Quando si pensa ad un mutuo per l’acquisto di una casa si fa riferimento sempre ad un istituto bancario, che tramite accordo eroga una somma di denaro per la compravendita, che il cittadino dovrà restituire a rate mensili in un certo periodo di tempo.
Tuttavia anche l’INPS può erogare un mutuo ipotecario e questo accade esclusivamente agli iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, ovvero i lavoratori con un contratto a tempo indeterminato nel settore pubblico oppure pensionati ex dipendenti pubblici.
Ricordiamo che i dipendenti della Pubblica Amministrazione sono obbligatoriamente tenuti ad iscriversi alla gestione ex INPDAP, ovvero al Fondo per la Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali. Vediamo come funziona il mutuo ipotecario INPS e relative opzioni come l’accollo, la surroga o la rinegoziazione.
Cos’è il mutuo ipotecario INPS e come funziona
Il mutuo ipotecario INPS altro non è che un finanziamento agevolato e a lungo termine che può essere concesso dall’ente previdenziale a chi rispetta determinati requisiti. L’INPS infatti consente agli iscritti alla Gestione Unitaria di accedere alle somme di denaro, tramite mutuo, da destinare all’acquisto di una casa, purché sia una prima abitazione in cui il proprietario vi pone la propria dimora stabile.
Un mutuo di questo tipo si può richiedere anche per sostenere i costi di opere di costruzione o manutenzione di immobili di cui si è proprietari, per acquistare un box auto oppure per finanziare un percorso di formazione scolastico, per sé o per un componente della famiglia, che rilascia un titolo riconosciuto nel paese.
Per poter accedere a questo strumento è necessario essere lavoratori dipendenti nel settore pubblico iscritti all’apposita Gestione Unitaria da almeno un anno, oppure essere pensionati. Sono inclusi nel conteggio anche periodi di lavoro a tempo determinato, tuttavia l’indeterminato è richiesto al momento in cui si avanza la richiesta di accesso al mutuo ipotecario INPS.
Requisiti per accedere al mutuo ipotecario INPS
Una volta che il lavoratore rispetta i requisiti per poter richiedere questo mutuo, deve anche accertarsi che nessun componente del nucleo familiare sia proprietario di altri immobili in Italia. A questo punto si devono verificare anche alcune caratteristiche dell’abitazione per la quale si intende richiedere il mutuo.
La casa da acquistare non deve essere considerata di lusso (è possibile verificarlo tramite le categorie catastali), deve essere situata nel territorio italiano e disponibile alla compravendita, inoltre è requisito essenziale che il proprietario, che è anche il lavoratore pubblico, vi ponga la residenza stabile al suo interno.
Risulta possibile richiedere l’accesso al mutuo INPS anche se si è già proprietari di altre abitazioni solamente in alcune condizioni specifiche: ad esempio se l’immobile è ritenuto inagibile o in particolari casi di successione. Inoltre questa tipologia di mutuo è accessibile solamente se per il beneficiario non sono presenti procedure di sovraindebitamento pendenti.
Va ricordato inoltre che è obbligatorio assicurare l’immobile oggetto della garanzia ipotecaria contro i rischi collegati a incendi, fulmini e scoppi. Questa assicurazione deve essere valida per tutto il periodo in cui è stabilito il mutuo.
Si può cointestare il mutuo ipotecario INPS?
L’INPS chiarisce che è possibile cointestare la domanda di un mutuo di questo tipo al coniuge o alla parte unita civilmente, ma anche al convivente di fatto, purché anche questo soggetto sia iscritto da almeno un anno all’apposita Gestione Unitaria dedicata ai dipendenti e pensionati pubblici. In questo caso si può procedere presentando la domanda con apposito modulo MV81.
Come funziona la surroga con il mutuo ipotecario INPS
Questa tipologia di mutuo è garantita anche a chi intende chiudere un mutuo aperto già con una banca, attraverso il meccanismo della surroga. Tramite questo meccanismo solitamente chi ha un mutuo con una banca può scegliere di spostarlo in un altro istituto bancario, con l’obiettivo di migliorare le condizioni contrattuali, a partire dalla tipologia di tassi di interesse applicata.
