L’assegno di inclusione di agosto dovrebbe essere messo in pagamento dall’INPS il 14 o 16 e successivamente il 27 agosto. Vista la festività del Ferragosto la normale data del 15 viene leggermente anticipata o posticipata. Le date comunque sono abbastanza flessibili come abbiamo visto nei mesi scorsi infatti c’è chi riceve l’accredito in anticipo e chi invece leggermente in ritardo.
In ogni caso la regola vuole che quando il contributo venga erogato per la prima volta, l’importo viene precaricato automaticamente sulla carta: i beneficiari della misura – nel caso caso in cui avessero fatto domanda e/o firmato il Pad, ossia il patto di attivazione digitale, nel corso del mese di luglio – potranno ritirare la Carta ADI presso Poste Italiane per la prima volta proprio intorno al 14 o 16 agosto 2024.
Il discorso cambia, invece, per quanti hanno già percepito una mensilità dell’assegno di inclusione e che continuano ad essere in possesso dei requisiti per poterlo ricevere. Il contributo, in questo caso, arriverà il 27 agosto.
Carta ADI, le date di accredito ad agosto
Come osservato negli ultimi mesi, l’assegno di inclusione viene accreditato in due date distinte: il 14 o il 16 agosto (il 15 è ferragosto e quindi il festivo si salta) e il 27 agosto. È stato l’INPS a fornire il calendario per l’erogazione del sussidio, spiegando che queste sono le date in cui viene distribuito il sostegno economico destinato alle famiglie in difficoltà, in particolare quelle con minori, anziani sopra i 60 anni o persone con disabilità.
Ma perché l’assegno di inclusione viene erogato in due momenti diversi? Il motivo è semplice: la prima data, che corrisponde al 14 o 16 agosto, riguarda i beneficiari che ricevono il contributo per la prima volta. Sono coloro che hanno presentato la richiesta di accesso al sostegno e hanno sottoscritto il Patto per l’Inclusione Sociale (Pad) a luglio. Questo mese, in altre parole, ricevono il primo pagamento.
Quando l’assegno di inclusione viene erogato per la prima volta, l’accredito viene effettuato sulla carta prima che questa venga ritirata presso un ufficio postale. L’operazione avviene il 15 del mese successivo a quello in cui tutte le pratiche relative all’avvio del servizio sono state completate.
Va ricordato, infatti, che per poter beneficiare del sussidio è necessario iscriversi alla piattaforma Siisl e sottoscrivere il Pad. Non basta presentare la domanda per vedersi riconosciuto il contributo.
Il 27 agosto, invece, è la data in cui ricevono l’assegno di inclusione coloro che hanno già ottenuto una mensilità e che continuano a soddisfare i requisiti per accedere alla misura.
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Come verificare l’accredito su Carta ADI
L’assegno di inclusione viene accreditato su una carta dedicata, fornita da Poste Italiane. Questa carta di inclusione funziona in modo simile a quella utilizzata in passato per il reddito di cittadinanza.
I beneficiari ricevono una carta di debito standard, utilizzabile per vari pagamenti, anche se con alcune limitazioni come ad esempio l’acquisto di prodotti legati al gioco d’azzardo.
Il saldo della carta può essere facilmente verificato:
- Presso qualsiasi sportello ATM Postamat, inserendo la carta e il PIN.
- Rivolgendosi a uno degli sportelli di Poste Italiane.
- Utilizzando i servizi telefonici disponibili: 800.666888 per chi chiama da rete fissa e 06.45266888 per chi chiama da cellulare.
È importante ricordare che l’erogazione dell’assegno di inclusione non comporta automaticamente il diritto all’assegno unico per i figli, a differenza di quanto avveniva con il reddito di cittadinanza. Per ricevere l’assegno unico, è necessario presentare una richiesta specifica all’INPS.
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Sospensione dell’Assegno di Inclusione ad agosto 2024
Alcuni beneficiari potrebbero subire la sospensione del pagamento mensile dell’Assegno di Inclusione. Questo accade, come specificato nel messaggio INPS n. 2132 del 5 giugno 2024, se non ci si presenta presso i servizi sociali per avviare il percorso di inserimento lavorativo e sociale previsto dalla misura.
Ai beneficiari viene dato un termine di 120 giorni per presentarsi la prima volta, a prescindere dall’avvenuta convocazione: ciò significa che, anche in assenza di un invito formale da parte dei servizi sociali del Comune di residenza, è comunque necessario recarsi presso gli uffici per chiedere informazioni, altrimenti si rischia di perdere il diritto all’Assegno.
A partire da giugno 2024, come comunicato dall’INPS, sono state avviate le prime sospensioni dell’assegno, che possono essere definitive o revocate. È possibile riottenere l’ADI se la mancata presentazione è giustificata o se non si è ricevuta la convocazione e ci si presenta successivamente ai servizi sociali.
La perdita definitiva dell’Assegno si verifica invece quando il beneficiario riceve la convocazione dai servizi sociali ma non si presenta entro 120 giorni, senza un valido motivo per l’assenza.
Ricordiamo inoltre che la sospensione dell’ADI può avvenire anche in seguito, se il beneficiario non si presenta ogni 90 giorni per aggiornare la propria situazione o per altre ragioni oppure se non si presenta all’incontro con i centri per l’impiego per la sottoscrizione del PSP, Patto di Servizio Personalizzato, entro 60 giorni.
A quanto ammonta l’assegno di inclusione
L’assegno di inclusione può raggiungere un tetto massimo di 6.000 euro all’anno, ovvero 500 euro mensili. Questo importo base va moltiplicato per il parametro specifico della scala di equivalenza. Inoltre, chi ne ha diritto può ricevere un contributo aggiuntivo per l’affitto, che può arrivare fino a 380 euro al mese.
Questi importi possono aumentare rispettivamente a 7.560 euro e 1.800 euro all’anno nel caso in cui il nucleo familiare includa persone di età superiore a 67 anni, oppure se ci sono anziani e persone con disabilità o non autosufficienti all’interno della famiglia.
Secondo i dati resi noti dall’INPS il 30 giugno 2024, l’importo medio mensile dell’assegno di inclusione si attesta a circa 618 euro.