Dal primo febbraio saranno valevoli nuove regole in tema di Green pass e obblighi di comportamento, per ragioni di tutela della salute ed in risposta ad una pandemia che continua a persistere, pur se con effetti certamente meno allarmanti rispetto alla situazione pre-vaccini.
A partire dal primo febbraio 2022 la certificazione verde, in versione base o rafforzata, è richiesto infatti per andare alle poste, in banca e nei negozi, ma il Dpcm del 21 gennaio indica un elenco dei posti che restano esenti da questo obbligo poiché legati a esigenze essenziali.
Di seguito intendiamo fare il punto della situazione, onde capire di preciso che cosa cambia circa gli obblighi Green pass. Chi non è ancora vaccinato quali limitazioni subirà? e a quali luoghi avrà comunque accesso, pur senza certificazione verde? Scopriamolo in questa sintetica guida pratica.
Obbligo Green pass: è richiesto per andare alle poste, in banca e nei negozi
Lo abbiamo appena accennato: tempi duri per i no-vax, in considerazione delle recenti scelte del Governo, che non velatamente intendono spingere alla vaccinazione tutti coloro che non l’hanno ancora fatta. La linea delle progressive restrizioni sta dando i suoi frutti, o almeno questo è ciò che sicuramente pensano all’interno dei palazzi del Governo. Nelle ultime settimane sono cresciute le nuove vaccinazioni, così come le somministrazioni di dosi booster, e lentamente ma inesorabilmente ci si sta avvicinando a quella che gli esperti chiamano ‘immunità di gregge’.
Ma cosa cambia di fatto dal primo febbraio, per chi non ha fatto il vaccino? Ebbene, oltre alle multe per gli over 50 che non si sono vaccinati, la giornata di martedì primo febbraio segna la svolta, per quanto attiene all’accesso a numerosi luoghi pubblici. Non ci sono dubbi: occorrerà la certificazione verde – base o rafforzata – per accedere alla banca, posta, negozi e centri commerciali, a parte alcune esclusioni, già elencate nel Dpcm ad hoc, datato 21 gennaio 2022.
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Obbligo di vaccinazione, sì o no?
Di fatto non è un obbligo di vaccinazione, ma quasi, giacché per entrare in una filiale di un istituto di credito, agli sportelli delle poste per ritirare la pensione, per comprare le sigarette dal tabaccaio e per fare shopping nei centri commerciali, sarà necessario aver ottenuto e portare con sé la certificazione verde o green pass. Essa sarà da esibire in caso di verifiche e controlli.
D’altronde, le regole approvate dal Governo nelle ultime settimane hanno allargato sempre di più gli ambiti di applicazione del Green pass rafforzato o base, obbligatorio per salire su tutti i mezzi di trasporto; per andare dal parrucchiere o dall’estetista, e per una serie di altri servizi per i quali è obbligatorio essere vaccinati, guariti oppure in certi casi aver eseguito un tampone negativo.
Quali sono le esclusioni previste?
Le esclusioni sopra accennate si riferiscono, invece, a quei luoghi che vendono beni alimentari o comunque di prima necessità, ossia tutti quei prodotti indispensabili per ogni cittadino e che non possono essere sostituiti con un altro bene. Pertanto, non vi sarà obbligo di green pass per accedere ai supermercati, alimentari, negozi per animali e pescherie. Resterà libero l’accesso ai benzinai e l’acquisto – anche senza Green pass – nei locali di vendita di combustibile per uso domestico e per riscaldamento.
Pertanto, per comprare pane, pasta, bevande ed altri alimenti non occorrerà aver fatto il vaccino anti-covid, mentre l’obbligo Green pass varrà per coloro che vogliono acquistare tutti quei beni che non rientrano tra quelli di prima necessità, di cui cioè si ha diritto di disporre quotidianamente. Ben si comprende insomma che l‘estensione dell’obbligo Green pass, a partire dal primo febbraio, è davvero notevole.
Altra importante esclusione, mirata a salvaguardare un differente diritto del cittadino, è quella legata al perdurare della possibilità di accedere agli edifici delle forze dell’ordine e agli uffici giudiziari, onde sporgere denuncia ai carabinieri o richiedere un intervento giudiziario per tutelare persone minori di età o incapaci.
Si precisa altresì che in altri esercizi – quali ad esempio farmacie, negozi di ottica o mercati – si potranno esclusivamente comprare beni di prima necessità. Sarà possibile altresì recarsi dal veterinario, senza certificazione verde, base o rafforzata. E in linea generale, anche i no vax continueranno ad avere accesso alle strutture sanitarie e sociosanitarie.
Controlli e sanzioni
Ricordiamo infine che, in base alle norme recentemente predisposte, saranno previsti controlli a campione per il rispetto delle nuove regole in tema di Green pass.
Per chi trasgredisce non vi sono sconti, in quanto le multe previste oscillano da un minimo di 400 ad un massimo 1000 euro, anche per chi non controlla.
Durata del green pass dal primo febbraio
Infine, dal primo febbraio il Green pass avrà una durata semestrale e scatta anche il vaccino obbligatorio per gli over 50: se non si vaccineranno, scatterà una sanzione nei loro confronti.
Pertanto chi è vaccinato con la prima dose da più di 14 giorni oppure con la seconda dose, la certificazione verde avrà una durata di 6 mesi e non più di 9.