Il reddito di emergenza è una misura inclusa nel decreto Rilancio dello scorso anno, specificamente mirata ad aiutare le famiglie in difficoltà. Al momento lo stato di emergenza non è stato prorogato e terminerà quasi certamente il 31 marzo 2022; per tale ragione non si è più tornati a parlare di questo specifico sussidio, sul quale – a dire il vero – negli ultimi tempi vi è stata ben poca chiarezza da parte delle istituzioni, ma sono ancora migliaia le famiglie che aspettano una sua proroga almeno per i primi mesi del 2022. D’altronde il REM condivide con l’espressione ‘stato di emergenza’, parte del nome. E già questo lascia intuire che per il momento il discorso sul reddito di emergenza potrebbe essere ormai chiuso.
Esclusa dalle misure previste nella legge di Bilancio 2022, nonostante i tanti rinnovi, deroghe e rifinanziamenti disposti, la misura di sostegno a chi ha un Isee inferiore ai 15 mila euro non ha ricevuto la attesa proroga neanche dal Milleproroghe; forse proprio a seguito della decisione di non allungare oltre il 31 marzo lo stato di emergenza dopo 2 anni, per il miglioramento delle note ragioni di ordine sanitario.
Insomma, le risorse finanziarie che in un primo tempo erano state indirizzate verso altre finalità e che avrebbero dovuto rivitalizzare il reddito di emergenza non ci sono più e non vi è al momento alcuna ipotesi di poterlo rivedere in azione. Vediamo qualche dettaglio in proposito.
Reddito di emergenza: una piccola speranza per il primo trimestre del 2022
Siamo al momento sul terreno delle mere ipotesi, giacché non sono giunte per ora notizie ufficiali circa una possibile proroga del reddito di emergenza. Certo è però che il dibattito sull’opportunità di confermare il reddito di emergenza almeno per i primi mesi del 2022, prosegue. Al momento l’effettiva convergenza a livello politico attiene alla fine dello stato di emergenza in sé.
Ecco perché, quanto meno in linea teorica, non ci sarebbe ragione di non allungare – almeno per i primi mesi del 2022 con una mini-proroga ad hoc – una misura di sostegno di ambito emergenziale.
Non si può dimenticare che le condizioni dei lavoratori, soprattutto gli autonomi (commercianti, artigiani ed autonomi) restano infatti ben poco chiare e le aspettative di ripresa non sono nitidissime. E molte famiglie continuano a fare fatica a sostenere le varie spese e scadenze mensili, anche a causa del caro bollette. Ragionare dunque su un possibile o probabile allungamento del reddito di emergenza al 2022, come già successo per altre misure, appare giustificabile e auspicabile. Visto anche che il REm riguarda le fasce della popolazione escluse da altri aiuti.
Proroga reddito di emergenza, ultime notizie
Certo che è che i beneficiari della misura auspicano la conferma della stessa per i primi mesi del 2022, e c’è un fattore che potrebbe davvero portare alla conferma. Infatti, da quando applicato lo stato di emergenza, per ciascuna proroga apposta a quest’ultimo, analoga sorte ha riguardato anche il reddito di emergenza. D’altronde, con la proroga dello stato di emergenza al 31 marzo 2022, vi è stata già la conferma di alcune misure e procedure attualmente vigenti. Ci riferiamo – ad esempio – al pagamento anticipato delle pensioni per chi va a ritirarle direttamente in Posta, valevole anche per gennaio del prossimo anno.
Un altro nodo sarebbe quello di ambito economico: quale sarebbe la spesa da sostenere da parte dello Stato? In effetti, nel caso vi fosse la volontà politica, non mancherebbe tuttavia l’ostacolo rappresentato dal costo per le casse dello Stato. Si tratterebbe di spendere qualcosa come 700 milioni di euro per rifinanziare la misura, e non sono pochi – visti anche gli altri investimenti del periodo.
In ogni caso, individuati i fondi e dopo l’emanazione di un decreto ad hoc, sarebbe poi compito dell’INPS, quello di recepire la norma con circolare. All’Inps anche il compito di ricevere le domande ed erogare i versamenti. Comunque non resta che attendere le prossime settimane, per scoprire se il reddito di emergenza sarà davvero esteso al 31 marzo 2022 o se il suo percorso terminerà con la fine del 2021.