Nell’arco di quattordici mesi la Bce ha aumentato per dieci volte i tassi d’interesse. Le conseguenze, per quanti hanno sottoscritto dei mutui, sono pesanti, soprattutto per chi si trova ad avere un mutuo a tasso variabile: siamo davanti, a tutti gli effetti, ad un record di aumento tassi mutui. L’obiettivo di Francoforte è quello di portare l’inflazione sotto la soglia del 2% inizia ad essere centrato. Purtroppo, però, la politica monetaria ha iniziato a pesare fin troppo sulle spalle di famiglie ed imprese che devono gestire mutui e finanziamenti.
A darci un’idea chiara di quanto stia accadendo nel corso di questi mesi è la Cgia di Mestre, che ha messo in evidenza come tra l’agosto 2023 e lo stesso mese 202 i crediti concessi alle aziende dalle banche siano calati del 7,7%. Soffermandosi in maniera particolare sui finanziamenti erogati alle realtà imprenditoriali, i crediti concessi dalle banche risultano essere calati del 7,7%. Peggio ancora è quanto sta accadendo alle aziende con meno di venti addetti, per le quali i finanziamenti sono calati del 20%.
Mutui: record di negoziazioni
Una delle conseguenze della stretta monetaria è stata il boom di rinegoziazione dei mutui. Molte famiglie, nel tentativo di mettersi al sicuro dal rincaro delle rate, hanno chiesto un allungamento del piano di ammortamento del finanziamento ipotecario. In molti casi si è passati da un mutuo a tasso variabile ad uno a tasso fisso.
Nel corso dei primi nove mesi del 2023, l’Abi – l’Associazione Bancaria Italiana – ha quantificato l’ammontare dei mutui rinegoziati in 17,4 miliardi di euro contro i 5,1 miliardi dello stesso periodo del 2022.
Giusto per comprendere cosa stia accadendo in Italia, è importante dare uno sguardo a quanto stia accadendo nel resto del mondo: nel periodo compreso tra i mesi di gennaio e settembre 2023, in Italia la rinegoziazione dei mutui è stata pari al 34,4%, contro il 24,4% del resto della zona euro.
Cos’è la rinegoziazione del mutuo
Rinegoziare un mutuo implica la modifica delle clausole contrattuali direttamente con l’istituzione finanziaria che ha concesso il prestito. Questa procedura è completamente gratuita e si rivela un valido strumento per evitare l’accumularsi di oneri finanziari che potrebbero diventare eccessivamente gravosi da sopportare.
Come richiedere una rinegoziazione
Se desiderate avviare il processo di rinegoziazione del vostro mutuo, il procedimento è incredibilmente agevole. Basta inviare una lettera raccomandata con avviso di ricevimento alla vostra istituzione bancaria, nella quale vengono chiaramente indicate le modifiche desiderate alle condizioni contrattuali. Nel caso in cui la vostra banca accetti le vostre richieste, si procederà con la rinegoziazione del contratto; in caso contrario, la situazione rimarrà invariata.
È importante sottolineare che la rinegoziazione del mutuo è completamente gratuita per il cliente. Ciò significa che non vi saranno addebitati costi notarili supplementari, e, se l’accordo viene raggiunto, è fondamentale tenere presente che:
- non si perdono i vantaggi fiscali inizialmente previsti nel contratto originale;
- non saranno addebitate commissioni bancarie o altri costi aggiuntivi;
- non saranno richieste o addebitate ulteriori spese o tasse;
- le garanzie precedentemente stabilite per il contratto originario saranno ancora in vigore per il mutuo rinegoziato.
Cos’è e come funziona il Fondo di Solidarietà per i Mutui
Le famiglie italiane sono in evidente difficoltà nella gestione delle rate dei mutui: il gap di dieci punti percentuali pesa fin troppo sulle tasche. Nel tentativo di venire in loro soccorso l’Abi – l’Associazione Bancaria Italiana – ha messo a punto una nuova guida al Fondo di Solidarietà.
Le istruzioni fornite ai consumatori si soffermano principalmente su Fondo di solidarietà per i mutui relativi all’acquisto della prima casa. Anche conosciuto come Fondo Gasperini, questo strumento vede collaborare banche ed istituzioni pubbliche a fornire un sostegno alle famiglie.
Hanno la possibilità di accedere al fondo di solidarietà dei mutui i cittadini che hanno perso il lavoro. In alternativa vi possono accedere quanti hanno dovuto subire la riduzione o la sospensione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni. Possono accedere al fondo anche le persone alle quali sia stato riconosciuto un handicap grave o nel momento in cui sia sopraggiunta la morte di uno dei mutuatari.
Fino al 31 dicembre 2023 i diretti interessati hanno la possibilità di richiedere la sospensione dei mutui senza indicare l’Isee. La misura è stata estesa anche ai lavoratori autonomi, ai liberi professionisti ed agli imprenditori individuali, che hanno registrato un calo del proprio fatturato.
A quali mutui si applica l’agevolazione
Per quali mutui si applica questa particolare misura? Coinvolti in questa misura sono, in prima istanza, sono gli immobili che sono adibiti a prima abitazione non di lusso. L’importo del finanziamento non deve superare i 250.00 euro.
Sono coinvolti in questa misura anche i mutui in ammortamento da almeno un anno, che non stiano godendo di eventuali agevolazioni pubbliche o di polizze assicurative, che siano in grado di coprire le rate sospese per gli eventi che sono previsti nella misura.
Hanno la possibilità di usufruire di questa particolare agevolazione anche i mutui per i quali ci sia un ritardo del pagamento. Purché non risulti essere superiore a 90 giorni consecutivi nel momento in cui è stata presentata la domanda. Per questi mutui, inoltre, non deve essere intervenuta la decadenza dal beneficio del termine o la risoluzione del contratto stesso, anche tramite notifica dell’atto di precetto, o non sia stata avviata da terzi una procedura esecutiva sull’immobile ipotecato.
In che modo accedere all’agevolazione
I consumatori che hanno intenzione di fare richiesta della sospensione delle rate dei mutui – e che siano in possesso dei requisiti previsti – devono compilare l’apposito modulo presente su sito della Consap, che gestisce il Fondo.
La domanda deve essere corredata dalla documentazione necessaria, che deve essere presentata presso la banca che ha concesso il mutuo, con le modalità definite dalla banca stessa. Alla misura aderiscono tutte le banche.