalità per la presentazione delle nuove istanze a partire dalla data di apertura ufficiale del servizio INPS. In questo articolo, analizziamo le novità più rilevanti e le istruzioni operative per accedere al contributo.
Cos’è il Reddito di Libertà
Il Reddito di Libertà è un aiuto economico pensato per favorire l’autonomia delle donne vittime di violenza, con un aumento del contributo da 400 a 500 euro al mese, rispetto alla precedente misura, per un periodo massimo di 12 mesi, erogato in un’unica soluzione. Il sussidio è destinato alle donne con o senza figli, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni o dai servizi sociali.
Questo strumento è stato introdotto con il D.P.C.M. del 17 dicembre 2020 e successivamente regolato dalla circolare n. 166 dell’8 novembre 2021, che ne ha definito i criteri di ripartizione per il 2020. L’evoluzione normativa è proseguita con ulteriori disposizioni e fondi stanziati nelle annualità successive, fino alla legge di Bilancio 2024, che ha reso strutturale la misura incrementando il fondo di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026.
Il sussidio è compatibile con altre misure di sostegno al reddito, come l’Assegno di Inclusione (ADI).
Periodo transitorio: riapertura delle domande non accolte
Per consentire alle beneficiarie escluse per insufficienza di fondi di accedere nuovamente al Reddito di Libertà, il decreto prevede un periodo transitorio. In particolare:
- Le domande non accolte per incapienza di budget possono essere ripresentate dal 5 marzo al 18 aprile 2025.
- Le richieste devono essere inoltrate all’INPS tramite i Comuni, che hanno il compito di verificare il permanere dei requisiti prima della trasmissione.
- Le domande ripresentate avranno priorità rispetto a quelle nuove.
Modalità di presentazione della domanda
A partire dal 19 aprile 2025, e comunque dalla data comunicata dall’INPS con apposito messaggio, sarà possibile presentare nuove domande di Reddito di Libertà. La richiesta dovrà essere effettuata attraverso i Comuni di residenza, che provvederanno all’inoltro all’INPS tramite il servizio online “Prestazioni sociali dei comuni”, accessibile dal portale INPS.
Per la domanda si utilizza il modulo SR208, denominato “Domanda Reddito di Libertà”, disponibile sul sito INPS nella sezione “Moduli”.
Procedura per i Comuni
I Comuni potranno:
- Accedere al servizio “Trasmissione domande, istruzioni e software delle prestazioni sociali”.
- Visualizzare le domande presentate e individuare quelle non accolte per insufficienza di budget.
- Ripresentarle utilizzando l’apposita funzione dopo aver verificato la sussistenza dei requisiti.
- Rilasciare all’interessata una copia della domanda ritrasmessa, con il numero identificativo, la data e l’ora di trasmissione originaria.

Conclusioni e allegati
Il Reddito di Libertà è esente da imposte, in quanto rientra tra i contributi assistenziali erogati da enti pubblici. Per il 2025, le risorse finanziarie saranno ripartite su base regionale, con la possibilità per le Regioni di integrare i fondi con risorse proprie trasferite all’INPS.
Dopo il periodo transitorio, le donne in possesso dei requisiti potranno presentare nuove domande utilizzando il modulo SR208, disponibile nella sezione “Moduli” del sito istituzionale dell’INPS. Le domande devono essere trasmesse dai Comuni di residenza tramite il servizio online “Prestazioni sociali dei comuni”, disponibile sul portale INPS.
Per ulteriori approfondimenti è possibile consultare la Circolare numero 54 del 5 marzo 2025.
INPS, Circolare numero 54 del 05-03-2025 (160,8 KiB, 0 hits)
Modello SR208, Domanda Reddito di Libertà (169,5 KiB, 0 hits)
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