Negli ultimi giorni si è parlato molto della novità che esclude titoli di Stato, buoni fruttiferi postali e libretti di risparmio dal patrimonio mobiliare ai fini ISEE, ma quella non è l’unica modifica importante. Con la circolare INPS n. 73 del 3 aprile 2025, l’Istituto ha fornito tutte le istruzioni operative relative alle modifiche al Regolamento ISEE, introdotte dal D.P.C.M. 13/2025, che ha aggiornato e integrato il D.P.C.M. 159/2013.
Le novità coinvolgono sia la compilazione della DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), sia la valutazione di particolari situazioni reddituali, patrimoniali e familiari, con particolare attenzione ai soggetti con disabilità e ai casi di immobili inagibili. Vediamo insieme le principali modifiche.
Quali norme sono state recepite nel Regolamento ISEE
Con il D.P.C.M. n. 13 del 14 gennaio 2025, entrato in vigore il 5 marzo 2025, il Regolamento ISEE è stato aggiornato per recepire alcune disposizioni normative già in vigore, ma finora non formalmente inserite nel testo regolamentare. In particolare:
- È stata confermata l’esclusione dai redditi ISEE di prestazioni assistenziali, previdenziali o indennitarie legate a disabilità, se non già incluse nel reddito IRPEF.
- È stata introdotta una maggiorazione del parametro della scala di equivalenza per ogni componente del nucleo con disabilità media, grave o non autosufficiente (+0,5).
- È stato ufficializzato l’utilizzo della DSU precompilata, con dati forniti direttamente da INPS e Agenzia delle Entrate.
- È stato modificato il periodo di validità della DSU, che ora scade sempre il 31 dicembre dell’anno di presentazione.
- L’anno di riferimento per il patrimonio mobiliare e immobiliare è stato fissato al secondo anno precedente alla presentazione della DSU.
- È stata ampliata la possibilità di utilizzare l’ISEE corrente anche in caso di variazioni patrimoniali rilevanti.
L’esclusione di titoli di Stato e libretti postali dall’ISEE
Una delle modifiche più rilevanti introdotte dal nuovo comma 4-bis dell’art. 5 del Regolamento ISEE riguarda l’esclusione, fino a 50.000 euro complessivi per nucleo familiare, di:
- Titoli di Stato (es. BOT, BTP, CCT)
- Buoni fruttiferi postali, anche se trasferiti allo Stato
- Libretti di risparmio postale
Dal 3 aprile 2025, questi strumenti non vanno più conteggiati nel patrimonio mobiliare indicato nella DSU, a condizione che il loro valore complessivo non superi i 50.000 euro. Se invece tale soglia viene superata, la parte eccedente deve comunque essere dichiarata.
Per chi compila la DSU precompilata, è necessario verificare ed eventualmente correggere il valore dei rapporti finanziari precaricati dall’Agenzia delle Entrate per applicare correttamente la nuova esclusione.
Leggi anche: DSU Isee 2025, come escludere i titoli di Stato dal Modello? Ecco la guida pratica e alcuni esempi
Nuovo modello DSU e istruzioni aggiornate
Contestualmente, l’INPS ha reso disponibile il nuovo modello DSU, aggiornato con:
- Riferimenti puntuali (righi, colonne, codici) ai dati fiscali del 2023, da utilizzare per le DSU presentate nel 2025;
- Una nuova legenda per il Quadro FC2 (patrimonio mobiliare) e per il Quadro S5 della DSU corrente;
- Una precisazione importante: non rilevano ai fini ISEE gli immobili distrutti o dichiarati inagibili a causa di calamità naturali, se indicati correttamente (riferimento: art. 1, comma 667, legge n. 207/2024).
Nuova DSU necessaria per chi vuole applicare le nuove regole
Chi ha già presentato la DSU nel 2025 prima del 3 aprile, può presentarne una nuova per beneficiare delle novità introdotte dal comma 4-bis (esclusione titoli e libretti), in particolare se intende rettificare il patrimonio mobiliare dichiarato. La nuova modulistica è disponibile sul portale INPS alla voce:
“ISEE Portale Unico” > sezione “Informazione” > “Modulistica e Modelli”
Riepilogo delle principali novità ISEE 2025
Ecco un riassunto chiaro delle modifiche introdotte:
- Esclusione, fino a 50.000 euro, di titoli di Stato, libretti e buoni postali dal patrimonio ISEE;
- Inserimento ufficiale nella normativa ISEE di regole già previste (es. DSU precompilata, durata annuale DSU, estensione ISEE corrente);
- Nuove regole per soggetti con disabilità: esclusione di trattamenti, aggiornamento scala di equivalenza;
- Esclusione dal calcolo ISEE degli immobili inagibili a causa di eventi calamitosi;
- Obbligo di presentare una nuova DSU se si vuole applicare la nuova disciplina.
Conviene rifare l’ISEE? Ecco cosa valutare
Chi ha già presentato la DSU nel 2025, prima dell’entrata in vigore delle nuove istruzioni, dovrebbe valutare se rifarla per beneficiare delle novità introdotte, in particolare l’esclusione dei titoli di Stato e dei libretti postali fino a 50.000 euro. Questa modifica, infatti, può abbassare sensibilmente il valore dell’ISEE, con effetti positivi sull’accesso a bonus, agevolazioni e prestazioni sociali.
In caso di dubbi, è sempre consigliabile rivolgersi a un CAF o a un professionista abilitato, che potrà analizzare la singola situazione familiare e patrimoniale e fornire assistenza nella compilazione della nuova DSU.
Per un approfondimento tecnico e dettagliato, è possibile consultare il testo completo della circolare INPS n. 73 del 3 aprile 2025, tramite questo link.
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