A breve gli insegnanti precari della scuola pubblica potranno presentare la domanda di Naspi. In quale modo deve essere effettuata questa pratica? E soprattutto quali sono i soggetti che hanno diritto a farlo? L’istanza da presentare in questo periodo è quella relativa all’anno scolastico 2023/2024. La possono inoltrare gli insegnanti che hanno perso il lavoro in modo involontario: l’Inps, nel momento in cui si verifica questa situazione, riconosce un’indennità pari alla metà dei contributi che l’insegnante ha versato nel corso dell’ultimo quadriennio.
Per poter accedere alla Naspi è necessario un requisito ben preciso – oltre alla perdita involontaria del lavoro -: aver versato almeno 13 settimane di contributi nell’arco degli ultimi quattro anni.
Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo come possono accedere alla Naspi i docenti.
Naspi insegnanti: come funziona
Gli insegnanti precari si potrebbero trovare, nell’arco di breve tempo, nella situazione di dover presentare la domanda per la Naspi. A giugno, infatti, molti contratti a termine giungeranno alla loro scadenza naturale: una situazione che permette di accedere alla Naspi in attesa di poter sottoscrivere un nuovo contratto.
Possono accedere alla disoccupazione gli insegnanti che perdono in maniera involontaria il posto di lavoro. La misura viene riconosciuta a quanti vengano licenziati o a chi scada il contratto a termine. Essendo una situazione che coinvolge principalmente la pubblica amministrazione è necessario effettuare una distinzione molto importante: la Naspi è riconosciuta unicamente a quei soggetti che hanno sottoscritto un contratto a tempo determinato. Anche se vengono licenziati, non possono accedere alla Naspi gli insegnanti che hanno un contratto a tempo indeterminato.
Scuola pubblica, a chi spetta la disoccupazione Naspi
Volendo sintetizzare al massimo la Naspi, all’interno della scuola pubblica, spetta unicamente agli insegnanti precari, ossia a quelli che hanno un contratto di lavoro a termine. È possibile accedere alla Naspi nel momento in cui:
- il soggetto viene licenziato;
- il contratto a termine arriva alla sua scadenza naturale;
- il docente si dimette per giusta causa;
- per quanti si dimettono nel periodo tutelato di maternità/paternità.
I requisiti per accedere alla Naspi scuola
Nel 2024 è previsto un unico requisito per poter accedere alla Naspi: aver raggiunto almeno 13 settimane di contributi, che devono essere stati maturati nel corso dei quattro anni precedenti alla presentazione della domanda. Oltre a questo il lavoratore deve aver perso involontariamente il lavoro.
È possibile accedere all’indennità di disoccupazione anche dopo aver tenuto una supplenza breve, purché siano stati maturati i requisiti richiesti nell’arco dei 48 mesi precedenti.
C’è un particolare a cui gli insegnanti devono prestare la massima attenzione: non è sufficiente che il contratto a tempo determinato sia scaduto per avere diritto all’indennità. Ma è necessario essere disoccupati. Nel caso in cui il precario dovesse avere altri contratti in corso, la Naspi non viene riconosciuta.
Naspi per gli insegnanti precari: gli importi previsti
Temporalmente la durata della Naspi è pari alla metà dei contributi che sono stati versati nel corso degli ultimi quattro anni. Sempre che, in precedenza, non ci siano stati degli altri periodi che abbiano dato diritto ad ottenere l’indennità di disoccupazione. In altre parole l’insegnante precario che abbia lavorato interamente nel periodo compreso tra il 1° settembre 2023 ed il 30 giugno 2024 ha la possibilità di riceve l’indennizzo per cinque mesi.
Nel caso in cui, invece, dovesse aver lavorato unicamente per sei mesi, potrà aver diritto alla Naspi solo per tre mesi.
A variare, inoltre, sono gli importi che spettano ai potenziali beneficiari. Il loro ammontare, infatti, è condizionato dalla retribuzione mesi del periodo lavorato. Nel caso in cui la retribuzione media sia pari a 1.425,21 euro, si ha diritto al 75% di questo importo. Nel caso in cui sia superiore, spetta il 75% di 1.425,21 euro a cui si deve aggiungere il 25% della differenza della media ottenuta e 1.425,21 euro. L’importo non potrà superare i 1.550,42 euro.
Quando e come fare domanda
La domanda di NASpi può essere fatta autonomamente dagli insegnanti tramite il sito dell’INPS, tramite contact center oppure tramite patronato.
Dal sito dell’INPS si può accedere alla nuova procedura seguendo il percorso: “Sostegni, Sussidi e Indennità – Per Disoccupati – NASpI indennità mensile di disoccupazione”. Allo stesso modo si può accedere scrivendo NASpI nella barra di ricerca del sito web INPS e cliccando sui risultati proposti.
Ricapitolando la disoccupazione NASpI può essere richiesta tramite i consueti canali telematici:
- servizi online per il cittadino con accesso tramite SPID e CiE;
- con l’ausilio di un patronato;
- tramite contact center INPS numero verde 803164 gratuito da fisso e 06164164 da mobile a tariffazione al minuto.
La domanda può essere presentata direttamente dai docenti nel momento in cui scade il contratto a termine. L’operazione può essere effettuata unicamente in modalità telematica. Nel caso in cui si sia in possesso delle credenziali necessarie è possibile presentare la domanda direttamente sul sito dell’Inps.
Quello che è importante rispettare sono le tempistiche di presentazione dell’istanza. Non devono trascorrere più di 68 giorni dal termine del rapporto di lavoro, in caso contrario il diritto alla Naspi decade. È possibile presentare la domanda il giorno dopo la scadenza del contratto, ma l’indennità inizierà ad arrivare solo e soltanto a partire dall’ottavo giorno di disoccupazione. Nel caso in cui, invece, l’istanza sia inoltrata dopo l’ottavo giorno, l’indennità spetterà dal giorno successivo rispetto a quello nel quale l’istanza è stata trasmessa.
Quanto dura la disoccupazione insegnanti?
La normale durata della NASpI varia in base alla storia contributiva di ogni soggetto ed è pari alla metà delle settimane di contribuzione degli ultimi 4 anni, ma non può mai in ogni caso superare le 24 mensilità.
Per gli insegnanti precari della scuola pubblica quindi la NASpI dura fino a settembre ovvero fino alla prossima chiamata.