Questo è possibile anche tramite mutuo ipotecario INPS, ovvero un dipendente pubblico che rispetta i requisiti stabiliti dall’ente previdenziale (esclusivamente con un contratto a tempo indeterminato nell’amministrazione pubblica o la ricezione della pensione) può chiedere la surroga del mutuo passandolo dalla banca precedente all’INPS.
La surroga non ha costi per il beneficiario, che può accedere a condizioni più vantaggiose rispetto a quelle che aveva nel contratto con la banca. Bisogna comunque dimostrare di essere in regola con i pagamenti e l’importo residuo da restituire è lo stesso.
Quanto dura un mutuo ipotecario INPS
Andando a vedere da vicino le caratteristiche del mutuo ipotecario INPS, la sua durata può essere variabile: da 10 fino a 30 anni. L’INPS specifica che ci sono delle regole da considerare per ciò che riguarda la durata, ovvero:
“La durata massima del piano di ammortamento del mutuo è commisurata all’età del richiedente al momento della presentazione della domanda, considerato che la somma tra età del richiedente e durata dell’ammortamento non può essere maggiore di 80.”
L’INPS prevede un tasso di interesse variabile e uno fisso, proprio come accade per le banche, con importo della rata mensile da restituire che varia in base al totale complessivo del finanziamento e ad altri parametri che riguardano il prestito.
Per fare un esempio pratico, in base alle tabelle INPS più recenti, il tasso di interesse fisso su un mutuo che ha una durata di 25 anni è del 2,84% se la percentuale di intervento INPS è inferiore al 50%, ma sale al 3,04 se questa supera l’80%.
Mutuo ipotecario INPS: importi
L’ente previdenziale ha anche stabilito degli importi precisi massimi erogabili in base alla necessità specifica del cittadino. Per l’acquisto di una nuova abitazione, anche tramite asta, questa soglia massima è di 300.000 euro. Se invece si intende procedere con una ristrutturazione, la soglia scende a 150.000 euro.
Limiti più bassi sono poi stabiliti per altre motivazioni: 75.000 euro per un posto auto e 100.000 euro per l’iscrizione a corsi di formazione.
Come funziona l’accollo con mutuo ipotecario INPS
In alcuni casi i mutui aperti presso una banca possono subire un accollo, ovvero una terza persona interviene a rimborsare il finanziamento al posto del beneficiario. Questo può accadere ad esempio nel caso di coniugi o parenti stretti.
Nel caso del mutuo ipotecario INPS, questo deve necessariamente essere intestato a soggetti che sono iscritti al Fondo di Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali, altrimenti non si può favorire della portabilità del mutuo verso l’INPS.
L’unica possibilità in questi casi quindi prevede che il mutuo sia del tutto accollato alla persona iscritta al Fondo, dimostrando comunque la documentazione che ne prova il passaggio, se l’altra non è iscritta.
Rinegoziazione del mutuo ipotecario INPS
Infine vi è la possibilità di procedere con la sospensione oppure la rinegoziazione del mutuo ipotecario INPS. Questo tuttavia deve essere giustificato da un evento critico, come casi di malattia, decesso (anche del coniuge), nel caso di perdita del lavoro, in caso di eventi calamitosi oppure gravi stati di emergenza secondo quanto disposto dalle autorità.
Va ricordato che, ad esclusione di questi casi, il mancato pagamento di una rata comporta l’applicazione di interessi di mora e dopo 7 rate non pagate viene disposta la risoluzione del contratto.
Come accedere ad un mutuo ipotecario INPS
Per richiedere l’accesso a questo tipo di mutuo è necessario presentare una domanda apposita, all’ente previdenziale, a partire dal 15 gennaio fino al 30 novembre di ogni anno. Solamente per il 2024 la finestra temporale è disposta dal 15 febbraio al 30 novembre.
FAQ e Regolamento Mutuo INPS
Per ogni dubbio in materia l’utente è tenuto a seguire il regolamento INPS per la concessione dei mutui ipotecari e le relative FAQ (domande e risposte) reperibili entrambi in formato PDF dal sito dell’Istituto.